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Tim, il sequestro delle Fiamme Gialle mette in secondo piano il dossier Fastweb-Vodafone Italia

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
4 min

Tim, il dossier del sequestro di quasi 250 milioni mette in secondo piano le notizie sui negoziati in esclusiva tra Fastweb e Vodafone Italia

Tim, il sequestro delle Fiamme Gialle mette in secondo piano il dossier Fastweb-Vodafone Italia

Telecom Italia termina sulla parità. Il titolo ha chiuso la seduta di mercoledì a 0,2856 euro, come il giorno precedente, dopo avere oscillato tra 0,2846 e 0,2913.

Tim, sequestro da quasi 250 milioni

E' di ieri la notizia che la Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro di 322 milioni di euro nell'ambito di un'indagine condotta dalla procura di Milano, coinvolgendo Tim, a cui sono stati sequestrati 248,9 milioni di euro, riguardante illecite attivazioni dei servizi premium a valore aggiunto.

Il sequestro è stato effettuato sulla base di un decreto emesso dal Giudice per le indagini preliminari nei confronti di Tim e della società Csp, per un totale di 322 milioni di euro, quale profitto derivante dalla frode informatica commessa ai danni dei consumatori tramite attivazioni indebite di servizi premium VAS (Value Added Service).

L'indagine ha ricostruito il modus operandi attraverso il quale gli utenti di Tim sono stati addebitati, tra il 2017 e il 2020, per attivazioni non autorizzate di servizi a valore aggiunto sui loro dispositivi mobili.

L'indagine ha rivelato che bastava visitare una pagina web o consultare un'app per essere istantaneamente abbonati a servizi che comportavano il pagamento di un canone periodico, senza il consenso dell'utente.

Questo business illecito coinvolgeva anche attivazioni di servizi VAS su connessioni mobili tra macchine per lo scambio di dati, senza intervento umano. Oltre ai 248,9 milioni sequestrati a Tim, sono stati adottati provvedimenti di sequestro per diverse altre società e individui coinvolti nell'attività illecita.

Tim esprime sorpresa per la richiesta di sequestro presentata dalla Procura di Milano e concessa dal Gip del Tribunale di Milano, riguardante le attivazioni irregolari dei servizi di valore aggiunto, intervenuta a oltre cinque anni dai fatti in questione.

La società afferma di aver segnalato tempestivamente i fatti alla Procura di Roma sin dal 2019, non appena venuta a conoscenza delle irregolarità, e che quest'ultima ha qualificato i fatti come truffe ai danni di Tim.

Tim afferma di aver adottato tutte le misure necessarie per tutelare i propri clienti, includendo il rimborso di tutte le attivazioni irregolari note e il blocco dei servizi a valore aggiunto coinvolti.

La società esprime fiducia nel fatto che ogni aspetto della vicenda verrà chiarito nel più breve tempo possibile.

Tim, il dossier Fastweb-Vodafone Italia

Queste novità rischiano di fare passare in secondo piano la notizia dell'annuncio da parte di Swisscom di essere in trattative avanzate in esclusiva per acquisire il 100% di Vodafone Italia per un valore complessivo di € 8 miliardi.

Il multiplo di valutazione proposto è di 6 volte l'EBITDA al 2023, inferiore al 7.8 volte offerto da Iliad, che aveva strutturato l'operazione in modo non completamente in contanti e che potenzialmente avrebbe potuto beneficiare di maggiori sinergie nel settore mobile.

Questa mossa di consolidamento viene vista dal mercato come una modifica meno radicale degli equilibri rispetto all'ipotesi di fusione tra Vodafone e Iliad, e rafforza Fastweb nel settore mobile corporate, portandola a una quota di mercato simile ai concorrenti nel settore mobile in generale.

Sebbene il multiplo pagato rappresenti un premio meno significativo rispetto alla valutazione proposta da Iliad, rimane comunque rilevante rispetto alla valutazione implicita del mercato di Tim Domestic, che attualmente negozia a 4.3 volte l'EBITDA.

Tim si muove lateralmente dal massimo di marzo 2023

Il titolo si muove lateralmente dal massimo di marzo 2023 all'interno di una fascia compresa tra area 0,24 e 0,325 euro. I prezzi nelle ultime sedute hanno oscillato in prossimità del baricentro di questo intervallo, collocato in area 0,2825, a conferma del fatto che il mercato non è in grado di esprimere un giudizio sul destino del titolo.

Solo oltre area 0,30 primi indizi in favore del test di area 0,3250. Oltre quei livelli interessante segnale di forza per il test di area 0,38 almeno.

Sotto 0,2650 atteso invece il test di 0,24. Alla violazione di quei livelli sarebbe alto il rischio di ricopertura del gap del 18 ottobre 2023 con base a 0,1788 euro.