Rimborsi 730, ultima chiamata per pensionati e dipendenti: ecco quando accreditano

di Chiara Turano pubblicato:
3 min

Aumenti per pensionati e dipendenti pubblici nel prossimo mese di novembre 2024: in arrivo gli ultimi accrediti dei rimborsi 730. Ecco quando.

Rimborsi 730, ultima chiamata per pensionati e dipendenti: ecco quando accreditano

Buone notizie per i pensionati e i dipendenti pubblici che hanno presentato la dichiarazione dei redditi. Presto in arrivo gli ultimi rimborsi per chi ha presentato a settembre il modello 730.

Differenti sono infatti le tempistiche di accredito derivanti dalla dichiarazione: la cifra che il contribuente riceverà altro non è che un rimborso derivante dalle tasse in più pagate rispetto a quando dovuto. 

Il rimborso Irpef, però può arrivare in momenti differenti per le diverse  modalità di pagamento oppure a eventuali controlli.

Questo ultimo caso si verifica quando l’Agenzia delle Entrate nota cifre troppo esagerate a titolo di rimborso oppure deve procedere a modificare le informazioni presenti.

Se si verifica tale situazioni il rimborso può avvenire anche 6 mesi dopo la scadenza del 30 settembre.

Vediamo allora quando arriveranno gli ultimi rimborsi Irpef e in quali casi i tempi potrebbero addirittura allungarsi.

Rimborsi 730, ultima chiamata per pensionati e dipendenti: ecco quando accreditano

Pensioni e stipendi verso l’aumento a novembre. Infatti questo per molti è il mese in cui arriveranno i rimborsi del modello 730 presentati in questi mesi.

Tra pochi giorni, nello specifico tra fine ottobre e inizio novembre, dipendenti e pensionati riceveranno il rimborso Irpef che spetta loro da parte dell’Agenzia delle Entrate

Dipendenti e pensionati dunque vedranno lievitare i loro ratei per effetto della dichiarazione dei redditi presentata a settembre e non ancora accreditata.

 Molti sono coloro che hanno ottenuti i relativi rimborsi e molti altri sono ancora in attesa dei rimborsi.

Tale somma aggiuntiva per dipendenti e pensionati scatta qualora le tasse pagate sono superiori rispetto a quelle effettive da pagare al fisco anche per effetto di spese detraibili e deducibili che sono state inserite nel modello 730.

I tempi previsti per il rimborso sono differenti se si è dipendenti pubblici o pensionati: per questi ultimi il rimborso comunque parte dal secondo mese successivo alla presentazione della dichiarazione.

Mentre per  i dipendenti pubblici il rimborso arriva con lo stipendio del mese successivo a quello in cui il datore di lavoro ha ricevuto il prospetto di liquidazione.

Rimborso 730, rimborso automatico

I lavoratori e i pensionati non devono procedere a richiedere il rimborso. Questo infatti scatta in automatico e  viene calcolato e versato direttamente dal datore di lavoro o dall’Inps.

Negli altri casi va presentata domanda tramite l’intermediario che ha presentato la dichiarazione, un commercialista, un CAF oppure in autonomia ma comunque in maniera contestuale alla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Negli altri casi, invece, si può presentare domanda tramite il proprio commercialista, rivolgendosi a un CAF o in completa autonomia, contestualmente alla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Il rimborso, oltre a lavoratori dipendenti e pensionati, spetta anche, qualora se ne ravvisano le condizioni agli altri percettori di busta paga, ai lavoratori autonomi e ai titolari di partite IVA, ai disoccupati percettori di Naspi e tutti i contribuenti che versano l’Irpef nel corso dell’anno.

I tempi di rimborso, come abbiamo detto, sono differenti e non sempre sono rapidi: ci sono situazioni che prevedono tempi molto più lunghi.

Ad esempio se il modello 730 viene modificato aggiungendo importi rilevanti oppure se si modificano le informazioni presenti.

Ma i tempi possono allungarsi anche in caso di controlli, se si verificano ad esempio rimborsi Irpef superiori a 4 mila euro per effetto dei controlli i tempi relativi ai conguagli potrebbero allungarsi.

Attenzione ai mancati accrediti

E’ necessario prestare molto attenzione ai conguagli. Se tardano ad arrivare è possibile che ci siano stati problemi in fase di presentazione della dichiarazione come ad esempio errori nell’indicazione del sostituto d’imposta.

Dunque è molto importante controllare che sul modello 730 ci sia un reale credito Irpef.

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