Il FTSE Mib barcolla. Cosa fare con Exor dopo il ribasso odierno?

di Alessandro Chini pubblicato:
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FTSE Mib in rosso in avvio di settimana, pesante ribasso per Exor dopo l'accordo con l'agenzia delle entrate. Cosa fare adesso? Le raccomandazioni di Credit Suisse su Unicredit

Il FTSE Mib barcolla. Cosa fare con Exor dopo il ribasso odierno?

Tensione sui mercati con l'acuirsi della crisi tra Russia e Ucraina

Piazza Affari debole nella prima seduta della settimana. I venti di guerra tra Russia ed Ucraina soffiano sempre forte e le parole di Putin che insiste con la storia del pericolo che rappresenterebbe per la Russia l'eventuale passaggio dell'Ucraina nella NATO non aiutano di certo a placarli.

Se aggiungiamo poi che le voci di un possibile incontro tra lo stesso Putin e Biden sono state "marchiate" come premature dal Cremlino e che un moderato come in nostro ministro degli Interni, Di Maio, si è sbilanciato nel dire che anche l'Italia sta facendo prove di evacuazione dall'Ucraina, dopo aver sostenuto a lungo la tesi di una possibile soluzione diplomatica della situazione, allora si capisce come le cose stiano di nuovo precipitando e come la guerra sia ormai ad un passo.

Soffre il FTSE Mib, raccomandazioni ok su Unicredit e Snam

Piazza Affari, come le altre principali piazze azionarie mondiali (oggi Wall Street è chiusa per festività) è apparsa in sofferenza per la situazione con il FTSE Mib che perde attualmente l'1,3%, percentuale che si è ridotta nell'ultima ora grazie al rimbalzo accennato dai corsi, che ha permesso di allentare almeno temporaneamente le tensioni.

Tra i titoli che sono stati al centro dell'attenzione delle banche d'affari per le consuete raccomandazioni troviamo oggi soltanto Snam e Unicredit. Su Snam si è pronunciata JP Morgan che ha alzato il target price da 5,05 a 5,15 euro mentre su Unicredit si è espresso il Credit Suisse anche in questo caso con un innalzamento del target price. La banca svizzera ha infatti portato il prezzo obiettivo di Unicredit da 15,1 a 18 euro, un incremento di circa 20 punti percentuali.

FTSE Mib, cosa accade a Exor

L'attenzione degli operatori è stata però catalizzata da un altro titolo del FTSE Mib, vale a dire Exor. C'era molta attesa per capire come il mercato avrebbe reagito alla notizia dell'accordo che la holding della famiglia Agnelli ha raggiunto con l'Agenzia delle Entrate. Un accordo da 746 milioni di euro che Exor pagherà allo Stato Italiano per archiviare la diatriba scaturita dalla fusione nel 2016 (con lo spostamento della sede legale in Olanda), tra Exor SpA e Exor Holding Nv in merito all'applicazione della "Exit Tax". I 746 milioni (di cui 104 di interessi) si faranno sentire sul bilancio 2021 ed il mercato lo ha fatto capire chiaramente.

Il titolo sta infatti perdendo poco meno di 5 punti percentuali muovendosi attorno a 68,8 euro dopo aver toccato un minimo intraday a quota 67,94, in corrispondenza praticamente della base del canale che guida il ribasso dai massimi di novembre a quota 85,62.

Il ribasso odierno annulla anche le possibilità che il movimento disegnato dai prezzi nell'ultimo mese potesse trasformarsi in un testa e spalle rialzista che rilanciasse e ambizioni di crescita del titolo. Il citato canale presenta comunque le caratteristiche di una correzione ma se i prezzi lo bucassero scendendo sotto 67,80 le prospettive muterebbero ed il ribasso potrebbe proseguire ulteriormente verso gli obiettivi successivi a 66e più in basso a 60 euro circa.

Soltanto il perentorio ritorno al di sopra di area 75 rivitalizzerebbe le ambizioni del titolo, introducendo un allungo verso gli 80 euro almeno.