Asia-Pacific in rialzo. A Tokyo Nikkei 225 guadagna lo 0,77%

di FTA Online News pubblicato:
3 min
Richiedi una prova gratuita del nostro canale Telegram EconoTrade Insights scrivendo a info@ftaonline.com oppure sottoscrivi un abbonamento seguendo questo link: https://t.me/EconoTrade_bot.

Dopo una chiusura d'ottava contrastata per Wall Street (in positivo dei tre principali indici newyorkesi il solo Dow Jones Industrial Average, apprezzatosi per altro di appena lo 0,08% venerdì), con l'inizio della nuova settimana sui mercati asiatici la tendenza si è consolidata al rialzo. Gli investitori attendono nuovi sviluppi sul fronte delle guerra in Ucraina, dopo che il meeting di venerdì in Alaska tra Vladimir Putin e Donald Trump non ha portato a un cessate-il-fuoco ma quanto meno ha allontanato per ora l'ipotesi di nuove sanzioni contro Mosca e contro suoi alleati come Cina e India. In giornata il presidente ucraino Volodymyr Zelensky incontrerà Trump alla Casa Bianca. Sarà accompagnato da una delegazione di sette leader europei, guidati dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. In settimana riflettori invece sull'Economic Policy Symposium, l'appuntamento annuale organizzato dalla Federal Reserve Bank of Kansas City a Jackson Hole, in Wyoming, in cui si riuniscono i banchieri centrali di tutto il mondo. Si terrà dal 21 al 23 agosto prossimi. Il clima positivo per la regione si concretizza intanto in un progresso intorno allo 0,40% per l'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.

Sul fronte valutario il Dollar Index Spot, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci maggiori monete del mondo, è in marginale declino a fronte di una flessione superiore allo 0,10% per lo yen sul biglietto verde. A Tokyo il Nikkei 225 guadagna lo 0,77% (fa peggio l'indice più ampio Topix, apprezzatosi comunque dello 0,43%). Sul fronte macroeconomico, in Giappone l'indice di attività del settore terziario è cresciuto in giugno del 3,3% annuo rettificato stagionalmente, in accelerazione rispetto all'1,5% di maggio (1,9% in aprile). Su base sequenziale l'indice è invece salito dello 0,5% contro lo 0,6% precedente (0,3% il rialzo di aprile).

Settimana scorsa i dati macroeconomici in arrivo da Pechino avevano evidenziato ancora un rallentamento dell'economia sia in termini di crescita della produzione industriale che per quanto riguarda le vendite retail. D'altra parte in luglio i prezzi delle case nelle 70 maggiori città della Cina sono calati del 3,2% annuo, in questo caso in ulteriore miglioramento rispetto al precedente declino del 3,2% (e al 3,5% di maggio). In 65 delle 70 città è stata segnata una contrazione dei prezzi su base annua, contro le 67 dei tre mesi precedenti. Piazze cinesi tutte ampiamente in positivo. A meno di un'ora dallo stop agli scambi Shanghai Composite e Shenzhen Csi 300 guadagnano circa lo 0,80% e lo 0,90% rispettivamente, contro un deciso progresso intorno all'1,50% per lo Shenzhen Composite. In positivo anche Hong Kong: l'Hang Seng segna infatti un'espansione di circa lo 0,20% (fa meglio l'Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell'ex colonia britannica per la Corporate China, con una crescita intorno allo 0,50%). A Seoul è di ben oltre l'1% la contrazione di un Kospi in controtendenza, mentre a Sydney è stata dello 0,23% l'espansione registrata dall'S&P/ASX 200 in chiusura della sessione.

RR - www.ftaonline.com