Asia-Pacific in positivo. Tokyo chiusa per festa dello Sh?wa

Dopo una chiusura d'ottava in recupero per Wall Street (migliore dei tre principali indici newyorkesi il Nasdaq Composite, apprezzatosi di un netto 2,03% venerdì), con l'avvio della nuova settimana sui mercati asiatici la tendenza in positivo prosegue. Anche gli ultimi dati confermano un'inflazione Usa ostinatamente alta. Il Core Pce Price Index, metrica privilegiata dalla Federal Reserve (Fed) per l'inflazione, è aumentato del 2,8% annuo in marzo come in febbraio, contro il 2,7% del consensus di Dow Jones Newswires e Wall Street Journal. I consumi personali sono invece saliti dello 0,8% sequenziale, anche in questo caso invariati rispetto a febbraio e sopra allo 0,7% atteso. Tokyo è chiusa per la festa dello Sh?wa (celebrazione della nascita dell'imperatore Hirohito) ma il Giappone è protagonista con uno yen che tocca quota 160 sul dollaro per la prima volta dal 1990. La valuta nipponica scambia intorno a 150 da quando in marzo, dopo otto anni, la Bank of Japan (BoJ) ha messo fine all'èra dei tassi d'interesse in negativo. E il clima rialzista per la regione si concretizza nel progresso di circa lo 0,80% dell'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.

Nel primo trimestre 2024 i profitti industriali sono cresciuti in Cina del 4,3% annuo, a 1.510 miliardi di yuan (197,5 miliardi di euro). Il dato segna un deciso rallentamento rispetto al rimbalzo del 10,2% di gennaio-febbraio ma si confronta anche con il declino del 2,3% dell'intero 2023. La statistica è riferita ad aziende con ricavi annui di almeno 20 milioni di yuan (2,6 milioni di euro). Tutte in positivo le piazze cinesi. A meno di un'ora dal termine degli scambi Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 guadagnano circa lo 0,80% e l'1,20% rispettivamente, contro un rialzo superiore al 2% per lo Shenzhen Composite. Bene anche Hong Kong: l'Hang Seng segna infatti un progresso di quasi l'1% (fa peggio l'Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell'ex colonia britannica per la Corporate China, comunque in crescita di circa lo 0,60%). A Seoul è superiore all'1% l'espansione del Kospi, mentre a Sydney è stato dello 0,81% l'apprezzamento dell'S&P/ASX 200 in chiusura.

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