Sesa: conti solidi e fiducia degli analisti, doppio rialzo dei target price

di FTA Online News pubblicato:
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Sesa: conti solidi e fiducia degli analisti, doppio rialzo dei target price

Molto bene venerdì Sesa: il titolo ha guadagnato il 4,48% a 88,7 euro, i prezzi hanno oscillato tra 84,35 e 90,50.

I risultati del 2° trimestre FY26 (chiuso al 31 ottobre 2025) di Sesa si sono attestati sostanzialmente in linea con le attese, confermando un quadro operativo solido e coerente con il percorso delineato dal management. Il gruppo, attivo nel settore della digital technology, continua a beneficiare di un buon posizionamento nei segmenti a maggiore crescita strutturale.

Nel dettaglio, i ricavi hanno raggiunto 754,6 milioni di euro, in aumento del 16% su base annua (+6% organico), perfettamente allineati alle stime.
L’EBITDA si è attestato a 53,7 milioni di euro, in crescita del 17% yoy (+6% organico), anch’esso in linea con il consensus.
L’utile netto adjusted è salito a 17,6 milioni di euro, segnando un +30% su base annua, leggermente sotto le attese ma comunque indicativo di un miglioramento della redditività.

La posizione finanziaria netta, pari a -119 milioni di euro, risulta migliore rispetto alle stime (-123 milioni), confermando un buon controllo della leva finanziaria.

Dal punto di vista del business mix, i risultati hanno evidenziato: una buona performance organica del VAS (Value Added Solutions / distribuzione); un contributo positivo e in crescita del segmento Digital Green; una debolezza ancora presente nell’SSI su base organica, seppur con i primi segnali di miglioramento.

La guidance FY26 è stata confermata a livello operativo, mentre il management ha affinato il messaggio sull’utile per azione. In particolare, la società ora si dice più fiduciosa nel raggiungimento della parte bassa del range di crescita dell’EPS adjusted (+10% yoy), rispetto alla precedente forchetta +10%/+12,5%.

Restano invariati gli obiettivi di: ricavi +5% / +7,5% yoy EBITDA +5% / +10% yoy Nel corso della call, il management ha sottolineato che, a parità di trend attuali, con VAS e Digital Green leggermente migliori delle attese iniziali e SSI leggermente più debole, il gruppo è molto confidente nel raggiungimento del mid-point della guidance su ricavi ed EBITDA.

Un’eventuale accelerazione, anche moderata, dell’SSI renderebbe plausibile un posizionamento nella parte alta del range. Il mercato ha accolto i conti con favore, come dimostrano le revisioni degli analisti.

Intesa Sanpaolo ha alzato il target price a 130 euro (da 129,1), confermando il rating Buy. Gli analisti definiscono i risultati del primo semestre “solidi” e sottolineano il ritorno a una crescita organica a media-alta singola cifra, con una chiara accelerazione nel secondo trimestre, in linea con il piano industriale 2026–2027.

Equita SIM conferma il Buy e il target price a 107 euro, aggiornando le stime nella parte medio-alta della guidance FY26 e ipotizzando una accelerazione nel secondo semestre, in particolare a livello di EBITDA.

Intermonte ha aumentato il target price a 123 euro (da 120), ribadendo il giudizio Buy e sottolineando come il focus del management su crescita organica e generazione di cassa stia iniziando a produrre effetti tangibili.

I conti di Sesa confermano un percorso di normalizzazione e rafforzamento della crescita, con segmenti core in buona salute e un miglioramento graduale delle aree più deboli. La conferma della guidance, unita alla crescente fiducia degli analisti e al doppio rialzo dei target price, rafforza la visibilità sul titolo, che resta ben posizionato per intercettare la domanda strutturale di soluzioni digitali nei prossimi esercizi.

Sesa, il titolo prova a costruire una base

Il quadro tecnico di Sesa mostra un titolo che sta provando a costruire una base credibile dopo una lunga fase correttiva, ma che non ha ancora completato un vero processo di inversione strutturale. Il movimento degli ultimi mesi va quindi letto come una fase di ricostruzione, più che come un trend rialzista già maturo.

Il punto di svolta più rilevante resta il doppio minimo in area 55–60 euro, formato a inizio 2025. Questa figura ha segnato un livello di esaurimento della pressione ribassista e ha rappresentato il primo segnale tecnico di possibile inversione. Non si è trattato di un rimbalzo impulsivo, ma di una ripartenza graduale, tipica dei titoli che devono prima ricostruire fiducia dopo una discesa profonda. Dal doppio minimo i prezzi hanno avviato una fase di recupero ordinata, incanalata all’interno di un canale rialzista che sale dai minimi di aprile.

Finché le quotazioni restano all’interno di questo canale, il movimento resta tecnicamente costruttivo. La base del canale, oggi in area 78 euro, rappresenta il supporto critico: una violazione decisa di questo livello metterebbe in discussione l’intero scenario di recupero e riaprirebbe rischi correttivi più ampi.

Sul lato opposto, il titolo si confronta con una resistenza dinamica di lungo periodo, rappresentata dalla trendline discendente che scende dai massimi del 2024. È una barriera tecnica importante, che spiega la difficoltà del titolo nel trasformare il rimbalzo in una vera accelerazione. Non a caso, le proiezioni della figura di doppio minimo portano a due obiettivi distinti: un primo target in area 99 euro, corrispondente a una proiezione prudente (circa 61,8% dell’ampiezza della figura); un secondo target in area 110 euro, che rappresenterebbe il completamento pieno della figura e coinciderebbe con una zona di resistenza statica e dinamica molto rilevante.

Il fatto che il prezzo si trovi ora a metà strada, dopo aver recuperato una parte significativa del terreno perso, suggerisce che il mercato stia ancora valutando la solidità del miglioramento fondamentale emerso dai conti.

Dal punto di vista tecnico, il titolo sta facendo quello che ci si aspetta in questa fase: consolidare, alternando impulsi e correzioni contenute, senza rompere la struttura rialzista di breve. In sintesi, Sesa mostra una struttura tecnica in miglioramento, sostenuta da un doppio minimo ben definito e da un canale rialzista attivo, ma resta ancora sotto una resistenza di lungo periodo che limita il potenziale nel breve.
Sopra area 99–100 euro il quadro migliorerebbe sensibilmente, aprendo spazio a un test di 110 euro.
Al contrario, solo discese sotto 78 euro trasformerebbero l’attuale fase di recupero in un semplice rimbalzo destinato a riassorbirsi.

È quindi un titolo che, anche tecnicamente, premia la pazienza più che l’inseguimento, con un profilo coerente con la lettura fondamentale: ricostruzione in corso, potenziale presente, ma ancora da confermare pienamente.

Saipem, le novità che incoraggiano le azioni

Saipem in forte rialzo questa mattina dopo aver chiuso bene anche la settimana.

Dopo aver esteso per la terza volta il contratto con Aker BP per l'utilizzo dell'unità di perforazione semisommergibile Scarabeo 8 in attività di perforazione offshore in Norvegia fino al 2028, il gruppo si è aggiudicato da QatarEnergy LNG, in partnership con Offshore Oil Engineering, un contratto EPCI offshore per il pacchetto COMP5 del progetto North Field Production Sustainability (NFPS) Offshore Compression Complexes. Il valore complessivo del contratto, dalla durata complessiva attorno ai 5 anni, è di circa 4 miliardi di dollari e la quota parte di Saipem ammonta a circa 3,1 miliardi.

Il contratto prevede la progettazione, l'approvvigionamento, la fabbricazione e l'installazione di due impianti di compressione, ciascuno composto da una piattaforma di compressione, una piattaforma per gli alloggi, una piattaforma a supporto della flare per la combustione dei gas e i relativi ponti di interconnessione.

Saipem, i prezzi si riavvicinano ai massimi di periodo

Graficamente con il rialzo di questa mattina i prezzi di Saipem si sono riavvicinati ai massimi delle scorse settimane in area 2,49, oltre i quali avrebbero spazio per risalire in area 2,60, dove andrebbero ad intercettare i top di ottobre, importante riferimento nello scenario di medio lungo periodo, che potrebbe rilasciare il lasciapassare per un ulteriore allungo verso i record di inizio anno in area 2,80.

Il quadro tecnico tornerebbe ad indebolirsi sotto 2,29, circostanza che andrebbe ad alimentare nuovamente la corrente ribassista creando i presupposti per una nuova escursione verso area 2,15.

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