Oro sotto i massimi, volatilità ancora protagonista
pubblicato:Movimenti laterali dopo il record di aprile e le tensioni in Medio Oriente, la situazione resta fluida

Seduta positiva per l'oro che estende il rimbalzo dal minimo dal 29 maggio toccato ieri a 3248 $/oncia circa. Allargando l'orizzonte temporale osserviamo che il prezioso si muove per vie laterali da metà aprile, poco sotto il massimo storico a quota 3500 toccato il 22/4.
L'oro ha tentato un riavvicinamento al record in occasione dell'attacco israelo-americano all'Iran a metà giugno, a conferma di una delle caratteristiche del metallo giallo, ovvero quella di bene-rifugio cui si ricorre quando la lancetta della percezione del rischio da parte degli investitori entra in zona rossa.
Il rally del metallo giallo
E d'altra parte negli ultimi 2-3 anni dal punto di vista degli eventi capaci di innervosire i mercati non ci siamo fatti mancare quasi nulla, come conferma il +100% abbondante del prezzo dell'oro dai livelli visti nella seconda metà del 2022: allora le quotazioni oscillavano poco sopra i 1600 dollari/oncia, al momento siamo sui 3350.
A questo punto ci si potrebbe chiedere cosa altro potrebbe succedere per spingere il prezioso ancora più in alto. Nessuno ovviamente conosce con esattezza la risposta ma non è difficile fare ipotesi più o meno fantasiose: basta aprire una mappa del pianeta e sbizzarrirsi.
HSBC alza il prezzo medio 2025
L'ufficio studi di HSBC, pur prevedendo a fine anno una contrazione delle quotazioni a 3175 dollari/oncia, incrementano il prezzo medio per l'intero anno da 3015 a 3215, con un range di oscillazione a 3100-3600. Gli analisti fanno notare che le banche centrali potrebbero ridurre gli acquisti della materia prima con prezzi sopra i 3300 e tornare a rimpolpare le riserve quando le quotazioni si avvicinano a quota 3000.
Altra segnalazione interessante sul fronte della domanda fisica: il superamento del recente record a 3500 dollari/oncia creerebbe problemi al settore della gioielleria - soprattutto in Paesi come Cina e India - con conseguente rallentamento degli acquisti.