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Superbonus 110%, proroga di 6 mesi? Ecco le ipotesi Meloni sui Bonus casa

di Chiara Turano pubblicato:
3 min

Superbonus 110% al centro del dibattito politico e non solo. Dopo la vittoria delle elezioni da parte della coalizione di centrodestra, spuntano alcune ipotesi sul futuro assetto organizzativo dei Bonus casa. In particolare, l’Associazione nazionale dei costruttori edili ha intenzione di chiedere al probabile Governo Meloni una proroga del Bonus 110% di 6 mesi. Ecco cosa potrebbe cambiare.

Intascata la vittoria alle elezioni politiche del 25 settembre 2022, Fratelli d’Italia inizia a palesare la volontà di voler mettere mano sul Superbonus 110% e sui Bonus casa in generale.

Le voci in circolazione già parlano di un futuro Governo Meloni seriamente interessato al taglio della detrazione fiscale e al riassetto organizzativo di tutti i Bonus ristrutturazione casa al momento attivi.

La misura simbolo del Movimento 5 Stelle è già nel mirino di Giorgia Meloni da molto tempo.

Addirittura il programma elettorale di Fratelli d’Italia era abbastanza chiaro a riguardo: allontanarsi il più possibile dalla miope politica dei Bonus messa in campo dai precedenti Governi per dare spazio a misure più durature e stabili.

Tutto questo preservando i lavori iniziati e ammessi al Superbonus 110% e la completa riarmonizzazione di tutti i Bonus casa appositamente introdotti per agevolare le spese sui lavori intrapresi di messa in sicurezza degli edifici, di efficientamento energetico degli edifici pubblici o privati.

Proprio per non farsi cogliere impreparata, l’Associazione Nazionale dei costruttori edili ha deciso di chiedere al nuovo Governo una proroga delle scadenze del Superbonus 110% e una riformulazione di tutti Bonus casa al momento attivi in materia edilizia.

Superbonus 110%, proroga di 6 mesi? Ecco le ipotesi Meloni sui Bonus casa

Considerate le ipotesi di riformulazione del Superbonus 110% e di tutti i Bonus casa da parte del futuro Governo Meloni, l’Associazione nazionale costruttori edili, ha deciso di concerto con tutta la filiera industriale di avviare un procedimento che nel concreto possa portare ad una nuova modellazione di tutto il pacchetto dei Bonus ristrutturazione casa, Superbonus 110% compreso.

Ma su cosa poggia l’idea di Ance?

Due sono i presupposti cardine su cui spinge l’Associazione: la proroga del Superbonus 110% di almeno 6 mesi rispetto alle scadenze prefissate, in modo da recuperare il tempo perso a causa delle innumerevoli modifiche attuate negli ultimi mesi sulla cessione dei crediti, in più una rivisitazione da cima a fondo di tutti i Bonus casa a cui andranno ad aggiungersi altre agevolazioni.

Stando alle scadenze già in vigore, il Superbonus 110% chiuderà definitivamente i battenti a fine 2023, quando a detrazione fiscale massima (110%) non potrà essere sfruttata per i lavori fatti sugli edifici unifamiliari o immobili autonomi.

Fra un anno anche i lavori condominiali vedranno svanire la chance di poter utilizzare il Superbonus 110% con la massima percentuale di detrazione fiscale, mentre dal 2024 l’agevolazione calerà al 70%, fino a raggiungere il 65% nel 2025 (anno di estinzione definitiva del Bonus casa).

Ebbene, la proposta di proroga a 6 mesi fatta da Ance muove proprio da tali scadenze e dalla volontà di concedere più tempo alle imprese e ai nuclei familiari di adeguarsi ai cambiamenti.

Superbonus 110%, cosa potrebbe cambiare con un probabile Governo Meloni

Il futuro del Superbonus 110% e dei Bonus casa non è però così incerto. La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, non ha mai fatto mistero di voler rivoluzionare i Bonus casa, Superbonus 110% compreso.

Stando alle ultime indiscrezioni, in programma ci sarebbe una totale uniformazione del Bonus ristrutturazione sotto una percentuale di detrazione fiscale non più alta dell’80%.

Dunque, l’agevolazione potrebbe finire per agevolare solo l’80% della spesa sostenuta per effettuare i lavori, con ogni probabilità solo per la prima casa, ma tutelando ovviamente i lavori ammessi al Superbonus 110% già avviati.