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Analisi della situazione attuale del Ftse Mib e dei mercati finanziari globali dopo l'aumento delle tensioni

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
4 min

Focus su Euro/Dollaro, Oro e Petrolio: come le risorse rifugio stanno reagendo alle crescenti tensioni internazionali

Analisi della situazione attuale del Ftse Mib e dei mercati finanziari globali dopo l'aumento delle tensioni

Il Ftse Mib ha disegnato lunedì una seduta all'interno di quella di venerdì, in questo caso si parla di una situazione “inside”, un comportamento di attesa da parte del mercato.

Le borse non si sono fatti prendere dal panico nonostante l’aumento delle tensioni in Medio Oriente, non c'è stata nemmeno la realizzazione di un nuovo minimo rispetto a quello di venerdì.

Ftse Mib a contatto con forte resistenza

I massimi di lunedì del Ftse Mib a 27831 sono a contatto con la neckline a testa spalle che si vede sul grafico del Ftse Mib a partire dal top del tre di luglio.

La linea passa intorno a 27820. Il superamento in chiusura di seduta di area 27820 sarebbe da considerare un segnale di forza, perché negherebbe il testa spalle ribassista.

Fino a che rimaniamo di sotto di quei livelli, invece, c'è il rischio di un nuovo movimento di ribasso verso la media mobile esponenziale a 200 giorni, in transito a 27200 punti circa.

La violazione della media attiverebbe il raggiungimento del target del testa spalle (calcolato come proiezione dell’ampiezza della figura, che è di circa 2000 punti, dal punto di rottura) posto in area 25500.

Il Ftse Mib si sta quindi muovendo tra la media a 200 giorni e le neckline del testa spalle. Il rimbalzo intrapreso dai minimi di settimana scorsa potrebbe continuare, oltre area 27820 resistenza in area 28500, poi a 29300, sui massimi di settembre.  

In questo momento gli occhi degli investitori sono puntati anche sul dollaro

In questo momento gli occhi degli investitori sono puntati anche sul dollaro, tipico strumento rifugio nei momenti di aumento delle tensioni.

La settimana scorsa si era manifestata una reazione dell'euro dollaro, che dopo essere sceso fino a 1,0450 è poi risalito al di sopra di 1,0550.

La fase di flessione del dollaro sull'euro (quando il grafico dell’euro dollaro sale vuole dire che il dollaro si sta deprezzando) aveva favorito nelle ultime sedute una ripresa delle borse.

Nella prima parte della seduta di lunedì il dollaro è risultato in recupero, quando aumentano le tensioni geopolitiche il dollaro diventa uno strumento molto appetibile sia in termini di valuta ma anche in termini di titoli obbligazionari; quindi, si comprano titoli in dollari per proteggersi dalle montanti tensioni internazionali.  

I massimi di settimana scorsa, e anche di questa settimana, sono a contatto con la media mobile esponenziale a 20 giorni, passante in area 1,0585. Se i prezzi non supereranno la media a 20 giorni il rischio che il rimbalzo sia già terminato rimarrebbe elevato.

L’euro dollaro al di sopra di area 1,0585 permetterebbe di pronosticare il proseguimento della reazione anche sul mercato azionario.

Il dollaro si è mosso dai massimi di metà luglio all’interno di un canale ribassista, il lato alto di questo canale transita in area 1,06, oltre questa soglia verrebbe inviato un segnale di ripresa grafica, quindi di forza di euro e debolezza di dollaro, duraturo e molto interessante.

Rimbalzo anche per l'oro

Parlando di beni rifugio, quelli che si apprezzano durante le fasi di tensione, non si può non parlare dell’oro.

Anche qui, come per il dollaro, già la settimana scorsa si era vista una netta frenata dopo la discesa.

I minimi che erano stati toccati venerdì erano allineati con i minimi di marzo, il supporto di area 1810, che ha tenuto.

La reazione di lunedì, per quanto sicuramente vivace, non basta a ripristinare un'intonazione positiva per il mercato: solo oltre la media mobile esponenziale a 20 giorni, 1865, il rimbalzo potrebbe estendere.

Al di sopra della media ci sarebbe da superare poi la forte area di resistenza orizzontale intorno al 1890 per dare una conferma di un'inversione di tendenza, almeno di breve, con target in area 1920 dollari.

Nelle ultime ore c’è stata grande attenzione anche nei confronti del petrolio

Nelle ultime ore c’è stata grande attenzione anche nei confronti del petrolio, che si è rafforzato. Ovviamente le tensioni nell'area mediorientale. Influiscono in modo pesante sul prezzo del greggio.

Anche in questo caso c'è stato un rimbalzo importante, però per il momento i massimi di seduta, che sono stati toccati in area 86 $ per quello che riguarda il WTI, non hanno superato il limite inferiore del canale rialzista che parte dai minimi di fine giugno.

La linea è stata violata al ribasso il 4 ottobre, quindi funziona adesso come resistenza, ma non è stata superata.

Il rimbalzo potrebbe essere anche solo una reazione tecnica alla prolungata discesa che avevamo visto nelle sedute precedenti.

Andando a guardare i ritracciamenti di Fibonacci relativi all'ultima fase di discesa, il 50%, una quota importante da superare per confermare, la possibilità di avere possibile rimbalzo, si posiziona 87, 35 dollari, i massimi di lunedì di area 86 dollari si sono limitati a testare il 38,2% di ritracciamento.