Bollo moto 2026, novità, calcolo e chi deve pagarlo

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

Tutto sul bollo moto 2026: dalle scadenze ai possessori obbligati a pagare la tassa, fino al calcolo degli importi da saldare.

Bollo moto 2026, novità, calcolo e chi deve pagarlo

Rispetto al bollo auto, il bollo moto è una tassa meno conosciuta, ma comunque obbligatoria da saldare. L’imposta va infatti pagata sia se si utilizza il proprio mezzo a due ruote, sia se questo resta fermo in garage: finché risulta iscritta al Pubblico Registro Automobilistico, il bollo va pagato. È una regola che spesso genera confusione, in quanto i possessori di mezzi a due ruote (ma non solo) talvolta credono che, per non pagarlo, basti non circolare. Purtroppo però non è così, e con le regole sul bollo moto 2026 la situazione è diventata ancora più chiara.

Bollo moto 2026: quando va pagato

L’abbiamo già anticipato: il bollo moto 2026 si paga anche su mezzi a due ruote non circolanti.

Al pari della tassa automobilistica, infatti, il bollo moto è una tassa di possesso. Il presupposto che fa scattare l’obbligo di pagamento è l’iscrizione del veicolo al PRA, il Pubblico Registro Automobilistico. Finché la moto risulta registrata, il bollo è dovuto, indipendentemente dal fatto che venga usata o meno.

Il bollo riguarda quindi tutti i motocicli con cilindrata superiore ai 50 cc, ovvero quelli che devono essere iscritti al PRA. In questa categoria rientra la stragrande maggioranza delle moto che circolano su strada, dalle piccole cilindrate fino alle maxi moto da turismo.

Le novità a partire dal prossimo anno

Il 2026 introduce una novità importante, valida anche per le auto. Per le moto immatricolate a partire dal 1° gennaio 2026, il sistema di pagamento sarà infatti soggetto a modifiche.

Il primo bollo dovrà essere versato entro la fine del mese successivo all’immatricolazione e avrà validità di dodici mesi esatti.

Questo significa che la scadenza annuale cadrà sempre nel mese di immatricolazione del veicolo. Il cambiamento punta a rendere il sistema più omogeneo e semplice da ricordare, soprattutto per chi acquista una moto nuova.

Per le moto già immatricolate, invece, non cambierà nulla. Restano valide le scadenze tradizionali, facilmente verificabili sull’ultima ricevuta di pagamento.

Anche nel 2026, comunque, restano valide le esenzioni per mezzi di rilevanza storica. Le moto che hanno superato i 30 anni di età sono generalmente esenti dal pagamento del bollo, a prescindere dalla cilindrata. Si tratta di un riconoscimento al valore storico del veicolo, che viene considerato più un bene culturale che un mezzo di trasporto ordinario.

Per le moto con un’età compresa tra i 20 e i 29 anni, è spesso prevista una riduzione del 50%, ma solo se il veicolo è in possesso del Certificato di Rilevanza Storica. Anche in questo caso, le modalità possono variare da Regione a Regione.

Come si calcola il bollo moto 2026

Il calcolo del bollo moto 2026 si basa su due elementi ben precisi: la potenza del veicolo, espressa in kilowatt, e la classe ambientale.

Per le moto fino a 11 kW è prevista una tariffa unica, che varia esclusivamente in base alla classe ambientale. Nel 2026, per le moto Euro 3 e successive, l’importo si aggira poco sopra i 19 euro annui. Per le Euro 0, invece, si può arrivare a circa 26 euro.

Per le moto che superano gli 11 kW, il calcolo diventa leggermente più complesso. All’importo fisso iniziale si aggiunge una quota variabile per ogni kilowatt eccedente. Anche in questo caso, la classe ambientale gioca un ruolo fondamentale. Per le moto Euro 3 o superiori, la quota aggiuntiva è di circa 0,88 euro per ogni kW oltre la soglia. Per le Euro 2 si sale fino a 1 euro, per le Euro 1 a 1,3 euro e per le Euro 0 si arriva a 1,7 euro per kW.

Comments

Loading comments...

Argomenti

Fisco & Tasse