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UBS acquisirà Credit Suisse per evitare il collasso e il panico da contagio?

di Alessandro Magagnolipubblicato:

UBS completa l'acquisizione di Credit Suisse per evitare il collasso delle banche svizzere e la diffusione del panico sui mercati finanziari?

UBS acquisirà Credit Suisse per evitare il collasso e il panico da contagio?

Aggiornamento: Secondo quanto riportato dal Financial Times, UBS avrebbe offerto un miliardo di dollari per acquisire Credit Suisse, ma Bloomberg riferisce che Credit Suisse avrebbe respinto l'offerta sostenuta dal suo maggiore azionista, ritenendola troppo bassa e non vantaggiosa per gli azionisti. L'offerta sarebbe stata fatta tutta in titoli. È importante notare che queste informazioni sono state riportate da fonti non ufficiali e non ci sono ancora comunicazioni ufficiali da parte delle società interessate.

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Secondo il quotidiano svizzero Blick, il CEO della banca svizzera UBS deve completare oggi l'acquisizione del rivale Credit Suisse per evitare un collasso e un panico da contagio sui mercati domani. La fusione delle due maggiori banche del paese, che normalmente richiederebbe mesi, avverrà durante una riunione straordinaria del governo e dei dirigenti delle due giganti bancarie a Berna.

Le autorità sono sotto pressione dai principali partner economici e finanziari della Svizzera, che temono per i loro mercati finanziari. Alla chiusura di mercoledì, Credit Suisse valeva solo 7 miliardi di franchi svizzeri, una cifra irrisoria per una banca considerata troppo grande per fallire.

Secondo il Financial Times e Blick, la scorsa settimana i clienti della banca hanno ritirato 10 miliardi di franchi svizzeri in un solo giorno, segno tangibile della mancanza di fiducia nella banca.

UBS avrebbe chiesto al governo di sostenere i costi legali e le potenziali perdite che potrebbero ammontare a miliardi di franchi. Le discussioni si concentrano anche sul destino della filiale svizzera di Credit Suisse, una delle parti meno redditizie del gruppo, che ha perso 7,3 miliardi di franchi svizzeri l'anno scorso e prevede ancora perdite "consistenti" nel 2023.

Una delle opzioni considerate dagli analisti è l'andare pubblica, il che eviterebbe anche licenziamenti massicci in Svizzera dovuti alla duplicazione delle attività di UBS.

In base a fonti citate dal Financial Times, ci si aspetta che l'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS venga completata oggi.

Le autorità svizzere starebbero lavorando per trovare una soluzione prima dell'apertura dei mercati di domani.

La Banca Nazionale Svizzera e l'Autorità di Vigilanza sui Mercati Finanziari avrebbero informato le autorità estere interessate che un'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS è l'unica soluzione per evitare una perdita di fiducia nella banca.

Secondo il quotidiano britannico, Credit Suisse ha subito ritiri di circa 10 miliardi di franchi svizzeri al giorno nella scorsa settimana. Le autorità regolatorie negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Svizzera starebbero valutando la struttura legale dell'operazione.

Reuters segnala che UBS sta cercando garanzie di almeno 6 miliardi di dollari dalla Confederazione Svizzera per una possibile acquisizione di Credit Suisse. Le trattative tra le due banche sono in corso per trovare un accordo che possa fermare il declino della fiducia in Credit Suisse e alleviare le tensioni nei mercati.

Tuttavia, se l'acquisizione dovesse avvenire, potrebbe comportare la perdita di 10.000 posti di lavoro.

Secondo l'economista americano Nouriel Roubini, Credit Suisse dovrebbe essere divisa in tre parti il prima possibile: banca commerciale, gestione patrimoniale e banca d'investimento. Egli ritiene che la banca sia troppo grande e che, se avesse bisogno di un salvataggio completo, la Banca Nazionale Svizzera non avrebbe abbastanza denaro per farlo.

Roubini teme che le debolezze della banca d'investimento possano danneggiare le altre due parti funzionanti e afferma che la soluzione sta nelle istituzioni che NON sono troppo grandi per fallire. Il problema delle istituzioni finanziarie troppo grandi per fallire riguarda l'intero panorama bancario, secondo Roubini, che prevede una recessione nelle economie sviluppate e ulteriori crisi bancarie.

Infatti, la questione delle istituzioni finanziarie troppo grandi per fallire è stata al centro dell'attenzione a livello globale, soprattutto dopo la crisi finanziaria del 2008. Le banche sono diventate sempre più grandi e complesse, rendendo difficile prevedere il rischio sistemico che possono rappresentare in caso di fallimento.

La soluzione proposta da Roubini, che promuove la presenza di istituzioni bancarie più piccole e meno complesse, potrebbe essere una soluzione possibile. Tuttavia, questa soluzione ha anche svantaggi, come la perdita di economie di scala e la limitazione dell'accesso al credito per le imprese più piccole.

È importante trovare un equilibrio tra la necessità di garantire la stabilità del sistema finanziario e la necessità di promuovere la concorrenza e l'innovazione nel settore finanziario. Ciò può essere raggiunto attraverso una regolamentazione e un controllo adeguati, nonché incentivando la crescita di istituzioni più piccole che possano fornire una sana concorrenza ai grandi player.

Nel caso di UBS e Credit Suisse, l'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS è vista come un passo necessario per evitare un crollo della banca e mantenere la stabilità nel sistema finanziario svizzero. Tuttavia, la potenziale perdita di 10.000 posti di lavoro evidenzia l'impatto che una tale fusione può avere sulla forza lavoro.

In generale, il problema delle istituzioni finanziarie troppo grandi per fallire rimane una sfida significativa per il sistema finanziario globale e trovare un equilibrio tra stabilità e concorrenza sarà cruciale per affrontare questa sfida.

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