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Un titolo da capogiro: +140% in poco più di due mesi. Di chi si tratta?

di Alessandro Chini pubblicato:
3 min

Tra i migliori, se non il migliore in assoluto negli ultimi due mesi circa, il titolo ha fatto registrare una performance da capogiro. Ed anche questa mattina la corsa non si ferma, vediamo nel dettaglio di chi si tratta e quali sono le prospettive.

Un titolo da capogiro: +140% in poco più di due mesi. Di chi si tratta?

Tra i migliori titoli, se non il migliore in assoluto negli ultimi due mesi circa, Saras ha fatto registrare una performance da capogiro. Dalla chiusura del 4 marzo a 0,507 euro a quella di ieri 16 maggio a quota 1,0750, in termini percentuali si supera il 110%.

E cosa dire di questa mattina? Dopo un’ora circa di scambi il titolo è ancora il migliore del listino con un +13,2% a 1,217, rialzo che fa schizzare la performance dal 4 marzo a +140%.

Un titolo da capogiro, i motivi del rialzo di Saras

Dopo un prolungato periodo di apatia il mercato ha improvvisamente riscoperto Saras, tanto che negli ultimi due mesi i prezzi hanno recuperato buona parte di quanto avevano perso dall'inizio dell'era covid nel febbraio 2020.

Le notizie più recenti che stanno alimentando il rally degli ultimi giorni indicano nella trimestrale presentata proprio ieri uno dei motivi principali del rialzo: nei primi tre mesi del 2002 il gruppo ha fatto registrare Ricavi in crescita dell'81% su base annuale a 2,95 miliardi, un EBITDA di 62 milioni di euro rispetto ai -11,2 dello scorso anno ed un risultato netto positivo per 13,3 milioni rispetto alla perdita di 47 milioni nello stesso periodo del 2021.

Sui risultati ha influito positivamente l'incremento sui margini di raffinazione dovuto alla riduzione dei flussi di petrolio provenienti dalla Russia. Il gruppo sta inoltre investendo anche nelle energie alternative, lo scorso mese infatti la Regione Sardegna ha autorizzato la realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico da 79 MW in provincia di Cagliari, ad UTA, di proprietà di Saras.

Con questo impianto, denominato "Helianto", la potenza delle energie rinnovabili prodotte da Saras nella regione sale a 250 MW, ovvero a metà strada precisa dal target che il management del gruppo ha indicato in 500 MW per il 2025.

Da segnalare inoltre che proprio in chiusura della scorsa settimana Saras ha comunicato l'apertura di un finanziamento da 312,5 milioni di euro che andrà in scadenza a fine marzo 2028, finanziamento garantito per il 70% da SACE in base al Decreto Legge Sostegni Bis. L'obiettivo del management è di utilizzare il finanziamento per rimodulare il debt maturity profile del gruppo.

Saras, il rialzo è destinato a proseguire?

Tecnicamente un rialzo di questo tipo ha ovviamente apportato modifiche alla struttura grafica del titolo. I prezzi hanno abbandonato il range di oscillazione pressochè laterale che negli ultimi due anni si era sviluppato attorno ai 70 centesimi di euro, spingendosi questa mattina fin sopra la base del gap down lasciato aperto a febbraio a 2020 a quota 1,2310.

Tra 1,28 e 1,31 sono presenti resistenze che potrebbero frenare almeno temporaneamente la corsa del titolo, coadiuvate dall'ipercomprato in cui sono sconfinati gli oscillatori più veloci. Il trend rialzista appare comunque solido e verranno indebolito solo dal perentorio ritorno al di sotto della linea che sale dai bottom di marzo, riferimento attualmente a 0,96 euro.

Attenzione tuttavia, perchè l'elevatissima volatilità del titolo vale per il rialzo ma anche nella direzione opposta, nel senso che non si possono escludere correzioni di ampia portata, in termini percentuali, e tra l'altro senza che lo scenario grafico ne risenta particolarmente.

Se poi guardiamo al DinaRisk sul titolo, ovvero ad un indicatore di rischiosità che fornisce una stima di quella che potrebbe essere la perdita massima giornaliera in caso di acquisto del titolo in apertura di scambi, notiamo che è superiore al 5% e questo sui dati di chiusura di ieri, ma con l'andamento odierno dei corsi tale misura è destinata ad aumentare e di conseguenza anche i rischi ad essa correlati.

La cautela è dunque d'obbligo