Fila, ecco cosa ha incoraggiato l'azione

di FTA Online News pubblicato:
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Borsa Italiana: Maire, le ragioni del recupero del titolo

Fila, ecco cosa ha incoraggiato l'azione
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Balzo in avanti venerdì per Fila: il titolo ha guadagnato il 3,59% a 9,80 euro. I prezzi hanno oscillato tra 9,45 e 9,99 euro.

Intesa Sanpaolo ha rivisto al rialzo il prezzo obiettivo su Fila, portandolo da 14,2 a 16,1 euro e confermando la raccomandazione buy. Secondo gli analisti, i risultati del terzo trimestre sono stati nel complesso discreti, con segnali incoraggianti sia sul fronte dei margini che sulla tenuta della domanda, in un contesto non semplice per il settore dei beni di consumo.

Il vero elemento strategico, però, è l’acquisizione di Seven, operazione che Intesa considera una leva determinante per accelerare il percorso di crescita del gruppo. L’integrazione permetterà a Fila di ampliare l’offerta, rafforzare la presenza nel mercato italiano e valorizzare sinergie operative e commerciali anche all’estero, soprattutto nel segmento scuola e accessori.

Parallelamente, Banca Akros ha inserito Fila tra le sue top pick di Piazza Affari per il 2026, nell’ambito delle small cap più interessanti per potenziale di crescita e valutazioni ancora attraenti. La casa di investimento sottolinea come il gruppo sia ben posizionato per beneficiare del consolidamento del settore, della crescente internazionalizzazione e del miglioramento delle marginalità atteso nei prossimi esercizi.

Nel complesso, il sentiment degli analisti resta positivo: tra nuove sinergie industriali, opportunità di cross-selling e progressiva normalizzazione dei costi, Fila appare in una fase di evoluzione strutturale che potrebbe tradursi in una traiettoria di crescita più sostenuta nei prossimi anni.

Fila, nuove conferme del recupero avviato da agosto

Fila continua a muoversi in un contesto costruttivo, confermando la fase di recupero avviata dai minimi di agosto.
Nelle ultime sedute il titolo è tornato a testare un livello chiave: l’area dei 10 euro, che coincide con il 50% di ritracciamento dell’intero ribasso sviluppato dal top di maggio. Si tratta di una resistenza tecnica rilevante, già più volte osservata dal mercato e finora mai superata in modo stabile durante il rialzo dal minimo di agosto.

Un segnale interessante è arrivato nella seduta di venerdì, quando Fila ha rotto al rialzo il lato superiore del flag ribassista che incapsulava i prezzi dal massimo di ottobre, con breakout in area 9,70 euro. Il flag, in ottica chartistica, rappresenta una figura di continuazione del trend rialzista precedente: la sua violazione verso l’alto aumenta quindi la credibilità di un attacco alle principali resistenze di medio periodo.

Il passaggio deciso sopra i 10 euro aprirebbe la strada a un’estensione del movimento verso 10,50 euro, primo target coerente con l’ampiezza del pattern.
Un ulteriore obiettivo tecnico si colloca in area 10,90 euro, dove transita un’altra importante fascia di offerta formatasi nei mesi scorsi.

Sul fronte dei rischi, la situazione si indebolirebbe nel breve solo con ritorni sotto 9,50 euro, livello che coincide con il rientro all’interno del vecchio flag. In quel caso, diventerebbe probabile un nuovo test della parte bassa del canale correttivo, situata intorno ai 9 euro, supporto cruciale per preservare il quadro costruttivo di medio periodo.

Nel complesso, la struttura tecnica rimane positiva: il titolo mostra forza relativa, ha generato un breakout significativo e si avvicina a livelli il cui superamento potrebbe riattivare un movimento direzionale più ampio. Le prossime sedute saranno determinanti per capire se Fila avrà la spinta necessaria per superare definitivamente l’ostacolo dei 10 euro, soglia psicologica e tecnica che continua a rappresentare il vero spartiacque per la prossima gamba rialzista.

Maire, novità dalla Russia

Maire ha recuperato parzialmente terreno venerdì risalendo in chiusura a 12,69 euro, dopo il brusco calo di giovedì. Il titolo ha reagito alla notizia della sentenza del Tribunale di Mosca in base alla quale il gruppo dovrebbe pagare un risarcimento da circa 2 miliardi di euro a EuroChem per la sospensione del 2022 ai contratti K2 nell'ambito delle sanzioni contro la Russia.
Maire comunica che "la sentenza russa non è esecutiva per legge e, anche se lo diventasse dopo l'esaurimento dei gradi di appello, non sarà comunque esecutiva al di fuori della Russia". Maire ricorda inoltre che "nell'arbitrato in corso, Tecnimont chiede un risarcimento danni superiore a 700 milioni di euro, derivanti dalla risoluzione illecita dei contratti K2 da parte di EuroChem NW2 nell'agosto 2022, risoluzione dichiarata da EuroChem".

Il gruppo EuroChem è di proprietà di Andrei Melnichenko, individuo sanzionato ai sensi del Regolamento UE 269/2014 (e successive modifiche), che esercita anche il controllo di fatto su EuroChem NW2, come accertato dalla Corte inglese e da diverse altre autorità competenti nell'UE.

Maire, l'azione ritesta i minimi di ottobre

Graficamente i prezzi sono scesi giovedì a testare i minimi di ottobre in area 11,70 prima di risalire fino a 12,69 euro dopo aver testato la media esponenziale a 30 settimane, ora a 11,65 circa. Il quadro grafico rialzista non ha per il momento subito grandi variazioni, per quanto il ribasso dell'ultimo mese abbia contribuito ad indebolirlo. Oltre 12,30 resta possibile la ripresa del trend di crescita verso i record assoluti a 14,15 euro, preludio al proseguimento della corsa verso area 15,00. Un nuovo cedimento di quota 12,30, invece, prospetterebbe l'ennesimo test del supporto critico a 11,70 euro, riferimento la cui violazione introdurrebbe una correzione più corposa del rialzo partito ad aprile, proiettando obiettivi a 11,20 e più in basso a 10,30 euro circa.

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