Telecom sui massimi dal 2022, buone indicazioni dal Brasile

di Simone Ferradini pubblicato:
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Barclays alza il target sul gruppo in virtù delle prospettive di TIM Brasil, i risultati del secondo trimestre a cavallo di luglio e agosto

Telecom sui massimi dal 2022, buone indicazioni dal Brasile

Fase molto positiva per Telecom Italia. Il titolo dell'ex monopolista della telefonia in Italia ha archiviato giugno con una performance del +11%, settimo mese consecutivo al rialzo, portandosi sui massimi da febbraio 2022. Dai minimi della scorsa estate il progresso sfiora il 60%.

Le quotazioni hanno beneficiato di diversi fattori, come la massiccia riduzione del debito dopo la vendita della rete e di Sparkle, l'uscita di scena di Vivendi a favore dell'ascesa di Poste Italiane, l'ampliamento dell'oggetto sociale all'offerta di servizi assicurativi, energetici , pagamenti digitali e altri servizi non strettamente legati alle telecomunicazioni, le prospettive di consolidamento del settore.

Seduta difficile in Borsa, Telecom si fa valere

Oggi la seduta è difficile a causa della chiusura di Wall Street per la festa dell'Indipendenza e soprattutto del dossier dazi USA: il termine del 9 luglio fissato da Trump per trovare accordi bilaterali si avvicina e la Casa Bianca ha annunciato che oggi partiranno le lettere indirizzate ai partner commerciali per notificare le tariffe che verranno applicate dal 1° agosto.

Telecom però si difende egregiamente grazie a Barclays: gli analisti hanno incrementato il prezzo obiettivo del titolo a 0,42 a 0,44 euro. In realtà la loro visione complessiva del gruppo non è cambiata, e allora come mai questo miglioramento della valutazione?

Sale la valutazione di TIM Brasil

La spiegazione è, per così dire, a valle: l'ufficio studi della banca britannica ha alzato del 14% il target di TIM Brasil portandolo da 17,50 a 20 dollari in vista della pubblicazione dei risultati del secondo trimestre in programma il 30 luglio, sei giorni prima del cda per l'approvazione della semestrale della capogruppo.

Gli analisti puntano sull'assenza di sorprese negative nella competizione sul mercato brasiliano con tendenza a livello margini in linea con quelle del primo trimestre e soprattutto su andamento favorevole del tasso di cambio dollaro/reais e riduzione dei tassi del Paese verdeoro: sono questi due ultimi fattori ad aver determinato lo scatto in avanti del modello di valutazione di Barclays, con le medesime conseguenze sul target della capogruppo.