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Il FTSE MIB future in rialzo ieri dell'1,74%: le ragioni dietro la buona performance

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
5 min

Aspettative di una pausa nei rialzi dei tassi negli USA e il rallentamento dell'Inflazione nell'Eurozona guidano il rialzo della borsa

Il FTSE MIB future in rialzo ieri dell'1,74%: le ragioni dietro la buona performance

Netto rialzo ieri per il future Ftse Mib: il future ha messo a segno un rialzo dell'1,74% a 27730 punti dopo avere oscillato tra 27290 e 27730.

La buona performance della borsa potrebbe essere attribuita a due principali motivi

La buona performance della borsa potrebbe essere attribuita a due principali motivi, la percezione di una pausa nei rialzi dei tassi negli Stati Uniti e il rallentamento dell'inflazione nell'Eurozona.

Il mercato, infatti, sta valutando che ci siano alte probabilità (97,1%) che la Federal Reserve degli Stati Uniti (Fed) possa decidere di fermare temporaneamente l'aumento dei tassi di interesse.

Questa prospettiva di una politica monetaria meno restrittiva potrebbe essere vista positivamente dai mercati finanziari.

La seconda ragione per il rialzo di ieri delle borse sembra essere legata al rallentamento dell'inflazione nell'Eurozona.

Un'inflazione più contenuta può essere vista positivamente dai mercati perché riduce la pressione sulla Fed e altre banche centrali per alzare i tassi d'interesse.

La Fed oggi decide sui tassi

I mercati saranno concentrati mercoledì sulla riunione di politica monetaria della Fed, i risultati dell'incontro saranno resi noti alle 19 ora italiana.

Gli investitori e gli osservatori del mercato sono particolarmente interessati alle indicazioni fornite dalla Fed riguardo alle prospettive economiche e alle future decisioni sui tassi.

Questa comunicazione può influenzare le strategie di investimento e le aspettative del mercato.

La Fed pubblicherà anche dichiarazioni e analisi aggiuntive, insieme a previsioni economiche, durante la conferenza stampa successiva alla decisione dei tassi.

Gli investitori e gli analisti saranno particolarmente interessati a quanto dichiarerà il presidente della Fed, Jerome Powell, durante la conferenza stampa, poiché le sue parole possono offrire ulteriori dettagli sulle prospettive economiche e sulla politica futura.

La decisione della Federal Reserve sui tassi d'interesse è sempre un evento molto atteso dai mercati finanziari e dagli osservatori economici.

Questa decisione influisce sulle aspettative per l'andamento dell'economia e dei mercati. La prossima dichiarazione della Fed sarà attentamente seguita per comprendere la politica monetaria futura degli Stati Uniti.

La Federal Reserve può scegliere di mantenere i tassi invariati, alzarli o abbassarli in risposta alle condizioni economiche e all'obiettivo di mantenere una bassa inflazione e una crescita economica stabile.

I partecipanti ai mercati monitoreranno anche la conferenza stampa del presidente della Fed, Jerome Powell, che segue l'annuncio della decisione dei tassi, poiché fornisce ulteriori dettagli e contestualizzazione sulla posizione della Fed.

Due dati usciti ieri negli Usa evidenziano un'economia in rallentamento

Attività economica nella zona di Chicago: un valore di 44 punti (leggermente inferiore alle aspettative) indica che l'attività economica nella regione di Chicago sta registrando una crescita moderata, ma il rallentamento rispetto alle aspettative potrebbe essere un segnale di preoccupazione. Questo indicatore è spesso utilizzato come un barometro avanzato per l'intera economia nazionale.

Fiducia dei consumatori elaborata dal Conference Board: un valore di 102,6 punti (inferiore alle stime) indica che la fiducia dei consumatori potrebbe essere leggermente in calo rispetto alle aspettative.

Una fiducia dei consumatori più bassa potrebbe influire sulla spesa dei consumatori e, di conseguenza, sull'attività economica generale.

Nel mese di ottobre, l'inflazione nella zona euro è scesa al suo livello più basso degli ultimi due anni

Nel mese di ottobre, l'inflazione nella zona euro è scesa al suo livello più basso degli ultimi due anni.

Questa diminuzione è stata principalmente favorita dal calo dei prezzi dell'energia e dal rallentamento della domanda dovuto agli elevati tassi di interesse fissati dalla Banca Centrale Europea (BCE).

Il presidente della Bundesbank resta rigido sui tassi

Joachim Nagel, presidente della Bundesbank, ha dichiarato che nonostante il significativo calo dell'inflazione negli ultimi 12 mesi, la BCE dovrebbe continuare a mantenere i tassi d'interesse elevati per un periodo sufficientemente lungo. Nagel ha sottolineato che la politica monetaria restrittiva sta funzionando, ma è ancora troppo presto per ridurre i tassi di interesse. Queste dichiarazioni suggeriscono che la BCE sta adottando un approccio cauto per affrontare le pressioni inflazionistiche nella zona euro.

Yannis Stournaras, membro della BCE, è più possibilista su un taglio

D'altra parte, Yannis Stournaras, membro della BCE, ha dichiarato che considererebbe un taglio dei tassi d'interesse se l'inflazione dovesse scendere in modo duraturo sotto il 3% a metà del 2024.

Questo suggerisce che la BCE sta mantenendo un atteggiamento flessibile rispetto alla sua politica dei tassi d'interesse e considererebbe ulteriori misure stimolanti in risposta a un'eventuale diminuzione dell'inflazione. La BCE potrebbe adottare un approccio basato sui dati nell'affrontare le sfide economiche future nella zona euro.

Nonostante l'inflazione sia ancora lontana dall'obiettivo del 2% fissato dalla BCE, questi dati recenti rafforzano probabilmente la convinzione della banca centrale che l'inflazione si abbasserà gradualmente verso il proprio obiettivo entro il 2025.

PIL in contrazione nella zona euro

La stima preliminare che indica una leggera contrazione del PIL della zona euro nel terzo trimestre, insieme al rallentamento marcato del tasso di crescita su base annua, suggerisce una performance economica più debole di quanto previsto.

Mentre gli economisti intervistati da Reuters si aspettavano una crescita trimestrale stagnante (0,0%) e un modesto aumento su base annua (0,2%), i dati pubblicati da Eurostat indicano una contrazione trimestrale dello 0,1% e un incremento annuo dello 0,1%.

Il FTSE MIB future tenta una spallata alle resistenze

Il rialzo del future Ftse Mib ha permesso ai prezzi di superare il lato alto della fase laterale disegnata dal minimo del 23 ottobre, resistenza in area 27620/35.

I massimi di seduta, a 27730, si sono scontrati con la media mobile esponenziale a 20 giorni.

Oltre quei livelli atteso il test a 28000 circa della media esponenziale a 100 giorni.

Resistenza successiva, critica anche in ottica di medio periodo, a 28850, lato alto del canale ribassista disegnato dal top di inizio agosto. Al superamento di quella linea il canale potrebbe essere visto come un "flag" di continuazione, quindi la base sulla quale fare poggiare la ripresa dell'uptrend di medio periodo.

Sotto area 27500 rischio invece di test della base del canale, in transito a 26850 circa.