Fisco 2026, quali sono i nuovi strumenti che potenzieranno la lotta all’evasione
pubblicato:Fisco 2026, dall'abbinamento obbligatorio tra registratori di cassa e POS al pignoramento sprint, tutti i nuovi strumenti per la lotta all'evasione.

Novità in arrivo dal punto di vista dei controlli fiscali: la Manovra finanziaria dell’anno scorso ha introdotto infatti nuovi obblighi per quanto riguarda il fisco e la lotta all’evasione, che diventeranno operativi nel 2026. Le novità più interessanti riguardano la necessità di collegare i registratori di cassa a tutti gli strumenti di pagamento elettronico. Cambieranno, inoltre, gli adempimenti relativi alla liquidazione dell’IVA e le regole sui pignoramenti.
Fisco 2026, come cambia la lotta all’evasione
I cambiamenti che riguarderanno il Fisco e la lotta all’evasione nel 2026, in realtà, sono già stati elaborati lo scorso anno, con la Manovra precedente.
Tuttavia, solo grazie a un provvedimento da parte dell’Agenzia delle Entrate, che è datato ottobre 2025, le novità hanno iniziato a prendere davvero vita.
Sono state finalmente chiarite le regole che gli esercenti dovranno rispettare in merito all’abbinamento tra registratori di cassa telematici e strumenti di pagamento elettronico, come i POS.
Il provvedimento, che diventerà operativo da gennaio 2026, non prevede un collegamento fisico tra gli strumenti, ma verrà disposto un servizio telematico, messo a disposizione degli esercenti sul sito istituzionale dell’Agenzia.
Come effettuare il collegamento tra terminali di pagamento e registratore di cassa
La procedura per potenziare i controlli del Fisco a partire dal 2026 riguarderà dunque gli esercenti, che saranno tenuti ad associare i dispositivi per il pagamento sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Associare registratori di cassa e terminali di pagamento elettronici sarà comunque molto semplice. Basterà infatti accedere alla propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Una volta effettuato l’accesso, bisognerà associare la matricola del registratore telematico ai dati identificativi degli strumenti di pagamento. Inserendo le matricole e i dati identificativi, in sostanza, i dispositivi verranno associati.
In caso di attivazione o modifica di un POS, la registrazione sul portale dell'Agenzia delle Entrate deve avvenire nel secondo mese successivo all'operazione. Nello specifico, la finestra temporale va dal giorno 6 fino all'ultimo giorno lavorativo di quel mese.
Le novità su IVA e pignoramenti
La stretta al Fisco 2026 passerà anche per novità che riguardano il pagamento dell’IVA e i pignoramenti.
Per quanto concerne l’IVA, dal prossimo anno prenderà avvio la cosiddetta liquidazione sprint.
In sostanza, quando i contribuenti non presenteranno dichiarazione, l’Agenzia delle Entrate utilizzerà i dati di fatture e scontrini per effettuare il calcolo dell’imposta dovuta.
Qualora entro 60 giorni il contribuente non dovesse rispondere, l’importo dovuto verrà iscritto a ruolo e sarà necessario corrispondere una sanzione del 120%.
Per quanto concerne, invece, i pignoramenti, il Fisco avrà accesso ai dati relativi ai clienti delle imprese debitrici. In questo modo, si potranno avviare procedure di pignoramento sprint coinvolgendo soggetti terzi.
In poche parole, per il saldo dei debiti, il Fisco potrà intercettare i soldi che i clienti devono e prenderli direttamente da loro, prima ancora che arrivino sul conto corrente del debitore.
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