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IMU 2023, in questi casi non devi pagarla: l’elenco completo delle esenzioni previste

di Valentina Zappalà pubblicato:
3 min

Esenzioni IMU 2023: in questa guida analizzeremo nel dettaglio tutti i casi in cui tale tassa non va pagata. Esistono infatti diverse opportunità di esenzione, ecco quali.

IMU 2023, in questi casi non devi pagarla: l’elenco completo delle esenzioni previste

Non è ancora arrivato il momento in cui sarà obbligatorio provvedere al saldo dell’IMU 2023, ma sono già moltissimi i contribuenti che si domandano in quali casi la tassa non si paga.

Com’è noto, la prima rata della tassa scadrà il 16 giugno 2023, ma tale data non rappresenterà una scadenza perentoria per tutti. Ci sono infatti alcuni casi specifici in cui l’IMU 2023 non dovrà essere saldata.

Scopriamo dunque insieme tutte le esenzioni IMU 2023 caso per caso: questo perché esistono differenti tipologie di esenzione.

IMU 2023, in questi casi non devi pagarla: l’elenco completo delle esenzioni previste

Partendo dall’analisi generale delle esenzioni IMU 2023, per l’anno corrente tre sono le categorie che potranno non pagare la tassa.

L’Imposta Municipale Propria sul possesso di immobili non va pagata da una specifica categoria di anziani: quelli che soggiornano in case di riposo.

Inoltre, potranno godere dell’esenzione IMU 2023 anche tutti coloro che, da pensionati, si sono trasferiti all’estero e non vivono dunque più in Italia.

Esiste poi un terzo caso in cui la tassa non va pagata: come vedremo a breve, si tratta di una particolare tipologia di esenzione regionale.

Ma andiamo per ordine e analizziamo, nello specifico, tutti i casi di esenzione ed i requisiti previsti per poterne fruire.

Esenzione IMU 2023 per anziani e pensionati: i casi previsti dalla Legge

Come abbiamo appena anticipato, la tassa non va pagata nel caso in cui il proprietario dell’immobile sia ospite di una casa di riposo.

In questo caso, l’esenzione IMU 2023 spetta per coloro che risultino ospiti di lunga degenza in tali strutture. Per poter godere del beneficio e non pagare l’IMU, però, chi risiede presso una casa di riposo o in una struttura analoga non deve aver affittato l’immobile, pena il decadimento del diritto all’esenzione.

Dato che l’IMU è una tassa che si versa al Comune, l’interessato deve presentare la domanda di esenzione al Comune di residenza. E attenzione: purtroppo non tutti i Comuni italiani concedono questa possibilità.

Per sapere se questa tipologia di esenzione è attiva nel proprio Comune, è opportuno controllare il sito istituzionale.

Altra categoria di contribuenti che può richiedere l’esenzione IMU 2023 è quella rappresentata da coloro che risultano, contemporaneamente, sia pensionati, sia residenti in Stato estero.

In questo caso, però, l’esenzione è pari a metà della tassa dovuta: si tratta, dunque, più che altro di una riduzione.

Anche in questo caso, l’immobile non deve però risultare in affitto.

Esenzione IMU 2023: ecco gli altri casi in cui la tassa non è obbligatoria

Grazie al Decreto Sostegni Ter, è stato individuato un ulteriore caso di esenzione IMU 2023. Potranno fruirne tutti i proprietari di immobili situati in zone che, recentemente, sono state interessate da terremoti ed eventi similari.

In particolare, possono fruirne le regioni terremotate in Veneto e Lombardia (eventi sismici del 2012), in Emilia-Romagna e nelle zone sismiche dell’Italia centrale.

Questa particolare esenzione IMU 2023 prevede la possibilità di non pagare né la prima rata, né il restante saldo previsto per dicembre 2023

Ricordiamo, infine, che esistono alcuni particolari soggetti che hanno a propria disposizione la possibilità di ottenere il bonus IMU 2023, che consente di pagare solo metà dell’importo dovuto. Per l’anno corrente, le richieste sono già scadute: si attendono comunque indicazioni operative per la richiesta da inviare relativamente al prossimo anno.

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