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Pensione donna: le ultime sull'opzione donna!

di FTA Online News pubblicato:
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L’esecutivo di Mario Draghi ha deciso di prorogare la facoltà di ottenere la pensione per le donne lavoratrici attraverso l’Opzione Donna, anche per l’intero anno 2022. Questo significa che centinaia di migliaia di donne lavoratrici potranno presentare richiesta di accedere alla formula previdenziale anticipata, al raggiungimento di specifici requisiti. Ecco tutte le ultime news sulla proroga per il 2022.

Pensione donna: le ultime sull'opzione donna!

Arrivano importanti novità da parte della squadra di Governo guidata dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, in riferimento alla formula di pensionamento anticipato dell’Opzione Donna,

L’approvazione della nuova Legge di Bilancio 2022, nello specifico la legge n. 234 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2021, ha determinato a tutti gli effetti l’estensione e il prolungamento dei termini legati alla maturazione dei requisiti necessari per usufruire della facoltà di richiedere la pensione attraverso Opzione Donna. Si tratta del sistema di pensionamento anticipato che è stato dedicato esclusivamente alle donne italiane che risiedono e svolgono un’attività di lavoro in Italia.

In questo contesto, tuttavia, occorre precisare che come accade per la pensione di vecchiaia tradizionale, anche per poter accedere all’assegno previdenziale dell’Opzione Donna, sarà necessario che le donne, sia quelle con un contratto di lavoro subordinato che quelle che svolgono una prestazione come libere professioniste, abbiano effettivamente conseguito una serie di condizioni essenziali.

Per questo motivo, saranno fornite anche tutte le indicazioni, anche quelle di carattere operativo, volte a capire come effettuare richiesta per poter ottenere il riconoscimento da parte dell’Istituto INPS dell’assegno previdenziale mediante questa formula.

Pensione Opzione Donna: il contesto generale e le disposizioni normative di riferimento

L’accesso anticipato alla pensione indirizzato esclusivamente nei confronti delle donne lavoratrici ha subito nel corso degli anni un iter procedurale caratterizzato da modifiche e da cambiamenti sostanziali apportati all’interno del testo della legge che ne ha concesso l’introduzione.

Effettivamente, come riportato all’interno del portale ufficiale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è possibile riconoscere una serie di disposizioni e di norme che regolarizzano l’accesso alla pensione Opzione Donna.

Nello specifico, è stato l’articolo 16 del decreto-legge pubblicato il 28 gennaio 2019, n. 4, a provvedere all’effettiva entrata in vigore della Pensione Opzione Donna per la prima volta in Italia.

Attraverso la pubblicazione del decreto-legge prima e della legge poi, il Governo italiano ha deciso quindi di riconoscere nei confronti delle donne lavoratrici che entro la data del 31 dicembre 2018 conseguivano specifiche condizioni, la facoltà di poter ottenere il pensionamento anticipato, ad alcune condizioni particolari.

Nello specifico, era richiesto alle donne che intendevano richiedere la Pensione Opzione Donna di optare alla liquidazione del trattamento previdenziale attraverso esclusivamente le regole del metodo di calcolo di tipo contributivo, in ottemperanza alle disposizioni predisposte all’interno del decreto legislativo numero 180 pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella giornata del 30 aprile 1997.

Anche nel corso degli anni successivi, visto l’enorme approvazione che ha coinvolto questa formula di pensionamento anticipato, la squadra di Palazzo Chigi ha deciso di prorogare questo sistema previdenziale per le donne.

In tal senso dapprima è stata approvata la proroga per l’anno 2020 con la pubblicazione della legge del 27 dicembre 2019, numero 160,  dedicata a quelle donne che hanno raggiunto i requisiti richiesti entro la fine dell’anno 2019. Allo stesso modo, anche le Leggi di Bilancio dell’anno finanziario di riferimento 2021 e 2022 hanno ulteriormente provveduto ad estendere tale facoltà.

Tutte le ultime news sulla proroga della Pensione Opzione Donna

Come anticipato nel precedente paragrafo, attraverso la Legge di Bilancio 2022 la squadra dell’esecutivo attualmente guidata dal premier Mario Draghi ha provveduto ad estendere i termini ultimi per poter raggiungere i requisiti e le condizioni prestabilite e dunque, presentare la domanda, per accedere alla Pensione Opzione Donna.

Come sottolineato anche all’interno della circolare INPS n. 169 del 13 gennaio 2022, la norma legata alla Manovra finanziaria 2022 è andata a modificare l’articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 4 del 2019, di cui si è parlato nel paragrafo in precedenza.

Chi può ottenere l’assegno previdenziale con Opzione Donna nel 2022

In questo modo, potranno ottenere la facoltà di accedere al trattamento previdenziale anticipato mediante la formula dell’Opzione Donna anche tutte quelle lavoratrici donne che dimostreranno, al momento della domanda, di aver effettivamente perfezionato e maturato tutte le condizioni prescritte dal decreto, entro la data del 31 dicembre 2021.

Come di consueto, spetta all’Istituto Nazionale Previdenza Sociale l’importante funzione di verificare e controllare la sussistenza di tutti i requisiti che sono stati specificati all’interno della legge di riferimento.

Ma potranno anche provvedere a presentare richiesta quelle donne che svolgono lavoro come libere professionisti e lavoratrici autonome, se hanno raggiunto l’età di 59 anni.

Inoltre, in ogni caso è necessario che queste abbiano anche maturato entro il 31 dicembre dello scorso anno i requisiti contributivi, pari ad un’anzianità contributiva di 35 anni.