Buzzi giù con peggioramento guidance, Intercos rimbalza dai minimi
pubblicato:Massiccia flessione per Buzzi che si lascia alle spalle un semestre debole e soprattutto la revisione al ribasso della guidance sul margine, Intercos recupera dopo un avvio da brividi su scenario incerto

Brutto ribasso per Buzzi che ieri ha ceduto 8,6 punti percentuali precipitando in chiusura a 40,62 euro, circostanza che ha permesso di chiudere il gap up lasciato aperto lo scorso 10 aprile a quota 41,54. Il crollo è arrivato in scia ai risultati del primo semestre 2025.
Semestre debole e peggioramento guidance
I ricavi nei primi sei mesi sono saliti del 6,5% a 2,19 miliardi di euro, ma solo dello 0,9% a cambi e perimetro costante. Indicazioni negative per quanto riguarda i margini: il margine operativo lordo è sceso del 4,8% a 526 milioni (-4,0% su base ricorrente), l'utile netto a 389,8 milioni da 421,9 milioni del primo semestre 2024 (-7,6%).
Il management ha rivisto al ribasso la guidance 2025 prevedendo un margine operativo lordo ricorrente compreso tra 1.100-1.200 milioni, contro i 1.272 del 2024: l'indicazione precedente era per "risultati operativi vicini agli eccellenti livelli raggiunti nel 2024".
Analisi grafica, Buzzi vicino a importanti supporti
La violazione del supporto in area 43,50 ha spinto le quotazioni verso la linea che sale dai bottom del 2022, ora a 40,50 circa, poco più in basso a 39,00 euro transita un'altra linea di tendenza, quella in forza dai minimi di agosto 2024, coincidente con il 38,2% di ritracciamento del rialzo degli ultimi 3 anni.
Sotto detti supporti lo scenario grafico si indebolirebbe pericolosamente ed il titolo rischierebbe di proseguire la corsa verso gli obiettivi a 34,00/34,30 e più in basso a 29,50 euro, movimenti che metterebbero a dura prova la solidità del trend rialzista di lungo corso.
Segnali che allenterebbero le tensioni giungerebbero solo con il ritorno al di sopra di 47,00 euro, circostanza che riequilibrerebbe il quadro tecnico, in attesa di ulteriori progressi che possano poi orientare il barometro al bel tempo.
Intercos, i risultati del secondo trimestre
Seduta positiva ieri per Intercos. Il titolo ha guadagnato l'1,38% a 11,76 euro. I prezzi hanno oscillato tra 10,42 e 11,90 euro.
Di seguito i risultati di Intercos per il secondo trimestre 2025, con le principali evidenze e l’impatto sulle stime future:
2Q 2025 – Risultati e driver principali
Fatturato 2Q: €274,1 mln (in linea con le attese di consenso), +5% a cambio costante rispetto al 2Q 2024 (6,1% sul 1H).
EBITDA adjusted 2Q: €45,3 mln (+4,8% YoY), con margine al 16,5% (vs. 15,5% dell’anno scorso). Nel primo semestre, EBITDA €74,5 mln (+16,5%) e margine 14,2% (consensus 13,3%).
Net profit adjusted 1H: €20,7 mln, in calo del 9,4%, penalizzato da costi finanziari crescenti (effetti dazi/cambi) e tax rate elevato (45% 1H, circa 30% per l’anno).
Net debt ex IFRS16: €134,5 mln con leverage 0.87x EBITDA, in linea con i piani nonostante aumentati capex per nuovi impianti in Corea e Cina.
Driver della performance: segmenti e mix
Make-up è il motore principale: +13% YoY nel 2Q, +18% H1, trainato dai clienti prestige e multinazionali in Asia e USA, con forte incremento dei margini di segmento.
Hair & Body ha registrato un calo marcato (-30% YoY) nel 2Q a causa della mancata ripetizione dei lanci fragranze EMEA dell’anno precedente. Anche skincare ha segnato un -6% nel semestre.
Il gross margin è migliorato di oltre +130 bp su base annua, beneficiando della riduzione del peso dei costi packaging, dell'efficienza operativa e del mix sempre più orientato al segmento high-end.
Visione e guidance del management
La guidance 2025 sul fatturato è stata ridotta a +3-4% a cambi costanti, con attese per il secondo semestre di crescita rallentata (flat/+2% YoY c.c.), in particolare per il segmento Hair & Body e l’incertezza legata ai dazi.
Nonostante ciò, Intercos si attende di centrare l’EBITDA consensus full-year (~€154-155 mln) grazie alla solidità del mix e alla pipeline ordini e commesse nel make-up.
Impatto sulle stime e valutazione
Equita Sim ha rivisto marginalmente al ribasso il fatturato (-1%) ma alzato l’EBITDA (+1%), mentre l’utile netto adjusted scende del 2% e quello reported del 13%, in virtù dei costi non ricorrenti e maggiori oneri finanziari.
Le stime 2025-26 risultano leggermente inferiori al consensus (c. –3% sul fatturato), ma in linea per l’EBITDA 2026. Il target price passa da €17 a €17,20 per azione, con multipli impliciti stabili: PE 2026E adj. 22,6x, EV/EBIT 15,5x.
A fine luglio il titolo era sceso dell’11%, penalizzato da aspettative di performance più deboli. La conferma della guidance sull’EBITDA e il miglioramento dei margini può invece favorire un rivalutazione del titolo, che attualmente tratta a 15-18x PE adj. e 11-12x EV/EBIT, sotto le medie storiche di 20,8x e 15,2x.
Conclusione: perché BUY a 17,20 €
Intercos conferma la resilienza e redditività in un contesto beauty globale difficile, grazie al focus sul make-up e su segmenti premium.
Il declino di top-line sul segmento Hair & Body è stato assorbito da efficienza e mix, preservando la guidance EBIT.
L’attuale valutazione appare sottostimata rispetto alla qualità dell’azienda e al potenziale di crescita mid-teens nel 2026E.
Raccomandazione BUY con target price €17,20, potenziale upside >45% dal prezzo attuale di circa €11,7.
Gran recupero dai minimi intraday
Il titolo ha messo a segno un forte recupero dai minimi intraday di quota 10,42 euro (close lunedì a 11,60) per poi terminare in moderato rialzo. Se i prezzi riusciranno a salire oltre area 12 euro, dove transita la media mobile esponenziale a 20 giorni, diverrà probabile un tentativo di ricopertura del gap ribassista del 14 luglio con lato alto a 12,64 euro. Resistenza successiva in area 13,20. Solo discese sotto area 11,20 potrebbero fare emergere nuovi timori di una discesa ampia, target non solo fino a 10,42 ma anche in area 9,75, sui minimi di novembre 2022.