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Tantissime le frodi sui bonus edilizi: cos'ha deciso il Governo?

di FTA Online News pubblicato:
4 min

I bonus edilizi, che hanno aiutanto tantissime persone a fare dei lavori di ristrutturazione che altrimenti non si sarebbero potuti permettere, sono stati utilizzati anche per frodare lo Stato. Soprattutto il Superbonus 110%. Il Governo ha deciso così di correre ai ripari; come? Scopriamolo nell’articolo.

Tantissime le frodi sui bonus edilizi: cos'ha deciso il Governo?

Da quando sono stati varati vari tipi di bonus edilizi, purtroppo sono aumentate anche le frodi segnalate e denunciate, per un totale (allucinante) di 4 miliardi di euro e che hanno riguardato soprattutto il mezzo della cessione del credito.

Questa enorme somma di denaro frodato allo Stato, è stata comunicata direttamente dal premier durante la conferenza stampa del 22 dicembre.

Per queste motivazioni il governo a novembre ha emanato un decreto legge anti-frode dove si legifera una sospensione di 30 giorni nel caso in cui si sospetti che il credito sia a rischio frode. La sospensione può partire dopo un’indagine approfondita dell’Agenzia delle Entrate.

Tra le frodi, in testa quella che riguarda il Superbonus

La maggior parte delle frodi hanno riguardato il Superbonus 110, ma questo non significa che una percentuale inferiore di frodi abbia coinvolto altri tipi di bonus edilizi, sempre utilizzando il metodo di cessione del credito, ovvero il più semplice per mettere in atto una frode.

Il Superbonus, purtroppo, ha aiutato tantissme persone, ma ha anche creato delle distorsioni, come un aumento straordinario dei prezzi delle componenti utili alle ristrutturazioni.

Il risultato è che oggi le spese da sostenere per dei lavori di efficientamento energetico, sono paradossalmente maggiori di quanto lo fossero prima che fosse legiferato il superbonus o altri bonus edilizi.

L’aumento dei prezzi e il rigonfiamento delle fatture, non sono gli unici problemi che riguardano il Superbonus e i tentativi di frodi che lo riguardano.

La frode maggiore sui bonus edilizi si mette in pratica con il metodo di cessione del credito

I rischi maggiori di frode edilizia risiedono nella cessione del credito

Dopo un anno di bonus edilizi e di possibilità di cessione di crediti e sconti in fattura, è stato stimato che i crediti inesistenti siano più di 800 milioni.

Ecco perché è stato emanato il decreto legge anti-frode 157/2021, che prevede una stretta severa sui controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate. Attraverso questa nuova normativa si tenterà di far luce sui crediti esistenti e su quelli inesistenti.

Crediti fiscali inesistenti: cosa dice il decreto fiscale sui crediti non spettanti?

I crediti non spettanti sono quei crediti d'imposta che sono nati in violazione di norme e modalità di utilizzo previste dalle norme, oppure che riguardano lavori edili che non permettono di ottenere il beneficio fiscale.

Quando invece manca del tutto o in parte, dunque, la base normativa e costitutiva del credito, il credito si ritiene inesistente e invalido: è un credito materialmente inesistente!

Se l'Agenza delle Entrate in seguito ad un controllo approfondito, documentale e incrociato, scopre un credito inesistente, è tenuta a bloccarlo.

Quando, invece, il credito esiste, in realtà, ma si basa su documentazioni false, anche se è stato posto in dichiarazione, deve considerarsi alla stregua di un credito inesistente. In questo caso la frode è dolosa, ovvero c'è la volontà di far passare come esistente un credito inesistente. Quindi c'è la volontà di compiere un reato.

Quali sono le sanzioni per le frodi sui bonus edilizi?

·       Per i crediti non spettanti, è prevista una sanzione amministrativa del 30%;

·       per i crediti inesistenti, c'è una sanzione che va dal 100% al 200% senza possibilità di agevolazioni;

·       Reclusione da un anno a sei anni per chi utilizza con dolo crediti inesistenti oltre una determinata soglia.

Il credito è inesistente quando non esiste proprio il presupposto costitutivo, vale a dire  quando la situazione giuridica creditoria non emerge da alcun dato.

Il credito non spettante si basa su un presupposto giuridico costitutivo, ma non è quello giusto, non è quello stabilito dalla normativa.

Frodi bonus edilizi: controlli intensificati da parte dell'Agenzia delle Entrate

Il decreto anti-frode prevede un aumento dei controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate soprattutto sulla cessione dei crediti e gli sconti in fattura che riguardano i bonus edilizi.

L'Agenzia può adottare una sospensione di trenta giorni nei casi di profili di alto rischio.

Quali sono i profili di alto rischio?

·       i profili con dati incoerenti e irregolari;

·       i profili su cui ci sono stati altri controlli in precedenza sulle analoghe cessioni effettuate in periodi antecedenti;

·       quando si scopre una falsa narrazione dei crediti;

·       cessionari del credito che utilizzano fonti di reddito illegale;

·       svolgimento di abusiva attività finanziaria e altro ancora.

Il Governo chiede all'Agenzia delle Entrate controlli più stringenti e ferrati proprio per evitare quello che si è avuto finora, un aumento delle frodi edilizie.