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OVS in rally, crescono i ricavi, cala il debito

di FTA Online News pubblicato:
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Amplifon è invece debole in attesa dei dati del trimestre. Moncler guadagna con il rally del lusso

OVS in rally, crescono i ricavi, cala il debito

OVS: acquisti sul titolo, nel trimestre balzo dell'utile a 52,4 milioni

OVS in forte rialzo grazie alle buone indicazioni fornite dal gruppo. L'esercizio terminato il 31 gennaio 2024 si è chiuso con ricavi a 1.536 milioni di euro, in crescita dell’1,5% a/a, contro il +1,4% indicato in via preliminare a fine gennaio. La quota di mercato dal al 9,6% dal 9,4%.

L’EBITDA rettificato è stato di 182,2 milioni da 180,2 milioni un anno prima.
L'utile netto è balzato a 52,4 milioni da 39,6 mentre il rettificato è sceso a 75,9 a 78,4.

L'indebitamento netto rettificato scende a 146 milioni da 162 e il leverage su EBITDA a 0,8x da 0,9x.

Ottime le indicazioni per l'inizio dell'attuale esercizio con vendite in rialzo del 5% circa e la prospettiva che la crescita di vendite e margine resta a compensare e l’incremento atteso del costo del lavoro per il rinnovo del contratto nazionale.

L'analisi del grafico di OVS mette in evidenza la correzione originata dai massimi di inizio mese e il test ieri del supporto a 2,15 euro circa. Oggi il titolo rimbalza con decisione e prova a mettere pressione sul primo ostacolo a 2,3220: sopra questo ultimo livello probabile un attacco ai 2,4940 del 3 aprile.

In caso di successo la tendenza ascendente partita a fine ottobre verrebbe riattivata in direzione di 2,79 (top del maggio scorso) e 3,1340 (massimo del dicembre 2021). Conferme definitive in tal senso a seguito del superamento della linea discendente tracciata per questi ultimi due riferimenti e attualmente in transito per 2,57, operazione che segnerebbe il completamento del potenziale triangolo in formazione da fine 2021.

Indicazioni di tenore opposto con una chiusura di seduta inferiore a 2,15, operazione che anticiperebbe un test di 2,01-2,02, supporto determinante per scongiurare l'ipotesi di inversione di tendenza.

Amplifon debole in attesa dei dati del trimestre

Amplifon (-0,9%) debole nella seduta di ieri dopo il rialzo di martedì. Il mercato domestico dei dispositivi biomedicali acustici è sotto l'occhio dell'Antitrust italiana, che di recente ha segnalato criticità nel settore, denunciando scarsa trasparenza nelle condizioni commerciali offerte ai clienti e la necessità di interventi regolatori in materia anche per scongiurare eccessi di prezzo.

Ciononostante gli analisti sembrano avere ancora fiducia sul titolo, tanto è che Equita ha confermato la raccomandazione Hold alzando il target price a 33,00 euro mentre Mediobanca ha confermato il prezzo obiettivo a 32,00 euro e la raccomandazione Neutral.

Per Barclays invece il titolo è "Overweight" e dunque da acquistare, con target price a 35,00 euro.

La società presenterà i dati trimestrali il prossimo 6 maggio e secondo gli analisti di Barclays i risultati saranno positivi grazie alla solida congiuntura del mercato di riferimento a livello mondiale.

Graficamente il titolo si trova in una posizione piuttosto scomoda dopo aver confermato il doppio massimo in area 34,20. Il primo obiettivo di tale configurazione è posto a 29,80 euro ed il suo raggiungimento implicherebbe il probabile proseguimento del ribasso verso il target finale del doppio massimo a 28,70 euro, circostanza che metterebbe pressione alla solidità del trend rialzista scaturito dai bottom dello scorso ottobre.

Segnali di distensione giungeranno solo oltre 32,00 e renderanno possibile il riavvicinamento dei corsi alla resistenza strategica posta a 34,20 circa, oltre la quale ci sarebbe spazio per il ritorno sui top del 2023 a 36,27 euro.

Moncler guadagna con il rally del lusso

Rialzo deciso ieri per Moncler: il titolo ha guadagnato il 2,32% a 66,06 euro. I prezzi hanno oscillato tra 64,50 e 66,58 euro. Il settore del lusso ha continuato a ricevere un forte interesse a Piazza Affari. I conti di LVMH hanno attirato l'attenzione sul settore. Gli analisti di BofA, confermando la raccomandazione buy sul titolo del colosso francese e mantenendo il prezzo obiettivo a 1000 euro, notano che la domanda di lusso si è normalizzata nel primo trimestre, in linea con le aspettative.

Inoltre, indicano che il confronto anno su anno suggerisce che il periodo peggiore è ormai alle spalle. Il gigante del lusso francese ha registrato un aumento del 3% nelle vendite nel primo trimestre, segnando un rallentamento a causa dell'aumento dei prezzi che ha scoraggiato alcuni acquirenti dallo spendere cifre elevate.

LVMH ha registrato ricavi per il primo trimestre del 2024 pari a 20,69 miliardi di euro, in calo del 2% rispetto all'anno precedente in termini reported, leggermente al di sotto del consenso. I ricavi sono aumentati del 3% a livello organico, ma sono diminuiti del 6% rispetto all'anno precedente in Asia escluso il Giappone (dove invece sono aumentati del 32% rispetto all'anno precedente). Questo dato riflette il confronto con lo stesso periodo del 2023, quando le vendite erano state favorite dal riaprirsi delle attività nella Cina continentale, un mercato chiave per Lvmh.

Inoltre, le preoccupazioni legate al rallentamento globale hanno influito sui titoli delle aziende del lusso nell'ultimo anno. Il gruppo, che include marchi come Louis Vuitton, Tiffany & Co. e Bulgari, ha riportato che le vendite nel trimestre conclusosi a marzo sono aumentate del 3% su base organica, raggiungendo i 20,69 miliardi di euro, in linea con le aspettative degli analisti.

La divisione principale della moda e della pelletteria ha contribuito con 10,49 miliardi di euro ai ricavi del gruppo, registrando una crescita del 2% a livello organico, ancora leggermente al di sotto delle previsioni (con un aumento del 10% nel cluster cinese, inclusi gli acquisti dei turisti).

Moncler si è avvicinato alla resistenza dei 67 euro ieri, solo la rottura di quei livelli potrebbe mettere in discussione i recenti segnali di debolezza e prospettare invece un nuovo test dei massimi di marzo a 70,34 euro. Senza il superamento di area 67 e in caso di violazione dei 64 euro i prezzi potrebbero dirigersi verso la media mobile esponenziale a 100 giorni, a 61,70 euro. Supporto successivo a 60 euro, base del gap del 15 febbraio.