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Successi e prospettive: il risparmio italiano celebra un finale d'anno positivo e guarda al futuro

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
6 min

Analisti positivi e sfide superate per il risparmio gestito: le valutazioni e le prospettive dei grandi player del settore per il 2024

Successi e prospettive: il risparmio italiano celebra un finale d'anno positivo e guarda al futuro

Il risparmio gestito fa sentire la sua voce

A dicembre, l'asset management italiano ha ricevuto elogi dagli analisti, continuando il trend positivo iniziato a novembre. Nonostante le sfide del Bpt, l'alta inflazione e i conflitti geopolitici, i big del settore hanno registrato risultati positivi, superando in molti casi le aspettative.

Il comparto del risparmio gestito in sintesi

Anima H. ha chiuso dicembre con una raccolta netta positiva di 277 milioni, portando il totale del 2023 a -171 milioni.

Mediolanum ha registrato una raccolta totale di 1,22 miliardi a dicembre e 7,13 miliardi nell'intero anno.

Finecobank ha chiuso l'anno con una raccolta netta di 8,8 miliardi.

B.Generali ha ottenuto 834 milioni di nuovi flussi a dicembre e una raccolta netta totale di 5,86 miliardi per l'anno.

Azimut ha previsto un utile netto adjusted tra 445 e 455 milioni per il 2023 e ha indicato una guida per il 2024, prevedendo una raccolta netta superiore a 7 miliardi e un utile netto di 500 milioni.

Gli analisti sono generalmente positivi sui risultati, con raccomandazioni buy e prezzi obiettivo confermati per diversi player del settore.

La partnership di Azimut con Unicredit è vista come un passo importante per la diversificazione della base di distribuzione e il sostegno alla raccolta netta in Italia nel 2024.

In generale, i numeri di dicembre fanno presagire un 2024 promettente per il risparmio italiano, con aspettative di un graduale spostamento delle preferenze dei clienti dal risparmio amministrato a quello gestito, sostenuto anche dal reinvestimento delle obbligazioni in scadenza e da un calo dei tassi.

Anima Holding, analisti positivi dopo i dati di raccolta di dicembre

A dicembre, Anima H. ha registrato una raccolta netta positiva di 277 milioni di euro nel risparmio gestito (escludendo le deleghe assicurative di ramo I), portando il totale del 2023 a -171 milioni di euro.

Equita Sim, Banca Akros e Intesa Sanpaolo confermano il giudizio di acquisto ("buy") su Anima e i relativi prezzi obiettivo, fissati rispettivamente a 4,6, 4,7 e 4,5 euro.

La raccolta netta di dicembre è descritta come "un dato in miglioramento rispetto al trend degli ultimi mesi (novembre -340 mln, ottobre -438 mln)".

Gli analisti di Equita sottolineano che il forte rimbalzo dei mercati e il calo dei tassi d'interesse degli ultimi due mesi hanno contribuito a un notevole aumento delle masse gestite.

Banca Mediolanum ha segnato una raccolta netta totale di 1,22 miliardi di euro a dicembre

Nel frattempo, Banca Mediolanum ha segnato una raccolta netta totale di 1,22 miliardi di euro a dicembre, di cui 655 milioni nel risparmio gestito e 561 milioni nell'amministrato.

La raccolta totale per l'intero anno è salita a 7,13 miliardi di euro, rispetto ai quasi 8,3 miliardi del 2022.

Nel dettaglio, 4,01 miliardi provengono dal gestito (rispetto ai 5,9 miliardi del 2022) e 3,124 miliardi dall'amministrato (circa 2,35 miliardi nel 2022).

Jefferies, Equita Sim, Intesa Sanpaolo e Banca Akros confermano valutazioni di acquisto per Mediolanum, con target price rispettivamente a 10,6 euro, 10,8 euro, 9,5 euro e 11,5 euro.

La raccolta netta di dicembre è stata considerata "positiva e oltre le attese" da Equita, che evidenzia anche che il dato totale per il 2023 nel gestito ha superato le loro stime.

Jefferies ritiene che i numeri abbiano permesso al gruppo guidato da Massimo Doris di concludere l'anno "con una nota positiva".

Intesa Sanpaolo definisce "forti" i dati sulla raccolta netta del 2023 e sottolinea la capacità della società di accelerare ulteriormente la crescita della base clienti.

Finecobank, la raccolta netta del gruppo a dicembre è stata di 1,226 miliardi di euro

Finecobank ha annunciato che la raccolta netta del gruppo a dicembre è stata di 1,226 miliardi di euro.

Per l'intero 2023, la raccolta netta ha raggiunto 8,8 miliardi, con 2,7 miliardi provenienti dalla componente gestita e 8,3 miliardi dall'amministrata.

Gli analisti hanno rilevato che, complessivamente, i numeri sono positivi, evidenziando il record annuale di depositi da 1,28 miliardi e masse gestite "non lontane dalla media mensile".

Tuttavia, la raccolta nell'asset management per l'intero anno è rimasta al di sotto delle stime degli esperti, pari a 3 miliardi, e a dicembre la raccolta amministrata è risultata negativa per 233 milioni, in linea con il dato di novembre, ma in controtendenza rispetto ai mesi precedenti.

Le indicazioni sui ricavi mensili da brokerage di 14 milioni sono state descritte come "un po' deboli".

Mediobanca Research ha confermato il rating neutrale, Jefferies il rating di attesa (hold) con target price a 12,2 euro e Intesa Sanpaolo il rating di acquisto (buy) con target price a 14 euro.

Banca Generali e Azimut H. hanno chiuso il 2023 con risultati positivi

Banca Generali e Azimut H. hanno chiuso il 2023 con risultati positivi.

Banca Generali, guidata da Gian Maria Mossa, ha registrato 834 milioni di nuovi flussi a dicembre, segnando uno dei migliori risultati di sempre in termini di raccolta mensile.

Nell'anno, nonostante un contesto di elevata volatilità nei mercati finanziari e incertezze geopolitiche, la raccolta netta totale ha raggiunto 5,86 miliardi, con un aumento del 3% rispetto al 2022.

Banca Akros ha valutato positivamente i dati di dicembre, indicando una performance leggermente superiore alle aspettative e una marcata accelerazione rispetto al mese precedente.

Gli esperti hanno evidenziato che i servizi di investimento a valore aggiunto, come le soluzioni di advisory e di asset management, continuano a ottenere successo.

Sulle azioni di Banca Generali, gli analisti confermano il rating "accumulate" e un target price di 36 euro.

Equita Sim ha ribadito la raccomandazione "hold" con un prezzo obiettivo di 34 euro.

Azimut Holding ha reso note le attese per l'utile netto adjusted del 2023, che dovrebbe collocarsi tra 445 e 455 milioni di euro.

Inoltre, Azimut ha fornito la guidance per il 2024, prevedendo, in condizioni normali di mercato, una raccolta netta superiore ai 7 miliardi di euro, un utile netto di 500 milioni di euro e un utile netto gestionale estero di 150 milioni di euro.

Per quanto riguarda la raccolta, a dicembre il valore netto totale è stato di 981 milioni di euro, favorito anche dall'acquisizione di Australian Unity.

Questo dato ha portato la raccolta complessiva per il 2023 a 6,9 miliardi di euro, in linea con l'obiettivo precedentemente comunicato al mercato, con il 46% attribuibile ai prodotti gestiti.

Banca Akros, con un rating "buy" e un target price a 27 euro, ha valutato positivamente la raccolta netta mensile, leggermente migliore delle attese, e ha sottolineato che la guidance è coerente con quella precedente.

Mediobanca Research, con una raccomandazione "underperform", ha evidenziato che Azimut ha ottenuto il secondo miglior risultato dell'anno a dicembre.

Infine, Intesa Sanpaolo, con una raccomandazione "buy" e un target price a 26,2 euro, ha confermato la visione positiva, sottolineando che la partnership con Unicredit annunciata a dicembre 2022 rappresenta un passo importante per la diversificazione della base di distribuzione di Azimut in Italia e un supporto per la raccolta netta nel Paese.