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Superbonus: il divieto di cessione parziale del credito cosa significa?

di Carla Tastini pubblicato:
3 min

L'Agenzia delle Entrate ieri, in un importantissimo aggiornamento delle Faq, ha chiarito cosa significa il divieto di cessione parziale del credito d'imposta. In questo modo sono stati chiariti tutti i dubbi che c'erano in merito.

Superbonus: il divieto di cessione parziale del credito cosa significa?

Come abbiamo precisato in altri articoli, il Governo Draghi a re-inserito la cessione multipla del credito d'imposta nel caso del Superbonus 110% e nel caso degli altri bonus edilizi, fino ad un massimo di tre cessioni.

Ma c'è un divieto ben preciso da rispettare: non si potrà cedere il credito d'imposta in modo parziale. Ma cosa significa questo divieto e in cosa consiste nella pratica? È la stessa Agenzia delle Entrate a rispondere a queste domande, avendo aggiornato proprio ieri le FAQ sul suo portale. Scendiamo nei dettagli.

In cosa consiste il divieto di cessione parziale del credito d'imposta nel Superbonus?

Le cessioni del credito d'imposta nel caso in cui si benefici del Superbonus o di un altro bonus edilizio, non possono essere frazionati, ma sarà l'intera somma ad essere oggetto di una eventuale nuova cessione e non solo parte di essa. Lo ha chiarito direttamente l'Agenzia delle Entrate aggiornando ieri le sue FAQ.

Il divieto suddetto è stato introdotto dal Decreto Sostegni ter, che in questo modo, ovvero impedendo il frazionamento del credito, cerca di evitare la frode, introducendo anche un codice identificativo per ogni credito d'imposta, in modo che ogni cessione sia tracciabile. Ogni cessione del credito successiva alla prima, dovrà avere come oggetto l'intero importo di esso e non un frazionamento. Questa nuova regola introdotta, si applica a tutti i crediti d'imposta comunicati all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° maggio 2022.

Divieto di cessione del credito parziale: l'Agenzia delle Entrate chiarisce

Con il Decreto Aiuti è stato anche introdotto un nuovo cambiamento: le banche potranno trasferire i loro crediti di'imposta in ogni momento ai loro clienti professionali. Questa novità si applica sempre ai crediti comunicati dal primo maggio in poi.

Il divieto di cessione parziale ha a che fare con l’importo delle singole rate annuali in cui è stato suddiviso il credito ceduto. Ecco se dopo la suddivisione in rate si vuole cedere di nuovo il credito, lo si deve fare interamente, non si potrà cedere la singola rata. Questo significa divieto di cessione parziale del credito.

Codice identificativo per ogni cessione di credito d'imposta

L'Agenzia delle Entrate ha previsto che per ogni passaggio successivo al primo, ci sia il divieto di frazionamento del credito d'imposta. Ed ogni credito d'imposta avrà un suo codice identificativo per essere tracciabile ed evitare le frodi. Nelle cessioni successive alla prima, infatti, deve essere indicato sempre questo codice univoco.

Prima di questo chiarimento dell'Agenzia delle Entrate, la norma sul divieto della cessione parziale del credito non era affatto chiara e aveva suscitato qualche dubbio sulle modalità di applicazione. Non si comprendeva quando una cessazione del credito risultava parziale e quando, invece, risultava totale. Come non erano chiare nemmeno le modalità operative. Con l'aggiornamento delle Faq ora è tutto più chiaro.