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Mercati cauti in attesa di Fed e Boe, sorprende in negativo l'inflazione UK

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
5 min

Le banche centrali affrontano sfide nel bilanciare la stabilità finanziaria e il controllo dell'inflazione.

Mercati cauti in attesa di Fed e Boe, sorprende in negativo l'inflazione UK

Future Eurostoxx 50 in calo. Il future cede lo 0,5% circa a 4115 punti.

Il mercato bancario USA ha registrato un notevole aumento delle quotazioni, con First Republic Bank in rialzo del +30%.

Le preoccupazioni per una crisi bancaria globale sembrano essersi allentate grazie all'intervento del governo con misure di liquidità di emergenza e fusioni.

L'attenzione è ora rivolta alle decisioni sui tassi di interesse della Federal Reserve attese nel corso della giornata, con una probabilità superiore all'80% che la banca centrale aumenti i tassi di 25 punti base.

Le sfide delle banche centrali nel bilanciare la stabilità finanziaria e il controllo dell'inflazione

Dopo oltre dieci giorni di crisi bancaria, l'attenzione si sposta sulle decisioni che la Fed comunicherà questa sera, anche se l'istituto è al centro delle polemiche dopo il crollo di Svb.

I mercati prezzano un probabilità del 70% circa di un aumento dei tassi di 25 punti base, ma alcuni osservatori ritengono che la Fed potrebbe sospendere gli aumenti dei tassi o ritardare la pubblicazione di nuove proiezioni economiche a causa delle recenti tensioni sulle banche.

La Fed è in bilico tra l'esigenza di mantenere sotto pressione l'economia e quella di preservare la stabilità finanziaria. Tuttavia, l'irrigidimento delle condizioni di finanziamento nei mercati innescato dalle turbolenze delle banche potrebbe aver fatto gran parte del lavoro in capo alle banche centrali, rafforzando l'ipotesi di una prossima fine del ciclo di inasprimento monetario.

Gli investitori restano in tensione riguardo a potenziali altre bombe ad orologeria presenti nel sistema, sebbene il timore di contagio si sia ridotto rispetto ai giorni scorsi.

La segretaria al Tesoro degli Stati Uniti, Yellen, ha promesso azioni per attenuare i rischi per la stabilità finanziaria e provvedimenti per garantire la sicurezza dei depositi.

Come risponderà la Bce alla crisi del Credit Suisse?

Anche la BCE resta sotto stretta osservazione da parte dei mercati: come risponderà alla crisi del sistema bancario?

Il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha dichiarato al Financial Times che i banchieri centrali della zona euro devono continuare ad alzare i tassi per combattere l'inflazione. Nonostante la recente volatilità del settore bancario, la scorsa settimana la BCE ha alzato i tassi di interesse di 50 punti base.

Nagel ha affermato che le pressioni inflazionistiche sono ancora forti nell'economia e che i banchieri centrali devono resistere alla tentazione di tagliare i tassi una volta che avranno smesso di aumentarli.

Nagel ha anche detto che la BCE si sta avvicinando alla politica restrittiva, ma che c'è ancora molta strada da percorrere.

Lagarde parlerà oggi

La presidente della BCE, Christine Lagarde, il capo-economista Philip Lane e il consigliere Fabio Panetta parteciperanno all'evento "The ECB and its Watchers" a Francoforte, in cui potrebbero emergere nuovi spunti per delineare il futuro della politica monetaria nella zona euro.

Secondo il consigliere Bce Isabel Schnabel, la Banca centrale europea potrebbe discutere l'eliminazione dell'attuale orientamento sulla politica monetaria e l'adozione di un nuovo orientamento più flessibile.

Nel frattempo, la probabilità di un aumento dei tassi a maggio è salita al 60%, mentre quella di un aumento di 25 punti base a giugno è del 25%.

Le banche della zona euro hanno in media aumentato i loro coefficienti patrimoniali nell'ultimo trimestre del 2022, secondo il presidente della supervisione bancaria dell'EBA, Andrea Enria.

La crisi di Credit Suisse non ha influenzato significativamente le posizioni di finanziamento e di liquidità delle banche della zona euro.

Come cambia il mercato del credito

Reuters ha proposto un'analisi riguardante il possibile effetto dell'irrigidimento delle condizioni di finanziamento sui mercati e sull'ipotesi di una prossima fine del ciclo di inasprimento monetario da parte delle banche centrali.

L'analisi di Reuters sembra suggerire che le turbolenze delle banche abbiano contribuito all'irrigidimento delle condizioni di finanziamento nei mercati e che questo, a sua volta, potrebbe influenzare le decisioni delle banche centrali riguardo all'inasprimento monetario.

Tuttavia, è importante notare che la politica monetaria delle banche centrali è influenzata da molteplici fattori, tra cui la situazione economica globale, l'inflazione e altri indicatori economici.

In generale, le banche centrali cercano di bilanciare l'espansione dell'economia con il controllo dell'inflazione, e le loro decisioni sulle politiche monetarie sono spesso basate sull'analisi dei dati economici e sui risultati delle loro azioni passate. Pertanto, sebbene le turbolenze delle banche possano influire sulle decisioni delle banche centrali, queste ultime tengono conto di una vasta gamma di fattori per stabilire le loro politiche.

In sintesi, l'analisi di Reuters potrebbe suggerire che le turbolenze delle banche potrebbero avere un impatto sull'inasprimento monetario, ma è importante valutare attentamente i molteplici fattori che influenzano le decisioni delle banche centrali sulla politica monetaria.

Cresce ancora oltre le attese l'inflazione UK

Da non sottovalutare, nella decisione che prenderanno nei prossimi giorni la Fed (oggi) e la BoE (domani) il dato sull'inflazione inglese.

L'inflazione britannica è aumentata al 10,4% a febbraio, spinta dall'aumento dei prezzi alimentari e delle bevande più costose nei pub e nei ristoranti, secondo i dati ufficiali pubblicati mercoledì, un giorno prima che la Banca d'Inghilterra annunci la sua decisione sui tassi di interesse.

Gli economisti sondati da Reuters avevano previsto che il tasso annuale dell'indice dei prezzi al consumo (CPI) sarebbe sceso al 9,9% a febbraio dal 10,1% di gennaio e si sarebbe allontanato ulteriormente dal massimo degli ultimi 41 anni dell'11,1% registrato lo scorso ottobre.

Gli investitori sono divisi sul fatto che la Banca d'Inghilterra sospenda la sua corsa all'aumento dei costi di prestito a causa delle recenti turbolenze nel settore bancario globale.

Future Eurostoxx 50, resistenza a 4170 punti

Il rimbalzo di ieri del future, con il massimo di quota 4148, si è arrestato in prossimità della media mobile esponenziale a 50 giorni, passante a 4155 circa, e al di sotto del 61,8% di ritracciamento del ribasso dal picco di marzo, resistenza di Fibonacci posta a 4170 circa.

Solo oltre questi ostacoli il future segnalerebbe che il rimbalzo nato dal minimo della candela "hammer" del 20 marzo a 3914 è qualche cosa di più di una semplice reazione tecnica alla precedente violenta discesa.

Sopra area 4170 la possibilità di vedere tornare i prezzi in area 4300 almeno aumenterebbe notevolmente.

Senza la rottura di 4170 ed in caso di discese sotto 4100 rischio di ritorno sul forte supporto dei 3900 punti, dove si colloca il 38,2% di ritracciamento (altra percentuale di Fibonacci) del rialzo dai minimi di ottobre 2022.