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TARI 2023, in questi casi si può pagare meno: quali sono le riduzioni previste?

di Valentina Zappalà pubblicato:
3 min

Quali sono le riduzioni prevista per pagare un importo ridotto della TARI 2023? Le opzioni a nostra disposizione sono molte, e variano caso per caso. Analizziamole insieme.

TARI 2023, in questi casi si può pagare meno: quali sono le riduzioni previste?

La TARI 2023 è la tassa che tutti gli italiani sono tenuti a pagare al fine di garantire il corretto smaltimento e la gestione dei rifiuti prodotti. E, come tutte le tasse, sicuramente non è amata dai contribuenti, che ogni anno sono costretti a pagarla. Un po’ come per il bollo auto, anche per la tassa sui rifiuti si cerca spesso di saltarne il pagamento in maniera legale. Ecco perché in tanti si chiedono come pagare meno la TARI 2023.

Fortunatamente, anche se non sono in molti a saperlo, esistono delle particolari riduzioni che consentono al contribuente di risparmiare su questa tassa.

Cerchiamo di analizzarle insieme, per scoprire come pagare meno la tassa sui rifiuti, fruendo di riduzioni a norma di legge.

TARI 2023, in questi casi si può pagare meno: quali sono le riduzioni previste?

In linea di massima, tutti i proprietari di un’abitazione e che potenzialmente possono creare rifiuti di tipo urbano, devono pagare la TARI 2023.

Eppure, esistono varie riduzioni che consentono di pagare un importo inferiore relativamente alla tassa sui rifiuti. In realtà, non esiste un’unica tipologia di riduzione, in quanto queste sono variabili. In alcuni casi, possiamo definirle nazionali: sono obbligatorie e valgono su tutto il territorio italiano.

Ma esistono anche riduzioni locali, concesse a seconda della località di residenza.

Per quanto riguarda quelle obbligatorie, ricordiamo che in primis è concessa una riduzione della TARI 2023 che dipende dalla mole di rifiuti prodotta.

Esistono poi due specifiche riduzioni, rispettivamente del 20% e del 40%. È possibile richiedere quella del 20% qualora si dimostri che il servizio di smaltimento dei rifiuti sia inadeguato.

La percentuale di riduzione sale al 40% nel caso in cui si viva in una zona dove i servizi di raccolta rifiuti non siano attivi.

Infine, si può richiedere una riduzione ancora più elevata, pari all’80% della tassa, nel caso in cui il servizio di raccolta rifiuti sia stato sospeso causando potenziali problematiche per la salute e per l’ambiente.

Di questa particolare riduzione si è anche occupato l'Avv. Angelo Greco nel seguente approfondimento:

Come pagare meno la TARI 2023 con le agevolazioni locali

Abbiamo però già accennato che la TARI 2023 può anche essere soggetta a riduzioni locali, che dipendono dalla località di residenza del contribuente. Alcuni Comuni italiani concedono infatti delle riduzioni alla TARI 2023 che dipendono innanzitutto dalla composizione del nucleo familiare.

Determinate amministrazioni comunali, cioè, consentono ai nuclei singoli di pagare un importo inferiore.

Allo stesso modo, per i proprietari di abitazioni destinate ad uso stagionale è possibile fruire delle riduzioni locali alla tassa sui rifiuti. E questo vale sia per coloro che sfruttino l’immobile per uso stagionale, sia per chi risiede all’estero per lunghi periodi di tempo.

Infine, alcuni Comuni concedono sconti sulla TARI 2023 alle famiglie a basso reddito o numerose. Il funzionamento di questa agevolazione è simile a quella prevista per il bonus bollette luce e gas e dipende dall’ampiezza del nucleo familiare.

Tari 2023, come e quando pagare la tassa sui rifiuti?

Una volta analizzate le riduzioni legate alla TARI 2023 che consentono di pagare meno, cerchiamo infine di capire come e quando si paga la tassa sui rifiuti.

Trattandosi di una tassa gestita a livello comunale, le scadenze sono variabili. In linea di massima, comunque, è possibile pagare l’acconto della TARI entro aprile, per poi pagare la seconda e la terza rata a luglio e dicembre.

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