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Le borse digeriscono le parole di Powell ma restano incerte

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
6 min

Powell a Stoccolma ha deciso di non mettere in ulteriore tensione i mercati e non ha indossato il costume da falco. Ftse Mib e Dax restano sopra le ex resistenze, più incerto lo SP500.

Le borse digeriscono le parole di Powell ma restano incerte

Fed e Bce unite nella lotta all'inflazione

Jerome Powell, nel suo discorso molto atteso a Stoccolma, dove è intervenuto al Simposio sull'indipendenza delle banche centrali alla Sveriges Riksbank svedese, non ha parlato di politica monetaria, come speravano i mercati, ma del ruolo delle banche centrali.

Il capo della Fed ha comunque detto che la stabilità dei prezzi porta enormi benefici e che a volte le scelte fatte per ottenere questa stabilità possono essere impopolari "measures that are not popular in the short term".

E' stata invece più netta Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della Bce, che intervenuta allo stesso evento ha confermato come il Consiglio direttivo della bance centrale ritenga che i tassi di interesse debbano ancora aumentare in misura significativa a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine.

Seduta interlocutoria per il Ftse Mib martedì

L'indice Ftse Mib ha terminato in parità, a 25365 punti (-0,08%) dopo avere oscillato tra 25244 e 25390. I prezzi sono quindi rimasti all'interno dell'intervallo già percorso lunedì, tra 25195 e 25455, una tipica situazione di incertezza o di attesa: giovedì esce l’importante dato sull’inflazione Usa di dicembre.

Il Ftse Mib si è comunque mantenuto al di sopra della ex resistenza critica dei 25150 punti, 61,8% di ritracciamento del ribasso dal massimo di inizio 2022.

Il superamento di questa quota ricavata dalla successione di Fibonacci è di notevole importanza: oltre il 61,8% di ritracciamento aumentano le probabilità di vedere il movimento in corso tornare sull'origine del precedente, in questo caso i massimi dello scorso gennaio a 28213 circa.

La strada per arrivare in area 28200 non sarà in ogni caso semplice da percorrere, già a 25917 si colloca un primo ostacolo importante, il lato alto del gap ribassista del 24 febbraio.

Ripiegamenti al di sotto di 25150 potrebbero anticipare un "return move" verso i massimi di novembre e dicembre, in area 24800/850, solo in caso di violazione anche di quei livelli una eventuale fase di ripiegamento assumerebbe toni preoccupanti e potrebbe mettere in discussione il segnale di forza inviato lunedì.

Inside day ieri per il Dax

Il Dax è rimasto martedì all'interno dell'intervallo percorso nella seduta precedente, con i prezzi che si sono mossi tra 14693 e 14791 (per poi terminare a 14775, in calo dello 0,12%) mentre lunedì avevano oscillato tra 14629 e 14833.

L'inside day compare nelle fasi di incertezza o di attesa di eventi rilevanti.

I mercati effettivamente erano in attesa delle parole di Jerome Powell, che è intervenuto al Simposio sull'indipendenza delle banche centrali alla Sveriges Riksbank svedese, ma sono rimasti delusi dalla mancanza di riferimenti alla politica monetaria.

La Fed negli ultimi 22 anni non aveva mai alzato i tassi di interesse di più di 25 punti base, nel 2022 lo ha fatto invece per cinque volte, con quattro rialzi di 75 punti base e uno, a dicembre, di 50 punti.

Gli operatori sperano che questo ultimo intervento apra la strada all'avvio di una fase più graduale di rialzi e sono alla ricerca di conferme in questo senso, che però non sono arrivate.

Gli occhi si puntano ora sul dato dell'inflazione Usa di giovedì (alle 14:30) per cercare di ricavare nuovi indizi.

Per adesso il Dax si mantiene al di sopra della ex resistenza dei 14600 punti, coincidente con il 61,8% di ritracciamento del ribasso dal top di gennaio 2022.

Questa percentuale ricavata dalla successione di Fibonacci viene considerata in grado di separare uno scenario correttivo da uno di inversione.

Movimenti fino al 61,8% di ritracciamento possono dimostrarsi una correzione solo temporanea della fase precedente, con il superamento di questa resistenza aumentano invece le possibilità di ritorno sull'origine della tendenza precedente, in questo caso il ribasso avviatosi lo scorso gennaio da quota 16285.

Prossimo ostacolo per il rialzo a 14925, massimo del 29 marzo, poi a 15015, minimo del 30 novembre 2021.

Ripiegamenti fino in area 14600 non danneggerebbero le prospettive di proseguimento dell'uptrend, sotto quei livelli rischio invece di test a 14425 della media mobile esponenziale a 10 giorni.

SP500 al rialzo martedì

L'indice SP500 ha guadagnato lo 0,7% a 3919 punti. I prezzi hanno oscillato tra 3877 e 3920. Il saldo di seduta positivo non cancella tuttavia per ora i rischi di ribasso che sono emersi nella prima seduta dell'ottava.

Lunedì infatti lo SP500 si era spinto fino a quota 3951 a testare con estrema precisione la linea del 50% del ventaglio di Fibonacci (Fibonacci Fan) disegnato dal top di inizio 2022. La candela emersa dalle oscillazioni della seduta è stato uno "shooting star", elemento che compare in presenza di forti resistenze e che quindi, se l'ostacolo non viene poi superato, può diventare il punto di partenza di flessioni.

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Solo sotto area 3870, dove passa la media mobile esponenziale a 10 giorni, lo SP500 rischierebbe comunque di tornare a testare il supporto critico dei 3800 punti, 50% di ritracciamento del rialzo dal minimo di ottobre, sul quale sono assiepati i minimi di molte sedute dal 19 dicembre al 5 gennaio.

Oltre area 3950 atteso il test a 4000 circa della media mobile esponenziale a 200 giorni e della linea che scende dai massimi di gennaio 2022. Resistenza successiva a 4155, linea del 61,8% del ventaglio di Fibonacci citato.

Semaforo delle borse

Legenda: Last close indica il prezzo utilizzato nell’analisi. Roc 1 indica la variazione percentuale dell'ultima seduta Variaz. % dal 31/12/2021 indice la variazione percentuale dalla data indicata Variaz. % dal 31/12/2021 netto cambio indica la performance al netto delle oscillazioni del cambio per gli strumenti non in euro MM 40 giorni indica il valore della media mobile a 40 sedute, in rosso se superiore alla chiusura (downtrend) in blu se inferiore (uptrend). Trend Breve Termine indica una valutazione prospettica per la tendenza attesa nelle sedute successive. Trend Medio Termine indica una valutazione prospettica per la tendenza attesa nelle settimane successive. FtaIndex riporta il valore di un indicatore proprietario che oscilla tra -100 e +100 esprimendo un giudizio sintetico sulla condizione grafica dello strumento (-100 giudizio peggiore, +100 giudizio migliore). Supporto e resistenza indicano i livelli di prezzo che potrebbero arrestare movimenti di rialzo, la resistenza, o di ribasso, il supporto. Rsi indica il valore dell’indicatore Relative Strenght Index calcolato a 8 giorni. Valori superiori a 70 implicano il rischio di correzioni ribassiste, inferiori a 30 la possibilità di rimbalzi. Rsi divergenza indica la presenza di divergenze bullish o bearish tra Rsi e prezzi, ovvero una perdita di forza del trend visto fino a quel momento che potrebbe evolvere nella direzione della divergenza. Distanza %le massimi e minimi ultime 23 sedute indica quanto distano massimi e minimi mensili.