Gas naturale sotto pressione: fondamentali e tecnica convergono verso uno scenario fragile
pubblicato:Il rimbalzo del gas naturale si rivela solo una pausa: il mercato resta esposto a nuove accelerazioni ribassiste

Il comparto energetico sta attraversando una fase di forte pressione ribassista, con il prezzo del petrolio WTI e, soprattutto, quello del gas naturale in evidente difficoltà. Se il movimento del greggio appare graduale ma strutturato, il gas sta invece vivendo una vera e propria accelerazione al ribasso, segnale di un mercato che sta rapidamente rivedendo le proprie aspettative sul fronte della domanda.
Il WTI continua a scambiare in territorio negativo
Il WTI continua a scambiare in territorio negativo e ha rotto con decisione il supporto intermedio in area 58 dollari al barile. Questa violazione è tecnicamente rilevante perché proietta le quotazioni al di sotto della precedente fase laterale che aveva contenuto i prezzi nelle ultime settimane. Quando un mercato esce verso il basso da una congestione di questo tipo, tende spesso a entrare in una zona di maggiore instabilità, dove la pressione in vendita aumenta e i tentativi di rimbalzo risultano deboli e di breve durata. In assenza di segnali di inversione credibili, il quadro resta quindi improntato alla cautela.
Ancora più marcata è la dinamica del gas naturale
Ancora più marcata è la dinamica del gas naturale, che nelle ultime cinque sedute ha perso circa il 17%, scendendo fino in area 4,20 dollari. Dopo la rottura del primo supporto chiave a 4,50 dollari, i prezzi hanno accelerato rapidamente verso il basso, raggiungendo quello che rappresentava l’ultimo livello di supporto individuato nello scenario ribassista. Al momento, però, non ci sono elementi sufficienti per parlare di esaurimento della pressione in vendita: il mercato rimane fragile e altamente reattivo alle notizie sul fronte meteo.
Le previsioni meteorologiche negli Stati Uniti pesano sul sentiment
Proprio le previsioni meteorologiche negli Stati Uniti stanno giocando un ruolo centrale nel deterioramento del sentiment. Nonostante un inizio di dicembre caratterizzato da un’ondata di freddo in diverse aree del Paese, i modelli indicano condizioni meno rigide nella seconda metà del mese. Secondo NatGasWeather, il pattern rimane “abbastanza freddo” nel breve periodo per Midwest e Nord-Est, ma da metà della prossima settimana fino a Natale sarebbe necessario un aumento molto più marcato della domanda per riportare lo scenario su livelli stagionali. In assenza di questo impulso, il mercato continua a scontare un eccesso relativo di offerta.
I dati settimanali dell’Energy Information Administration non invertono il trend
A complicare ulteriormente il quadro, la pubblicazione dei dati settimanali dell’Energy Information Administration (EIA), pur mostrando un segnale teoricamente positivo, non è riuscita a invertire il trend. L’EIA ha riportato un prelievo netto dagli stoccaggi di 177 Bcf per la settimana conclusa il 5 dicembre, superiore alle attese di consenso ferme intorno a 166 Bcf. Questo dato ha ridotto il surplus delle scorte rispetto alla media quinquennale al 2,8%, dal precedente 5,1%, ma non è stato sufficiente a contrastare il pessimismo del mercato.
Il motivo è chiaro: in una fase in cui le aspettative sulla domanda futura peggiorano, anche le sorprese positive sugli stoccaggi perdono efficacia. Il mercato guarda avanti, e ciò che conta ora è il bilancio atteso tra domanda e offerta nelle prossime settimane, non tanto il dato puntuale appena pubblicato.
Incertezza sul fronte dell'offerta
Sul fronte dell’offerta, contribuiscono all’incertezza anche alcune criticità infrastrutturali. Secondo Dan Spangler di NGI, un evento di force majeure che sta impattando i flussi verso ovest lungo il corridoio di Lordsburg, sulla Linea 1103 di El Paso Natural Gas nel sud-ovest del New Mexico, potrebbe aver accentuato la volatilità dei prezzi. Inoltre, la scarsa trasparenza operativa di alcune reti intrastatali e sistemi di raccolta dell’area lascia aperta la possibilità che vi siano ulteriori problemi non ancora pienamente riflessi nei dati ufficiali.
Il quadro energetico resta fragile
Nel complesso, il quadro energetico resta fragile. Il petrolio segnala un indebolimento tecnico progressivo, mentre il gas naturale mostra caratteristiche tipiche di una fase di capitolazione di breve periodo, guidata più dalle aspettative che dai fondamentali di brevissimo termine. Finché il meteo non tornerà a fornire un supporto chiaro alla domanda, ogni tentativo di rimbalzo rischia di rimanere puramente tecnico e di breve respiro.
Quadro tecnico del gas naturale
Dal punto di vista tecnico, il quadro del gas naturale (Wisdomtree Natural Gas NGAS JE00BN7KB334, prezzo attuale 5,722 -0,71%) rafforza ulteriormente la lettura di debolezza strutturale emersa sul piano fondamentale. Dopo il violento ribasso che ha portato i prezzi sui minimi di fine novembre, il rimbalzo successivo si è sviluppato all’interno di un canale inclinato verso l’alto, configurandosi come un flag correttivo piuttosto che come l’inizio di una vera inversione di tendenza.
Il recupero è infatti rimasto contenuto sotto la media mobile esponenziale a 50 giorni, che continua a svolgere un ruolo di resistenza dinamica, e si è arrestato in prossimità del 61,8% di ritracciamento di Fibonacci dell’ultimo impulso ribassista. La mancata riconquista di questi livelli chiave ha segnalato fin da subito la fragilità del movimento di recupero.
La recente violazione sia della media a 50 giorni sia del 61,8% di ritracciamento ha fornito una conferma tecnica importante: il flag correttivo è stato risolto al ribasso, riattivando il trend discendente principale. In questo contesto, l’area appena violata tende ora a trasformarsi in resistenza, rendendo più difficile qualsiasi tentativo di rimbalzo sostenibile nel breve termine.
In sintesi, la struttura grafica suggerisce che la fase di consolidamento post–crollo non abbia esaurito la pressione ribassista, ma abbia rappresentato solo una pausa tecnica prima di una possibile nuova estensione al ribasso.
Questo quadro si inserisce in modo coerente con il deterioramento del sentiment legato alle prospettive di domanda, alle previsioni meteo meno favorevoli e all’incapacità dei dati sugli stoccaggi di invertire la narrativa di mercato.
Finché il prezzo resterà sotto le principali resistenze dinamiche e statiche, il gas naturale rimane tecnicamente vulnerabile, con un profilo di rischio ancora sbilanciato verso il basso.
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