Caro scuola, arriva la stangata a settembre 2025 con aumenti e una spesa fino a 700 euro per figlio
pubblicato:Caro scuola in arrivo a settembre 2025: il recente report parla di spese fino a 700 euro a figlio. La situazione e l'indagine dell'Antitrust.

Mentre l’estate si appresta a terminare, gli italiani con figli che frequentano le scuole si preparano fin da ora all’acquisto del kit scolastico per settembre 2025, un kit fatto soprattutto di libri. Purtroppo, però, il rientro tra i banchi sarà accompagnato da una vera a propria stangata causata da caro scuola: per l’anno scolastico in corso sono previsti diversi aumenti, che potranno raggiungere i 700 euro per ogni figlio. Ma l’Antitrust non ci sta e ha aperto un’indagine: si preannunciano multe milionarie.
Caro scuola, arriva la stangata a settembre 2025 con aumenti e una spesa fino a 700 euro per figlio
Mentre sono ancora alle prese con i rincari dell’estate 2025, gli italiani dovranno tra poco fare i conti con l’ennesima maggiorazione. Al rientro dalle vacanze, i nuclei familiari con figli dovranno fare i conti con il caro scuola.
È stato recentemente stimato, grazie a un report compilato da Adoc a inizio agosto, che a settembre 2025 i genitori saranno costretti a spendere più di 700 euro a figlio per il kit scolastico e per l’acquisto dei nuovi libri di testo.
Il report di Adoc parla anche di una maggiorazione pari al 5% rispetto all’anno scolastico precedente, quello 2024/2025.
Secondo l’Associazione, per il primo anno di scuola media il costo medio da spendere per i libri scolastici è di circa 355 euro. Si sale a più di 552 euro annui per il primo anno di scuola superiore.
Tuttavia, il kit scolastico non prevede solamente libri, ma anche diari, astucci e altri accessori. È così che le famiglie arriveranno a spendere tra i 487 e i 685 euro per ciascun figlio.
A questi costi vanno a sommarsi anche dizionari specifici ma necessari per alcuni indirizzi di studio.
La situazione ha attirato l’attenzione dell’Agcm che, sempre durante la prima settimana di agosto, ha rilevato che dal 2019 a oggi il caro scuola ha raggiunto aumenti che variano dal 4% nel caso delle scuole medie al 5% nel caso delle superiori.
Viene contestato soprattutto il fatto che i libri di testo vengono spesso ripubblicati con nuove edizioni che, in realtà, non vengono modificate con cambiamenti degli di nota.
Caro scuola a settembre 2025, l’indagine dell’Antitrust
La situazione sul caro scuola che i genitori italiani dovranno affrontare a settembre 2025 emersa grazie al report di Adoc, comunque, è già ben nota all’Antitrust, che già da un anno porta avanti un’indagine specifica.
L’Authority sta indagando sulle nuove edizioni dei libri di testo, che spesso impediscono agli studenti l’acquisto di libri usati, e sulle piattaforme che gli editori mettono a disposizione per l’accesso ai testi digitali. Piattaforme che, spesso e volentieri, presentano dei limiti di fruizione.
Siamo ormai nella fase finale dell’indagine, quella in cui l’Antitrust ha chiesto chiarimenti agli editori. Nelle prossime settimane potrebbero essere quindi prese decisioni che rischiano di condurre a multe milionarie.
Purtroppo, nulla di certo si saprà prima di fine settembre 2025, ma potrebbero passare anche altri mesi prima della decisione finale.
Le richieste di Adoc
Nel frattempo, l’Associazione Adoc ha chiesto l’intervento da parte dello Stato. La presidente Anna Rea ha specificato come il caro vita non dovrebbe incidere sul diritto allo studio.
E, per contrastare il caro scuola che a settembre 2025 metterà a dura prova le finanze delle famiglie italiane, ha chiesto nuove iniziative da affiancare a buoni libro e rimborsi comunali e regionali, che spesso si rivelano insufficienti.
L’Adoc ha richiesto l’estensione della detrazione del 19% per l’acquisto dei libri scolastici. E Valditara ha già annunciato che la misura potrebbe far parte della prossima Legge di Bilancio.