CNH Industrial e Tenaris prendono fiato dopo il rialzo di venerdì

di Alessandro Chini pubblicato:
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CNH Industrial e Tenaris hanno aperto la settimana con il segno negativo dopo essersi messe in eveidenza in chiusura della precedente ottava. Scopriamo se i due titoli abbiano ancora spazi di apprezzamento nell'immediato o meno

CNH Industrial e Tenaris prendono fiato dopo il rialzo di venerdì

Piazza Affari: CNH Industrial reagisce dopo i recenti cali

CNH Industrial sotto la parità questa mattina dopo l'ottima performance di venerdì, quando ha guadagnato poco meno di 5 punti percentuali grazie alla decisione di Standard & Poor's di migliorare il rating di lungo termine da BBB a BBB+ da BBB, con outlook stabile. Il titolo prolunga il rimbalzo dal minimo da fine 2020 a 8,75 euro toccato il 22 novembre in scia ai risultati del terzo trimestre pubblicati a inizio mese scorso.

I ricavi sono saliti del 2% a/a a 5,986 miliardi di dollari, sotto i 6,041 del consensus, mentre quelli derivanti dalle attività industriali scendono dell'1% a/a a 5,332 miliardi, anch'essi sotto i 5,825 miliardi del consensus. L'EBIT Adjusted delle Attività Industriali scende a 657 milioni da 670 un anno fa. L'utile per azione sale a 0,42 dollari da 0,41 ma sotto gli 0,43 del consensus. Il Free Cash Flow delle Attività Industriali è negativo per 127 milioni da +202 nel trim3 2022.

Il management ha abbassato la guidance 2023 "A causa dell'indebolimento delle condizioni del mercato finale, soprattutto in Sud America". Ricordiamo anche che il cda ha deciso il delisting del titolo dal mercato Euronext Milan e quindi da Piazza Affari. L'operazione dovrebbe essere completata a inizio gennaio. L'analisi del grafico di CNH Industrial mette in evidenza il rimbalzo scaturito dalla candela di tipo "Takuri line" disegnata nella seduta del 22 novembre.

CNH Industrial, primi segnali di ripresa

Il titolo CNH Industrial ha oltrepassato la resistenza dinamica rappresentata dalla linea tracciata dal massimo di inizio settembre e sembra intenzionato ad attaccare gli ostacoli di area 10,90 euro. In caso di successo si creerebbero i presupposti per estensioni verso 11,50 almeno, con obiettivi successivi a 13,20 e 14,20.

Discese sotto 9,60 preannuncerebbero invece un test del minimo del 22/11 a 8,75, supporto determinante per scongiurare l'ipotesi di riattivazione della tendenza ribassista verso 7,63 almeno.

CNH Industrial e Tenaris prendono fiato dopo il rialzo di venerdì

Piazza Affari: Tenaris mostra i muscoli dopo una pausa di consolidamento

Tenaris ha comunicato settimana scorsa di aver portato a termine l'acquisizione delle attività di rivestimento tubi di Mattr per 182,6 milioni di dollari (compreso il capitale circolante stimato e 16,9 milioni di dollari in contanti).

Nel perimetro rientrano nove stabilimenti situati in Canada, Messico, Norvegia, Indonesia, Emirati Arabi Uniti enegli Stati Uniti, alcuni impianti mobili di calcestruzzo. La business unit comprende poi strutture di ricerca e sviluppo in Canada e Norvegia e un ampio portafoglio di marchi e brevetti.

Tenaris, quadro grafico ancora interessante

Il titolo Tenaris si è mostrato particolarmente brillante nelle ultime due sedute dell'ultima settimana, tanto da risalire fin sopra quota 16,00. Questa mattina tuttavia i prezzi fanno segnare un calo dell'1,4% circa che li riconduce in area 15,85, circostanza che per il momento non modifica uno scenario tutto sommato positivo.

I prezzi sono infatti scesi dai top di inizio novembre a 16,738 euro fino a coprire il gap up lasciato aperto qualche giorno prima in area 15,15, recuperando poi terreno fino sui livelli attuali. La linea di tendenza che sale dai bottom di giugno non è stata violata e funge da supporto dinamico a 15,30 circa.

Il prossimo step rialzista verrebbe offerto dal superamento di quota 16,40, preludio ad un allungo fin sopra ai citati massimi di novembre, circostanza che spianerebbe la strada al ritorno sui top annuali toccati a febbraio a quota 17,88.

Sotto 15,30 invece verrebbe inviato un primo segnale di cedimento che se ribadito dalla violazione del sostegno a 15,10 rischierebbe di aprire una crisi più profonda con target successivi a 14,80 e 14,20 euro circa.

CNH Industrial e Tenaris prendono fiato dopo il rialzo di venerdì