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Borsa Italiana: focus su Poste e Stellantis

di Simone Ferradini pubblicato:
3 min

Poste in luce dopo i risultati, Stellantis recupera nonostante Bernstein

Borsa Italiana: focus su Poste e Stellantis

Poste Italia, i risultati 2023 scaldano il titolo

Poste Italiane accelera e tocca i massimi da febbraio 2022 in scia a risultati migliori delle attese. Il gruppo ha chiuso l'esercizio 2023 con ricavi in crescita del 5,4% a 11,989 miliardi di euro (consensus 11,94), EBIT +9,4% a 2,62 miliardi (2,613) e utile netto +22,1% a 1,933 miliardi (1,885). Da rimarcare il raggiungimento, in anticipo rispetto alle previsioni, del break even della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

Indicazioni positive anche dai risultati dell'ultimo trimestre dell'anno scorso con ricavi +4,1% a/a a 3,186 miliardi (consensus 3,136), EBIT +59,9% a 515 milioni (504) e utile netto a 411 milioni da 144 del trim4 2022 (359). Proposto un dividendo di 0,80 euro per azione (+23% a/a, consensus 0,72). Il nuovo piano strategico 2024-2028 verrà presentato il 20 marzo nel Capital Markets Day.

L'analisi del grafico di Poste Italiane mette in evidenza il breakout rialzista (da confermare però in chiusura di seduta) della resistenza a 10,5750 euro rappresentata dal massimo del luglio 2023, operazione che riattiva il movimento ascendente partito a ottobre 2022. Il titolo ha ora la possibilità di accelerare verso 11,70 almeno (lato alto del canale ipotizzabile da ottobre 2022), con obiettivo di medio termine sul record storico del 2021 a 12,73. In caso di flessioni monitorare la tenuta di 10,20: sotto questo sostegno probabile test del supporto dinamico attualmente a 9,88 e soprattutto del minimo di inizio febbraio a 9,74.

Stellantis in recupero

Stellantis ha chiuso la seduta di ieri in rialzo dopo la flessione iniziale agevolata dal peggioramento del giudizio sul titolo, abbassato a "market perform", da parte di Bernstein. Per il momento le quotazioni non sembrano risentire delle indiscrezioni relative alla possibilità che il governo possa agevolare l'ingresso in Italia di una casa automobilistica estera con uno sito produttivo, in modo da mettere pressione a Stellantis.

Sono recenti infatti le scaramucce tra esecutivo e Stellantis, accusata di privilegiare gli interessi francesi a discapito di quelli italiani.

Il titolo resta comunque prossimo ai massimi assoluti toccati in avvio di ottava a quota 24,715, forte del corposo rialzo messo a segno nell'ultimo mese, movimento che ha fatto sconfinare in ipercomprato i principali oscillatori ma che gode ancora di buona salute.

Nel breve appare probabile un rallentamento del trend di crescita che permetta di allentare le recenti tensioni, riavvicinando i corsi alla media mobile esponenziale a 20 sedute ora poco oltre 23,00. Segni di debolezza più preoccupanti tuttavia solo al di sotto di 21,90 euro, mentre il superamento dei recenti massimi a 24,71 introdurrebbe il test a 25,50 e poi a 26,00 euro circa.