Popolare di Sondrio, trimestrale record, ma i dossier per l'm&a sono diversi
pubblicato:Utile record da oltre 173 milioni. L'ad Pedranzini puntella il piano stand-alone, ma all'orizzonte non c'è solo l'offerta di Bper, ma anche l'interesse di ING. La nomina del nuovo presidente Pierluigi Molla conferma che il cambiamento è già in atto

Le azioni della Banca Popolare di Sondrio (che da tempo è una Spa) difendono nel pomeriggio il riferimento a 11,315 euro e non deve essere facile mantenere la parità mentre l’indice dei titoli bancari italiani segna un ribasso dello 0,84% e i mercati azionari mostrano malumore.
Popolare di Sondrio, il miglior trimestre di sempre potrebbe non bastare
Il gruppo valtellinese ha comunicato ieri sera a mercato chiuso i risultati del miglior trimestre della storia della banca che si è concluso con un balzo dell’utile netto del 19,3% a 173,3 milioni di euro.
Anche il margine d’interesse è cresciuto dell’1,9% a 272,1 milioni di euro.
Le commissioni hanno fatto una volata dell’8% a 115,4 milioni di euro.
Certo sono cresciuti del 4,8% a 158 milioni i costi operativi, ma sono crollate del 47,4% le rettifiche di valore nette (il che significa qualità del credito) e sono venuti meno oneri di sistema per 20 milioni.
A fine marzo la Banca Popolare di Sondrio ha un CET1 ratio del 14,3% (vs. 15,4% a fine 2024), una raccolta diretta in leggero calo a 43,8 miliardi (-1,5%), una raccolta indiretta superiore e pari a 52,44 mld (+0,6%). Poi risparmio amministrato per 43,85 mld e risparmio gestito in crescita a 8,59 mld. La raccolta assicurativa sale a 2,248 mld (+2,7%). Crescono del 2,4% i finanziamenti netti ai clienti a 35,88 mld. La banca rivendica il sostegno all’economia reale con nuove erogazioni a famiglie e imprese per 2,1 miliardi (+22,5%).
Il consigliere delegato Alberto Pedranzini ha subito collegato le performance brillanti del trimestre alla strategia concentrata sull’attività bancaria caratteristica: “I risultati rassegnati costituiscono il migliore viatico nel percorso di realizzazione del nuovo Piano industriale 2025-2027”, ha aggiunto. Si tratta del piano anti-Bper dal chiaro titolo “our way forward” (la NOSTRA strada), un piano che prevede – tra l’altro – un balzo della quota di utili distribuiti in dividendi agli azionisti dal 63% all’85%, con un dividend yield annuo (un rendimento della cedola) sull’allettante target del 10% tra il 2025 e il 2027.
Popolare di Sondrio, l'offerta (a sconto) di Bper e le mire di ING
La Bper guidata da Gianni Franco Papa ha messo sul piatto un’offerta carta contro carta da circa 4,3 miliardi di euro e promesso sinergie ante imposte da 290 milioni di euro, composte di 190 milioni di sinergie di costo e 100 milioni di sinergie di ricavo.
In pratica Bper mette sul piatto 1,45 azioni proprie per ogni titolo della Popolare di Sondrio e quindi si prepara a varare un aumento di capitale da oltre 657 milioni di titoli, più del 30% del proprio capitale iniziale. Ai corsi di oggi però la proposta di Bper è ancora a sconto, di circa il 5,76% sui valori della Popolare di Sondrio a Piazza Affari.
La fusione tra Bper e Popolare di Sondrio è parsa a molti da subito piuttosto naturale: la natura spesso territoriale del business, le partnership su più fronti industriali da Arca alle assicurazioni, il socio di riferimento comune in Unipol con poco meno del 20% del capitale in entrambi gli istituti, tutto suggeriva un matrimonio creditizio molto più semplice di altri. Ma delle asperità sono emerse quasi subito: il cda ha subito definito non sollecitata o concordata l’offerta, che nel linguaggio finanziario vuol dire “opa ostile” e poi ha varato un piano stand-alone, ossia basato su un percorso in autonomia.
Ma il dossier ha preso in seguito ulteriori risvolti inattesi. Il presidente di Unipol Carlo Cimbri ha non solo ammesso che una banca estera stava valutando un’offerta per la banca valtellinese, ma ha anche rivelato che si trattava di ING.
Nelle scorse settimane il gruppo olandese avrebbe – secondo Reuters – incontrato il management della Popolare di Sondrio, quindi una forma di negoziato potrebbe essere già in corso.
ING è attivissima in Italia su più fronti, da tempo pubblicizza i propri conti deposito remunerati sui maggiori media, a novembre ha siglato un accordo per la distribuzione di fondi a gestione attiva con Amundi, a ottobre ha avviato una collaborazione per le polizze di CNP Vita Assicura, nel primo trimestre del 2025 ha aumentato a doppia cifra masse, impieghi e clienti che usano la banca arancione come istituto principale.
In Italia ING è presente dal 2001 con circa 1,3 milioni di clienti e a febbraio il gruppo aveva confermato di guardare ad eventuali acquisizioni in Europa e nel mercato italiano.
Popolare di Sondrio, cambia il presidente (ed è un altro segnale)
Incerto l’esito degli eventuali negoziati con la Popolare di Sondrio, ma in Valtellina si è già registrata una grossa novità, ossia la sostituzione del presidente Francesco Venosta con Pierluigi Molla, manager classe 1956 già nel comitato esecutivo.
Si tratta di un segnale forte dei nuovi equilibri creatisi all’ultima assemblea con l’appoggio di Unipol alla lista dei fondi che ha eletto quattro nuovi consiglieri nel board lasciando ai soci locali solo un nome, proprio quello di Francesco Venosta.
Il cambiamento, ovunque vada, in qualche modo è già in atto.