Piazza Affari: oggi in focus Azimut, Cucinelli e Buzzi
pubblicato:Azimut, all'attenzione la separazione della rete dei consulenti italiani. Cucinelli: Goldman Sachs ripete il consiglio di acquisto. Buzzi Unicem, prevalgono i rischi al ribasso
Azimut, all'attenzione la separazione della rete dei consulenti italiani
Azimut ha chiuso l'ultima seduta del mese di marzo in marginale rialzo (+0,2%) a 25,18 euro, dopo essersi spinta nel corso della giornata fino a quota 25,86. Il titolo aveva guadagnato terreno dopo l'annuncio della separazione di parte della rete italiana dei consulenti finanziari. L'asset confluirà in una nuova banca digitale che sarà quotata entro 6-9 mesi. Il capitale della nuova società sarà aperto a partner bancari/finanziari e sarà assegnato per il 10% in 5 anni ai consulenti, analogamente al modello che ha caratterizzato Azimut nella sua storia.
Il grafico del titolo evidenzia come i prezzi non siano stati capaci di oltrepassare la resistenza a 25,20 euro, media mobile esponenziale a 50 sedute dando origine nella giornata di giovedì ad una candela di tipo "shooting star" che potrebbe rappresentare l'avvio di una nuova fase di debolezza dopo il calo visto nella prima settimana di marzo. Conferme in tal senso sotto 24,80, preludio al ritorno in area 23,90/24,00 euro, riferimento strategico nello scenario di medio lungo periodo.
Sotto tale sostegno probabile infatti un ulteriore segmento ribassista che spinga le quotazioni verso 22,30.
Oltre 25,50 invece si riaffaccerebbe la possibilità di un nuovo test a 26,00 euro, resistenza al cui superamento i prezzi avrebbero nuovamente campo aperto per risalire sui top da inizio anno fatti registrare a marzo a 27,44 euro.
Brunello Cucinelli, Goldman Sachs conferma un consiglio di acquisto
Seduta al rialzo giovedì per Brunello Cucinelli. Il titolo ha guadagnato il 2,51% a 106 euro dopo avere oscillato tra 104,50 e 107,10 euro. Goldman Sachs ha aumentato il prezzo obiettivo su B.Cucinelli da 112 a 135 euro, confermando la raccomandazione "buy". La performance del gruppo nel 2023 è stata definita "solida", con sia i risultati finanziari che le indicazioni del management che confermano la robustezza della domanda dei consumatori di fascia alta.
Gli analisti di GS hanno anche revisionato al rialzo le stime per Brunello Cucinelli, prevedendo ora un aumento dei ricavi del 13% anno su anno nel 2024 (rispetto alla guidance del 10% a/a). Per il periodo 2024-2027, le previsioni di Ebit sono state migliorate del 4-5% all'anno.
Il management ha già espresso commenti positivi sull'inizio dell'anno, i quali si prevede verranno confermati dai numeri. Si ritiene che la guidance sui ricavi per il 2024, con un previsto aumento di circa il 10%, sia molto chiara. Il comunicato sarà rilasciato dopo la chiusura dei mercati il 16 aprile e sarà seguito da una conference call.
Si prevede che la guidance rimarrà invariata.
Grazie al rialzo di giovedì il titolo ha testato, ma senza superarla in chiusura di seduta, la media mobile esponenziale a 20 giorni, passante a 106,50 circa. Una decisa rottura di questi livelli dovrebbe permettere la ricopertura del gap del 15 marzo con lato alto a 116,40 euro.
Solo oltre questa resistenza i prezzi potrebbero testare la resistenza critica offerta a 122,90 dal massimo della candela "shooting star" del 14 marzo.
Senza uno strappo oltre area 106,50 e con la violazione di area 100 emergerebbe il rischio di discese verso i 95 euro, massimo del 31 marzo.
Supporto successivo a 80 euro, base del canale crescente che contiene i prezzi dai minimi di giugno 2022.
Buzzi Unicem, spaventa la prevalenza di rischi al ribasso
Buzzi Unicem perde ulteriore terreno dopo la flessione accusata giovedì scorso in scia alla pubblicazione dei risultati 2023. L'esercizio è andato in archivio con ricavi in crescita dell'8,1% a 4,32 miliardi di euro, margine operativo lordo record a 1.243 milioni (+40,7%) e utile netto a 967 milioni dai 459 del 2022. La posizione finanziaria netta si è confermata positiva, attestandosi a 798,0 milioni dai 288,2 milioni di fine 2022. Proposta la distribuzione di un dividendo pari a 60 centesimi per azione (+33%).
A far scattare le vendite è stato lo scenario delineato dal management: "Guardando all’esercizio in corso, sebbene sia lecito attendersi che i risultati operativi rimangano solidi, vicino ai livelli raggiunti nel 2023, è importante riconoscere la prevalenza di rischi al ribasso".
L'analisi del grafico di Buzzi Unicem mette in evidenza il trend ascendente di fondo e l'accelerazione partita a settembre 2022 (+170% circa da allora). Il titolo ha toccato mercoledì scorso il nuovo massimo storico a 38,18 euro ed esistono le condizioni per il prolungamento del rally. Una chiusura di seduta superiore al record creerebbe infatti le premesse per la riattivazione del movimento rialzista verso area 45. La correzione avviata alla fine della scorsa settimana potrebbe proseguire verso gli appoggi a 34 e 32,70-32,80 senza penalizzare le prospettive positive anche nell'immediato. La violazione di 30,00-30,30 creerebbe invece le premesse per un test del massimo della scorsa estate a 28,72, riferimento determinante in ottica di breve-medio termine.