Bper, trimestrale in crescita, ma l'offerta su Sondrio non si cambia

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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Anche Bper supera con le commissioni il calo del margine d'interesse. Il conto economico dei tre mesi è positivo, tra voci straordinarie e patrimonializzazione forte. Il titolo Bper apprezza (in attesa di un ricco dividendo), ma l'offerta su BPS rimane a sconto

Bper, trimestrale in crescita, ma l'offerta su Sondrio non si cambia

Un altro trimestre bancario da record. Questa volta è Bper a segnare il migliore utile netto ordinario trimestrale di sempre: 442,9 milioni di euro in crescita del 43,2%. In realtà la crescita percentuale non include nel primo trimestre 2024 150,1 milioni di utili allora dovuti alla cessione della piattaforma di servicing per i deteriorati, ma c’erano un anno fa anche contributi al sistema per 111,8 milioni, ora venuti meno.

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I conti di Bper non hanno comunque bisogno del belletto. Se il margine d’interesse da 811,9 milioni flette del 3,8%, le commissioni nette balzano dell’8,5% a 541 milioni e bilanciano ampiamente il calo del tasso d’interessi della Bce.

Anche la finanza apporta 18,8 milioni, mentre gli oneri operativi calano a 667 milioni, grazie a taglia alle spese per il personale e alle altre spese amministrative. Nota stonata è invece la crescita delle rettifiche di valore su attività, aumenta di quasi il 17% a 73,7 milioni.

Il risultato della gestione operativa conferma però un solido balzo a due cifre (+13,3%) a 761,4 milioni. Le rettifiche di valore nette per rischio credito calano del 24% a 70,9 milioni ed è a questo punto che il venir meno di 150 milioni di utili da cessione comprime il risultato della gestione corrente del 6,82% a 673,8 milioni, calo subito recuperato con il venir meno dei 111,8 milioni di contributi al sistema.

L’utile della capogruppo in definitiva si attesta a 442,92 milioni di euro, dato contabilmente in calo del 3,14% rispetto ai 457,27 milioni di un anno fa, ma che, se si sottraggono quegli utili da cessione da 150 milioni dal 2024, mostra un balzo di oltre il 43 per cento.
In realtà secondo la stessa logica bisognerebbe aggiungere all’utile 2024 anche quei 11,8 milioni di oneri di sistema e il rialzo dell’utile del primo trimestre 2025 si comprimerebbe intorno al 5% Ma in fondo è l'equilibrio complessivo che conta.

Il CET 1 Ratio al 15,8% è molto solido grazie a una generazione organica di capitale di 540 milioni di euro, ben 97 punti base su RWA, ossia le attività della banca ponderate per il rischio che ammontano a 55,87 miliardi di euro.

Il capitale primario di Bper è di 8,83 miliardi, il totale dei fondi propri ammonta a 11,53 miliardi. Insomma l’impatto di Basilea IV – i ratio patrimoniali sono da considerare phased-in – è stato assorbito. La domanda di credito è solida, con 4,4 miliardi di nuove erogazioni (+22,3%!) e crediti complessivi alla clientela per 89,6 miliardi di euro.

Per chi poi guarda a quest'altro titolo bancario con l'occhio del cassettista c'è una risposta sola: il prossimo 19 maggio 2025, il famoso dividend day 2025, Bper staccherà un dividendo di 0,6 euro. Ai corsi attuali vale l'8% del prezzo dell'azione, un'ottimo rendimento insomma.

Bper, nessun ritocco all'offerta per la Sondrio

Oggi stesso Bper ha comunicato il via libera dell’Ivass (l’istituto che vidila sulle assicurazioni) all’acquisizione di più del 30% di Arca Vita che conseguirebbe dal successo dell’offerta pubblica di scambio sulla Banca Popolare di Sondrio. Su questo fronte però è muro.

Gianni Papa ha ribadito che non ci saranno rilanci, l’offerta della Bper incorpora già una valorizzazione adeguata della preda.

Sul piatto rimangono insomma soltanto 1,45 azioni di Bper per ogni titolo della Popolare di Sondrio conferito, ossia ai corsi attuali uno sconto del 5,89%

A queste valutazioni non si comprende perché gli azionisti della banca valtellinese dovrebbero aderire a un’offerta che, oltretutto, è carta contro carta.

Soprattutto se all’orizzonte c’è, come dichiarato dalla stessa Unipol, che è socio di riferimento sia di Bper, che della Popolare di Sondrio, l’interesse dell’olandese ING che ha intrapreso una fase di m&a europea e guarda da sempre con grande interesse l’Italia.

Certo fra i due azionisti il più affine è senza dubbio la Bper, ma il mercato, si sa, in concreto guarda ai soldi e in fondo ora, anche se i multipli sono vicini (annualizzando il primo utile trimestrale, Bper tratta a 6,01x e BPS a 7,5x), la Popolare di Sondrio mostra un dinamismo leggermente più vivace di quello della Bper.

Certo 290 milioni di euro di sinergie attese tra costi e ricavi non sono poco.
Certo l’integrazione di tutte le piattaforme in un ecosistema unico dal punto di vista industriale è più promettente di tante altre partite del risiko.

Ma ai valori attuali il mercato non sembra accontentarsi delle promesse.