Borsa in rialzo. Vediamo chi sono i titoli del FTSE Mib che trainano il listino
pubblicato:FTSE Mib in rialzo nella seduta odierna. Gli acquisti stanno interessando la maggior parte dei titoli del principale listino di Piazza Affari. Ecco chi sono e dove possono arrivare i top performer odierni.
Borsa in rialzo, dove punta il FTSE Mib?
Seduta positiva quella odierna per la Borsa di Milano. Il FTSE Mib indice guadagna all'incirca un punto percentuale riuscendo a dare continuità al recupero avviato dai minimi della mattinata di ieri (mercoledì) a quota 26937. attualmente l'indice si muove in area 27450 dopo aver toccato un picco a 27587 punti, livello più alto dallo scorso 24 aprile.
Quella dei 27500 punti rappresenta un'area di resistenza molto importante, capace di respingere l'assalto dei prezzi in più occasioni nel corso delle ultime due settimane. Il superamento di tale livello, ribadito in chiusura di seduta, spianerebbe la strada ad un nuovo assalto ad un altro riferimento critico come è quello dei 28000 punti, ago della bilancia per le sorti dell'indice nel medio lungo periodo.
Sotto 27000 invece tornerebbero a farsi insistente le pressioni ribassiste che potrebbero accompagnare i corsi nei dintorni dei 26500 punti, come già accaduto lo scorso 4 maggio.
Quali sono i titoli che stanno guidando il recupero
Da una rapida osservazione dei titoli che compongono il FTSE Mib notiamo come sia Saipem, in questo momento, a risultare best performer del listino con un +3,8%, seguito da STMicroelectronics e Banco BPM, tutti oltre i 2 punti percentuali di crescita.
Vediamo allora, nell'attuale contesto grafico tutto sommato neutrale per il FTSE Mib, in attesa delle conferme di cui abbiamo accennato in precedenza, quali dei titoli in questione possono offrire maggiori garanzie dal punto di vista tecnico.
Il caso di Saipem
In relazione a Saipem abbiamo parlato spesso e non certamente bene nel corso del 2022, in relazione all'aumento di capitale del gruppo rivelatosi un vero e proprio calvario per gli investitori. Basti pensare che a gennaio dello scorso anno i prezzi si aggiravano attorno ai 5 euro, decisamente più in alto degli attuali 1,30 circa.
Va detto comunque che da settembre il titolo è apparso reattivo, tanto da duplicare il proprio valore passando da 0,60 alle quotazioni attuali.
Area 1,60 si è rivelata per il momento resistenza invalicabile e solo oltre tale livello il titolo creerebbe i presupposti per andare a coprire l'ampio gap ribassista lasciato aperto lo scorso 13 luglio a 1,9210 euro.
Sul fronte opposto invece sarebbe il cedimento di area 1,15 a indebolire pericolosamente il grafico, prospettando il ritorno dei prezzi in area 0,95/1,00, altra zona critica per il titolo.
STMicroelectronics
STMicroelectronics ha sofferto molto durante tutto il mese di aprile, tanto da passare da 49 a 37,60 euro circa. Il titolo ha costruito una base in area 38 dalla quale sta ora cercando di risalire la china, o quanto meno di produrre una reazione che possa mitigare il recente ribasso.
Oltre 40 verrebbe generato un primo segnale di ripresa per il test a 43 circa. Lo scenario di più lungo corso, tuttavia, tornerebbe a mostrare segnali interessanti solo oltre 46,50. Se anche il supporto a 38 euro dovesse cedere, invece, spazio per un ulteriore segmento ribassista con target a 35/35,50 euro. Successivo in area 33.
Banco BPM
Banco BPM sta vivendo un fase di consolidamento dopo il rialzo partito la scorsa estate e culminato sui massimi di febbraio in area 4,35. Sussistono le condizioni affinchè detta tendenza possa riprendere forza, ma i primi segnali concreti si avrebbero soltanto oltre quota 4,25.
Più nel breve sarebbe invece il superamento di area 4,05 a determinare un primo risveglio da parte del titolo, che potrebbe anticipare il test della suddetta resistenza.
Sul fronte opposto l'area di neutralità verrebbe meno sotto 3,55/3,60 per il test a 3,30, vero e proprio baluardo difensivo nello scenario di lungo periodo del titolo.
