AMD alza l’asticella: la corsa da 100 miliardi che cambia la guerra dei chip

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
4 min

Roadmap aggressiva, M&A mirati e accordi con OpenAI: così AMD punta a sfidare il dominio di Nvidia entro il 2030

AMD alza l’asticella: la corsa da 100 miliardi che cambia la guerra dei chip
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Advanced Micro Devices entra in una fase completamente nuova

Advanced Micro Devices entra in una fase completamente nuova della sua storia e lo fa con una dichiarazione d’intenti che ha scosso il mercato: 100 miliardi di dollari di ricavi annui dai chip per data center entro cinque anni e utili destinati a più che triplicare.
Numeri che, da soli, spiegano perché il titolo sia salito del 4% nel post-market, nonostante il calo intraday del 2,65%.

La spinta viene soprattutto dall’accordo pluriennale con OpenAI

La spinta viene soprattutto dall’accordo pluriennale con OpenAI, firmato il 6 ottobre, che secondo le prime stime potrebbe generare decine di miliardi all’anno.

Non è un colpo che possa “battere” Nvidia sul suo terreno, ma è un riconoscimento enorme della maturità tecnologica raggiunta da AMD e della solidità della sua roadmap AI. E infatti, dal giorno dell’accordo, il titolo è già salito del 16%.

Il messaggio centrale di Lisa Su

Durante il Financial Analyst Day di New York, Lisa Su è stata molto chiara:
i data center sono la più grande opportunità di crescita dell’intera storia AMD.

Da qui la stima più audace: un mercato dei chip per data center che arriverà a 1.000 miliardi di dollari entro il 2030, trainato dall’AI generativa, dai workload scientifici e dall’evoluzione delle infrastrutture cloud.

Su ha insistito su un concetto: “AMD è molto ben posizionata per cogliere questa accelerazione, in tutte le principali categorie di calcolo.”

La CFO Jean Hu ha aggiunto che nei prossimi 3-5 anni AMD vede:

crescita del 35% annuo per il business complessivo
crescita del 60% annuo per il segmento data center
EPS atteso sopra i 20 dollari, contro i 2,68 stimati per il 2025

In altre parole: AMD vuole cambiare scala.

La sfida a Nvidia passa dalla tecnologia e dalle acquisizioni

La roadmap tecnica è altrettanto aggressiva. La nuova generazione MI400, attesa nel 2026, sarà declinata in più varianti per AI generativa e calcolo scientifico.

Allo stesso tempo, AMD si prepara a lanciare un rack server completo, un prodotto concorrente della soluzione integrata GB200 NVL72 di Nvidia.

Ma la strategia più interessante è forse quella sulle acquisizioni:
Lisa Su ha descritto AMD come “una macchina da M&A”.

Negli ultimi mesi l’azienda ha comprato startup specializzate in software AI, sistemi server e tool di ottimizzazione del calcolo. L’ultima è MK1, annunciata proprio lunedì.

L’obiettivo è chiaro: costruire una piattaforma AI completa che includa chip, software, stack di ottimizzazione e sistemi integrati. Proprio dove Nvidia oggi domina.

Un mercato gigantesco… ma in piena trasformazione

AMD si muove dentro un contesto in cui gli investimenti AI stanno raggiungendo livelli fuori scala: OpenAI, Microsoft, Google, Amazon e Oracle insieme hanno impegni per oltre 1.400 miliardi nei prossimi anni per potenza di calcolo e data center.

Non sorprende che anche gli analisti stiano ricalibrando le loro valutazioni:

TD Cowen alza il target a 290 dollari
Benchmark arriva a 325
Truist fissa 279
Cantor Fitzgerald resta molto bullish con target 350 dollari

Il tema centrale è se AMD riuscirà a ritagliarsi una parte significativa del mercato AI pur restando un player più piccolo di Nvidia.

Per ora la risposta del mercato è chiara: l’azienda ha gli asset tecnologici, la roadmap e gli accordi giusti per competere davvero.

Outlook a breve termine

La guidance per il quarto trimestre è migliorativa sui ricavi, anche se gli analisti notano qualche incertezza sulla marginalità.

Nel complesso, però, il management comunica un forte ottimismo: la domanda di GPU per AI resta esplosiva e anche il business delle CPU server sta beneficiando indirettamente del boom dei workload AI.

AMD sta vivendo un passaggio tecnico davvero delicato

AMD sta vivendo un passaggio tecnico davvero delicato, uno di quelli che spesso segnano la qualità del trend di medio periodo.

Dopo aver superato a ottobre il massimo di marzo 2024 in area 227,3 dollari, il titolo ha accelerato fino al top di fine mese a 267 dollari, livello che non è casuale. Proprio a 267 infatti cade il primo target di proiezione ottenuto estendendo le oscillazioni comprese tra ottobre 2022 e aprile 2025.

È un’area simbolica: se AMD riuscirà a consolidare sopra questo livello, il quadro rialzista assumerebbe un’intonazione ancora più costruttiva.

La correzione del 7 novembre ha riportato i prezzi a testare dall’alto proprio l’area 227/230, una zona che ora funziona come supporto chiave.

Finché AMD rimane sopra qui, la struttura rialzista mantiene piena validità. Solo una violazione netta di 227 dollari rimetterebbe in discussione i segnali di forza inviati nelle ultime settimane.

Se invece il titolo riuscisse a rimbalzare con decisione, i prossimi obiettivi tecnici si trovano a:
293 dollari, secondo target di proiezione
310 dollari, livello successivo coerente con l’estensione del precedente movimento impulsivo

Il quadro resta quindi positivo ma selettivo: 227 è il vero discrimine tra un semplice pullback fisiologico e un indebolimento più serio del trend. Per ora, il treno rialzista è ancora in corsa.

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