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Bonus edilizi: facciamo chiarezza sulle cessioni dei crediti

di FTA Online Newspubblicato:

La normativa sulla cessioni dei crediti d'imposta riguardanti i bonus edilizi è in continua evoluzione. Oggi, per esempio, c'è una scadenza importante. Tentiamo di fare chiarezza in questa giungla di normative.

Bonus edilizi: facciamo chiarezza sulle cessioni dei crediti
Bonus edilizi: facciamo chiarezza sulle cessioni dei crediti
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Nella giornata di oggi, 29 aprile, scade il termine per comunicare la propria scelta su cessione del credito d'imposta o sconto in fattura per lavori edilizi effettuati nel 2021 con i bonus messi a disposizione dal Governo. Chi ha dei crediti in sospeso, dunque, dovrà decidere cosa farne al più presto.

Solo i soggetti sottoposti a Ires e i titolari di Partita Iva avranno più tempo. Loro, tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi entro il 30 novembre 2022, potranno fare la loro scelta entro il 15 ottobre, in base ad una novità inserita dal Governo nel decreto Bollette.

Scendiamo nei dettagli di questa contorta vicenda, tentando di fare chiarezza e di non sbagliare con date e scadenze.

Bonus edilizi e cessione dei crediti: dubbi sui termini e le scadenze

Il fatto di aver diviso e differenziato i termini per comunicare all'Agenzia delle Entrate la scelta della cessione del credito o lo sconto in fattura, sta facendo venire mille dubbi a tutti coloro che devono ancora decidere.

Ma perché questi dubbi? Semplice! Perché il decreto Bollette emesso dal Governo non è stato ancora pubblica in Gazzetta Ufficiale e la scadenza per scegliere è oggi!!

Ma anche la scadenza per i titolari di Partita Iva del 15 ottobre, pone molti dubbi, perché ci sono liberi professionisti o imprenditori che, per diverse ragioni, hanno un diverso termine di presentazione della dichiarazione dei redditi. Nel loro caso cosa succede? La normativa non ne parla.

La cessione dei crediti sui bonus edilizi non viene collegata alla proprietà dell'immobile

La nuova disposizione inserita nel decreto Bollette, inoltre, non collega i soggetti che dovranno scegliere tra sconto in fattura e cessione del credito, non collega la proprietà dell'immobile ristrutturato ai redditi d'impresa. E questo è un vero e proprio vuoto normativo.

Se non si provvederà a specificare, si rischia che tutti gli immobili, anche quelli di proprietà privata del titolare dell'impresa, possano rientrare nella proroga del 15 ottobre.

Se così fosse si eviterebbe che il proprietario di un immobile (sottoposto a lavori di ristrutturazione) con partita Iva sia soggetto a due scadenze diverse, a seconda che l'edificio faccia parte dell'attività commerciale oppure no. In questo modo si semplificherebbero di molto le cose.

Visti i tantissimi dubbi, però, si presume che i cittadini preferiranno non correre rischi e indicare la loro scelta entro oggi, intasando tutti i canali online dell'Agenzia delle Entrate. Non sarà affatto semplice sbrogliare le cose, soprattutto perché, lo ribadiamo, la nuova normativa non è ancora stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

Cessione del credito, dal primo maggio si parte con il quarto passaggio!

Dal 1° maggio le cessioni dei crediti d'imposta riguardanti i bonus edilizi, avranno un passaggio in più! Ricordate che i passaggi sulle cessioni erano stati riportati a tre dal decreto fiscale? Ebbene il Governo con il Decreto Energia ha deciso di aggiungere un ulteriore possibile passaggio, il quarto e definitivo.

Sarà questa la normativa definitiva sulla cessione del credito? Non possiamo esserne certi, infatti durante un question time alla Camera, il Ministro dell'Economia, Daniele Franco, ha annunciato un'altra norma che cambierà di nuovo tutto il meccanismo. Di cosa si tratta? Non ci è dato saperlo ancora.

Al momento sappiamo che le cessioni dei crediti per i quali la prima cessione o lo sconto in fattura verranno comunicati all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° maggio 2022, potranno essere oggetto di una quarta cessione.

Ma c'è un limite normativo di cui tenere conto: il quarto passaggio potrà essere effettuato solo da un istituto bancario a favore di soggetti con cui abbiano stipulato un contratto di conto corrente.

Vi terremo aggiornati su eventuali novità in merito.

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