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IMU 2023, acconto del 16 giugno non per tutti: ecco chi è escluso dal pagamento, aliquote e calcolo

di Chiara Turano pubblicato:
4 min

L’acconto IMU 2023 va pagato entro la data di scadenza fissata al 16 giugno. Non tutti i proprietari di immobili, però, sono tenuti al pagamento dell’imposta municipale. Ecco le aliquote, il calcolo degli importi dovuti e chi è esentato dal versamento.

 

La data di pagamento dell’acconto IMU 2023 è sempre più vicina. Il 50% della somma complessiva da versare andrà pagata non più tardi del 16 giugno 2023, mentre la restante parte entro il 18 dicembre.

In linea generale, l’IMU va pagata da quasi tutti i proprietari di immobili, salvo alcune eccezioni di cui ci occuperemo nel corso dell’articolo. Tra queste spicca una novità introdotta dal governo con decreto per i Comuni colpiti dall’alluvione

Vediamo subito chi è esentato dal pagamento della tassa e chi invece è obbligato al versamento, come si calcola l’imposta e quali sono le aliquote in vigore.

Prima, però, vi lasciamo ad un interessante video YouTube di Angelo Greco su come non pagare l'IMU sulla casa del marito e della moglie.

IMU 2023, acconto del 16 giugno non per tutti: ecco chi è escluso dal pagamento, aliquote e calcolo

Come avuto modo di anticipare in apertura di articolo, non tutti sono tenuti al pagamento dell’acconto IMU 2023. Sono diverse, infatti, le esenzioni attive che vanno ad abbracciare diverse categorie di immobili. 

In linea di massima, l’acconto IMU 2023 da versare entro la data del 16 giugno non va pagato per:

  • le abitazioni adibite a prima casa, a meno che non si tratti di edifici classificati come immobili signorili (palazzi, ville, castelli);

  • le pertinenze, nel limite massimo di una per tipologia di immobile (una tettoia, un posto auto o box, una cantina o soffitta);

  • gli immobili occupati abusivamente, è questa è una novità 2023, purché ci sia un’azione penale in corso oppure una denuncia presentata all’autorità giudiziaria;

  • le case popolari e le abitazioni di proprietà di persone appartenenti alle forze armate, anche se abitano in un altro posto;

  • i terreni agricoli e i piccoli orti di proprietà di coltivatori diretti o piccoli imprenditori;

  • i terreni locati in Comuni di collina o montagna.

Particolari esenzioni sono poi rimesse alla volontà dei Comuni. Alcuni escludono il pagamento dell’IMU 2023 sull’abitazione principale a favore degli anziani o dei disabili residenti in strutture sanitarie o di ricovero a condizione che il ricovero sia permanente.

Altre novità sono state introdotte di recente dal Governo Meloni tramite decreto.

In particolare, le persone residenti alla data del 1° maggio 2023 in uno dei tanti comuni dell’Emilia Romagna, delle Marche e della Toscana, colpiti dall’alluvione, non sono escluse dal pagamento dell’acconto IMU 2023 entro il 16 giugno, ma la scadenza è stata fatta slittare al 31 agosto 2023.

Vediamo ora chi è tenuto al pagamento dell’IMU 2023, quali sono le aliquote e come si calcola l’importo da pagare.

IMU 2023, in quali casi va pagato l’acconto entro il 16 giugno

Dopo aver visto chi è escluso dal pagamento dell’acconto IMU 2023 in scadenza il 16 giugno andiamo a vedere chi è tenuto a versare la tassa.

Poiché l’imposta non è da pagare sulle prime case, come diretta conseguenza va pagata sulle seconde abitazioni, sugli immobili concessi in affitto o non dati in locazione.

L’acconto del 16 giugno, così come il saldo da versare entro il 18 dicembre 2023, va pagato da chi ha il diritto di abitare nell'immobile (es. divorzio).

Generalmente, la regola base è la seguente: chi ha l’usufrutto o il diritto di abitare un immobile è tenuto al pagamento dell’imposta comunale.

Non sono esclusi dal pagamento dell’acconto IMU 2023 anche le società in possesso di immobili, a prescindere dello svolgimento della propria attività negli stessi, comprese quelle operanti nel settore dello spettacolo, essendo venute meno tutte le esenzioni stabilite dal Governo durante la pandemia.

IMU 2023: come si calcola, quali aliquote usare, come fare il pagamento dell’acconto

Tanto per l’acconto IMU 2023 in scadenza il 16 giugno, quanto per la rimanente rata, nulla cambia sul fronte del pagamento rispetto allo scorso anno: l’imposta può essere versata tramite modello F24 o con bollettino postale.

Per quanto concerne l’acconto, se non sono intervenute modifiche nella situazione immobiliare dei proprietari degli immobili, rispetto allo scorso anno, l’importo da pagare è circa la metà di quello pagato nel 2022.

Diversamente, vanno considerati i cambiamenti per poi applicare le aliquote definite dai Comuni nel 2022.

Poiché la maggior parte di Comuni non hanno ancora stabilito le nuove aliquote, il calcolo e il pagamento dell’IMU 2023 relativa alla prima rata dell’imposta andrà fatto con la vecchia aliquota, poi eventuali conguagli troveranno posto nella seconda rata da versare entro a dicembre.

L’ultima aliquota in vigore nel proprio Comune si può verificare sul sito internet ufficiale del Ministero dell’Economia.

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