Pensione e part-time: come averla per periodi non lavorati
pubblicato:In alcuni casi è possibile accedere al diritto alla pensione INPS anche quando si svolge un’attività di lavoro part-time. Ma quali sono i requisiti per averla?

Sicuramente l’opportunità di accedere all’assegno della pensione e dunque a tutti i relativi trattamenti previdenziali, anche quando si sta svolgendo un’attività di lavoro part-time, rappresenta un aspetto particolarmente interessante per alcuni cittadini.
Tuttavia, per poter ottenere il pensionamento anche quando si rientra nella categoria di lavoratore a tempo parziale, è necessario rispondere a determinati requisiti, relativi soprattutto al periodo temporale che contraddistingue tale prestazione lavorativa.
A questo proposito, quindi, nei prossimi paragrafi andremo ad illustrare brevemente quali sono tutti i meccanismi di funzionamento posti alla base del riconoscimento del diritto alla pensione INPS anche quando si svolge un’attività di lavoro dipendente a tempo parziale, dunque con un contratto part-time.
Per questo motivo, saranno anche posti in evidenza i principali requisiti per poter beneficiare dell’accesso previdenziale anche nei casi in cui si è stati coinvolti da un’attività lavorativa con un contratto part-time.
Chi può accedere alla pensione mentre lavora part-time
Quando si parla dell’accesso al diritto alla pensione per i periodi non lavorati si fa riferimento essenzialmente alla possibilità che viene riconosciuta nei confronti di quei lavoratori che hanno svolto alcune settimane del mese oppure soltanto durante alcuni mesi, un lavoro con la modalità del part-time di tipo verticale oppure ciclico.
Si tratta, nello specifico delle persone che svolgono un contratto di lavoro a tempo parziale verticale, ovvero di quei soggetti con un rapporto di lavoro a tempo part-time, in cui la riduzione riguarda essenzialmente il periodo di lavoro.
Mentre, nei casi del lavoratore con un contratto a tempo parziale ciclico, si riferisce invece a colui che presta servizio esclusivamente a tempo parziale solo in alcuni periodi dell’anno.
Come funziona la pensione per chi svolge un lavoro part-time
A questo proposito, facendo riferimento a quanto è stato stabilito all’interno dell’articolo 1, coma 350 della legge numero 178 del 30 dicembre 2020, i cittadini in questione hanno diritto all’intero utile necessario per poter ottenere l’accesso alla pensione e al raggiungimento dei requisiti di anzianità.
Proprio in tal senso, nei casi in cui si rientra nella categoria di lavoratore con un contratto part-time verticale oppure ciclico, sarà possibile godere di un calcolo della pensione seguendo il riconoscimento dei contributi pari all’intero periodo della durata del contratto, anche quindi delle giornate di lavoro in cui non si è svolta a tutti gli effetti la prestazione lavorativa.
Dunque, in questi casi, il lavoratore parziale potrà godere di un calcolo dell’anzianità contributiva che sarà lo stesso che viene applicato nelle situazioni in cui si tratta di soggetti che hanno invece svolto un lavoro a tempo pieno.
Come fare domanda per la pensione INPS quando si lavora part-time
Per quanto riguarda la domanda di accesso agli accrediti per il diritto alla pensione dei periodi di lavoro non lavorati riconosciuti verso quei cittadini con un contratto part-time verticale oppure ciclico, è importante sapere che bisogna fare una distinzione tra due periodi di lavoro.
Un primo periodo è quello che precede la data del primo gennaio 2021, in cui il riconoscimento dei periodi contributivi sarà subordinato alla presentazione di un’apposita richiesta da parte del cittadino, a cui va trasmessa anche la copia del contratto di lavoro e l’attestazione del datore di lavoro.
Mentre, nei casi di quei periodi lavorativi successivi a quella data, saranno i datori di lavoro a fornire le informazioni attraverso la compilazione dei cosiddetti flussi UNIEMENS per quanto riguarda i periodi di non lavorati da parte dei soggetti con un contratto part-time verticale oppure ciclico.