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Oggi partono i contributi a fondo perduto commercianti!

di FTA Online News pubblicato:
6 min

Dalle ore 12 di questa mattina e fino alle ore 12 del 24 maggio, tutti i commercianti al dettaglio che rispettano determinati requisiti, potranno presentare istanza per ottenere i contributi a fondo perduto stabiliti dal DL n. 4/2022. Vediamo come fare domanda e quali requisiti bisogna rispettare.

Oggi partono i contributi a fondo perduto commercianti!

Il decreto attuativo del governo riguardante i contributi a fondo perduto per i commercianti al dettaglio, pubblicato il 7 aprile scorso in Gazzetta Ufficiale, ha previsto tempi e modalità di accesso a questi nuovi fondi. Questi nuovi contributi sono stati predisposti, in precedenza, dall’articolo 2 del DL n. 4 del 2022.

Finalmente da oggi, alle ore 12:00, si potranno presentare le istanze per poter usufruire di questo tipo di contributi.

Scendiamo nei dettagli e scopriamo come i commercianti potranno usufruire di questo sostegno economico che darà loro sicuramente un po' di respiro.

Contributi a fondo perduto: più controlli preventivi per evitare le frodi

Con i precedenti contributi a fondo perduto per le imprese, il Governo ha dovuto far fronte, purtroppo, a milioni di euro di frodi e truffe. Ed è per questo motivo che questa volta i controlli saranno ex ante e non più ex post; questo significa che, prima di procedere all'accredito del contributo, si procederà a controlli attenti e puntuali.

I controlli verteranno sul possesso di tutti i requisiti, sulla completezza della domanda, sulla sua regolarità e sul rispetto di tutti i limiti imposti dal Governo. Sarà direttamente il MISE a far partire i controlli a tappeto per stabilire chi, tra i vari richiedenti, ha davvero diritto al contributo a fondo perduto.

I controlli si baseranno sulla veridicità di quanto segue:

  • la validità di tutti i requisiti richiesti dalla legge;

  • completezza e regolarità della domanda;

  • rispetto delle percentuali di fatturato e di perdita previsti dalla normativa.

Qualsiasi anomalia venga riscontrata potrà essere utilizzata dal MISE per il diniego del contributo a fondo perduto. Solo se i controlli si concluderanno con esito positivo, il MISE darà la sua approvazione affinché il contributo a fondo perduto venga bonificato al commerciante richiedente.

Quali commercianti potranno presentare istanza per i contributi a fondo perduto?

Secondo le istruzioni previste dal Ministero dell'Economia e della Finanza, potranno presentare istanza di contributi a fondo perduto da domani, tutti i commercianti che appartengono ai seguenti codici ATECO:

47.19, 47.30, 47.43, 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99.;

Oltre ad appartenere ad uno di questi codici ATECO, i commercianti richiedenti il contributo, devono rispettare anche i seguenti requisiti:

  • nel 2019 non devono aver superato i due milioni di fatturato;

  • confrontando il fatturato del 2021 con quello del 2019, il commerciante deve aver subìto una perdita di almeno il 30%;

  • l'attività al dettaglio deve essere regolarmente registrata nel registro delle imprese e deve avere sede in Italia;

  • l'attività non deve essere né in liquidazione né in difficoltà economiche;

  • il commerciante non deve essere destinatario di sanzione interdittiva alcuna;

  • infine il commerciante richiedente deve avere un indirizzo PEC attivo.

Le istanze potranno essere inviate da questa mattina alle ore 12:00, fino al 24 maggio, alle ore 12:00.

Con quale criterio saranno stabilite le somme dei contributi a fondo perduto per ogni commerciante?

Il Fondo statale per questo tipo di contributi a fondo perduto, ammonta a 200 milioni di euro.

L'importo che spetterà ad ogni commerciante dipenderà dalle percentuali riportate in un'apposita tabella e dalla differenza tra i ricavi del 2021 e quelli del 2019 (periodo pre-pandemia).

  • Se i ricavi del 2019 non hanno superato i 400 mila euro annui, i contributi saranno pari al 60% della differenza tra ricavi 2021 e ricavi 2019;

  • Se i ricavi del 2019 sono stati compresi tra 400 mila euro e un milione, i contributi saranno pari al 50% della differenza tra ricavi 2021 e 2019;

  • Se i ricavi del 2019 superano il milione di euro, i contributi saranno pari al 40% della differenza tra i ricavi 2021 e quelli del 2019.

Ovviamente tutto questo fino ad esaurimento dei fondi. Se i fondi dovessero risultare insufficienti a soddisfare tutti i beneficiari accertati, secondo l'articolo 2 del D.L. n. 4/2022, il Ministero ridurrà in modo proporzionale il contributo, per tutti.