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Riforma fiscale, 3 aliquote Irpef e meno detrazioni: cosa cambia con il Governo Meloni

di Chiara Turano pubblicato:
4 min

La riforma fiscale arriverà in Consiglio dei Ministri la prossima settimana. Tra le novità ipotizzate c'è la riduzione delle aliquote Irpef da quattro a 3, la cancellazione dell'Irap, una modulazione dell'Iva e dell'Ires e un nuovo sistema di accertamento fiscale per le imprese. Ecco cosa cambia con il Governo Meloni.

Sul punto non sembrano esserci più posticipazioni. La riforma fiscale approderà in Consiglio di ministri nella prossima settimana come confermato dal vice ministro all’Economia, Maurizio Leo.

Il Governo Meloni si appresta così a dare il via libera ad uno dei provvedimenti più attesi del momento, complice l’urgenza di dover alleggerire il carico fiscale per le famiglie ed imprese. 

L’intenzione dell’Esecutivo, infatti, è quella di voler riordinare l’intero assetto tributario italiano rendendolo più conforme a quelle che sono le regole Ue e internazionali per poi passare alla modifica dei singoli tributi.

A cambiare saranno le aliquote Irpef che scenderanno da quattro a tre, mentre modifiche corpose potrebbero essere applicate all’Ires e all’Iva, con una cancellazione dell’Irap per il momento ipotizzata, ma nei fatti molto vicina.

Sotto osservazione anche i procedimenti di accertamento da parte del Fisco per quel che concerne le imprese.

Ma, in parole povere, quali saranno i primi effetti degli interventi per ora ipotizzati dalla Riforma Fiscale? Vediamo subito di capire cosa potrebbe cambiare con il Governo Meloni.

Ecco un'anteprima video di Tele Italia sui 3 principi cardine della Riforma fiscale 2023.

Riforma fiscale, 3 aliquote Irpef e meno detrazioni: cosa cambia con il Governo Meloni

Il quesito che molti si pongono e se la riforma fiscale finirà per far lievitare le buste paga. Per dare una risposta certa alla domanda occorrerà attendere la versione finale del testo per il momento in bozza. 

Le ipotesi più accreditate parlano di un passaggio da quattro a 3 aliquote Irpef e dei ritocchi alle detrazioni fiscali che avranno sicuramente dei risvolti sulle tasche dei cittadini. Che siano positivi o negativi è ancora presto per dirlo.

In ogni caso, l’intenzione del Governo è quella di favorire i redditi medio-alti (di 15.000 ai 50.000 euro) da una pesante pressione fiscale, muovendo su due ipotesi

La prima, più costosa (10 miliardi di euro), prevede 3 aliquote Irpef (23%, 27% e 43%), l’altra realizzabile con un minore esborso da parte delle Stato, si parla di circa 6 miliardi di euro, con due aliquote in aumento rispetto alle precedenti (23%, 33% e 43%).

Riforma fiscale, quali ipotesi al vaglio del governo per Irap, Ires e Iva

La Riforma fiscale interverrà anche su Ires, Iva e Irap. Per quest’ultima l’ipotesi più accreditata è quella di una cancellazione definitiva.

Per l’Ires si parla, invece, di una rimodulazione da attuare prendendo in considerazione gli investimenti e le assunzioni.

Più in particolare, maggiori saranno le assunzioni e gli investimenti, molto meno alta sarà la tassazione fiscale sul reddito dell’impresa.

Spostando l’attenzione sull’Iva, invece, la Riforma fiscale non attuerà alcun intervento volto al taglio delle aliquote.

Qualche modifica sicuramente non mancherà da parte del Governo, ma si ipotizza più un ritocco delle aliquote agevolate del 4%, del 5% e del 10% rispetto a quelle specifiche per settore di appartenenza.

Riforma fiscale, flax tax incrementale e accertamenti d’impresa: cosa cambia

Ma la Riforma fiscale su cui punta il Governo Meloni si estende fino ad abbracciare altri ambiti. Il viceministro dell’Economia ha confermato una modifica per quel che concerne l’accertamento da parte del Fisco.

Le imprese più piccole potranno fare affidamento sul “concordato biennale”. Spetterà all’Agenzia delle Entrate, sulla base dei dati di cui è già a disposizione, comunicare ai contribuenti il reddito d’imposta e l’imposta applicata.

Se per questi ultimi i conti fatti dal Fisco tornano non saranno sottoposti ad alcun accertamento fiscale per due anni. Il fatturato superiore sarà invece esentasse.

Discorso diverso per le imprese di grandi dimensioni per cui si punta al coordinamento della “cooperative compliance”.

Altro nuovo ingresso legato alla Riforma fiscale riguarda l’introduzione della “flat tax incrementale”. L’ipotesi al vaglio del Governo Meloni è di applicare un’aliquota del 15% sui redditi aggiuntivi dichiarati rispetto a quella dell’anno precedente.

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