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Ottimismo sui mercati azionari e obbligazionari: come impostare il portafoglio di investimento nel 2023

di FTA Online News pubblicato:
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Il 2023 è iniziato con un ottimismo generale nei mercati azionari e obbligazionari. Tuttavia, ci sono alcune differenze nei cicli economici tra gli Stati Uniti e l'Europa. L'andamento dei tassi e dell'inflazione rimangono fattori chiave da tenere in considerazione nell'impostazione del portafoglio di investimento. Rocco Bove, Head of Fixed Income, e Massimo Trabattoni, Head of Italian Equity, di Kairos, forniscono analisi su come investire in questo contesto di mercato.

In generale, l'inizio del 2023 è stato caratterizzato da un atteggiamento prudente da parte degli operatori, in continuità con l'anno precedente. Ci sono state preoccupazioni sull'inverno e il possibile aumento dei prezzi delle commodity, ma la situazione attuale è stata contraria alle aspettative, con prezzi del gas e del petrolio più bassi rispetto a qualche mese fa. Questo ha avuto un impatto positivo sui mercati e sui dati dell'inflazione, in particolare negli Stati Uniti.

Sul mercato azionario, secondo Massimo Trabattoni - Head of Italian Equity, gli operatori dovranno prestare attenzione al reporting delle aziende per capire come si evolveranno le curve dei bond e il ciclo economico. Il vero rischio attuale è quello di un leggero rallentamento nei prezzi. Sul mercato azionario italiano, gli operatori dovranno considerare l'effetto dei tassi di interesse sui prezzi delle azioni, tenendo conto che i prezzi potrebbero già scontare due eventuali rialzi della Banca Centrale Europea. Sarà importante valutare le prospettive di crescita delle singole aziende per individuare le opportunità di investimento nel corso del 2023.

Rocco Bove - Head of Fixed Income, nota come l'inflazione è tornata ad essere al centro dell'attenzione dei mercati, poiché sta mostrando segnali di rallentamento naturale, non legati al ciclo economico. Questo potrebbe portare le banche centrali a decidere di adottare un atteggiamento più morbido nel corso dell'anno, se l'inflazione dovesse diminuire per motivi diversi dal ciclo economico.

La situazione è diversa negli Stati Uniti e in Europa. Negli Stati Uniti, il ciclo economico è più forte e meno dipendente dall'energia, quindi alcuni operatori prevedono tagli dei tassi della Fed già nel 2023. In Europa, invece, i tassi sono più bassi e lo spazio per eventuali tagli è più limitato, la BCE è partita con i rialzi in ritardo rispetto alla Fed e il ciclo economico è più legato all'approvvigionamento di fonti energetiche.

Il mercato primario dei bond ha riaperto in modo positivo, con emissioni corporate ben accolte, il che rappresenta un segnale di forza anche per il mercato azionario, poiché le aziende possono rifinanziarsi sul mercato. In questo contesto, è importante riposizionare il portafoglio con una duration più lunga sulla parte investment grade, concentrandosi sui 3-5 anni.

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