Reddito di Libertà, riapertura delle domande dal 12 maggio 2025
pubblicato:Nuova finestra per la presentazione della domanda per il Reddito di Libertà, si parte il 12 maggio 2025: ecco moduli e documenti da presentare.

A partire dal 12 maggio 2025, l'INPS riattiverà il servizio per la presentazione delle nuove domande per il Reddito di Libertà, il contributo economico destinato a sostenere l'autonomia delle donne vittime di violenza. La misura è stata introdotta nel 2020 per favorire l'autonomia abitativa e personale delle donne che hanno subito violenza, con un importo massimo di 500 euro mensili per un periodo massimo di 12 mesi. Per l’anno corrente, poi, il contributo è stato rinnovato con nuove modalità di presentazione e priorità. Ecco cosa fare per presentare una nuova domanda a partire dal 12 maggio.
Reddito di Libertà, come presentare una nuova domanda dal 12 maggio 2025
Dal 12 maggio 2025, come anticipato, sarà possibile presentare una nuova domanda per ottenere il Reddito di Libertà.
La domanda deve essere presentata utilizzando il modulo SR208, disponibile nella sezione Moduli del sito istituzionale dell'INPS.
Ma non sarà la richiedente a dover trasmettere la richiesta: le domande devono essere presentate tramite i Comuni dove è avvenuta la presa in carico da parte del centro antiviolenza e del servizio sociale, indipendentemente dalla residenza o domicilio della richiedente.
La corretta compilazione del modulo SR208 è fondamentale per accedere al contributo. Il modulo è suddiviso in diverse sezioni:
- •
dati anagrafici della richiedente
- •
condizione personale: contenente dichiarazioni relative alla condizione di vittima di violenza, con attestazione del centro antiviolenza e del servizio sociale
- •
dichiarazione sostitutiva: autocertificazione che attesta la situazione economica e personale
- •
sezione riservata al Comune: ossia uno spazio riservato agli operatori per la verifica e validazione della domanda.
Un errore anche minimo nella compilazione può rallentare l’iter o portare al rigetto della domanda. È dunque consigliato farsi assistere dal servizio sociale o da un referente del centro antiviolenza per evitare di perdere il sussidio.
Reddito di Libertà, i documenti da allegare alla domanda
Per ottenere il Reddito di Libertà, è necessario allegare alla domanda tutta una serie di documenti.
Innanzitutto, l’attestazione del centro antiviolenza riguardante la presa in carico della richiedente. Essere seguite da un centro antiviolenza è infatti un requisito necessario per ottenere il contributo.
È inoltre necessario allegare una certificazione ISEE in corso di validità, insieme a copia del documento d’identità e del codice fiscale.
Per le richiedenti straniere, è infine necessario presentare anche il permesso di soggiorno, se cittadine non comunitarie.
I Comuni, prima di trasmettere la domanda all’INPS, hanno il compito di verificare che tutta la documentazione sia completa e corretta.
Importi e accredito dall’INPS
Il Reddito di Libertà è un contributo destinato a donne vittime di violenza in condizione di povertà, dichiarata dal servizio sociale,
Il contributo economico del Reddito di Libertà ammonta a un massimo di 500 euro mensili, per un massimo di 12 mensilità, quindi un totale potenziale di 6.000 euro annui.
Ricordiamo però che l’importo può variare in base alle risorse disponibili nella Regione di appartenenza e alla durata effettiva dell’erogazione, che dipende dal momento di presentazione della domanda.
Il contributo viene versato direttamente sul conto corrente intestato alla richiedente: per questo, è necessario indicare correttamente l’IBAN sul modulo SR208. In caso di IBAN errato o conto non attivo, l’erogazione viene sospesa fino alla regolarizzazione.
Il pagamento del contributo avviene su base mensile e inizia dal mese successivo all’approvazione della domanda. L’INPS invia comunicazione formale dell’accoglimento della richiesta, e ogni versamento è tracciabile tramite il proprio Fascicolo Previdenziale sul sito.