Il FTSE Mib si rianima. Enel e Leonardo su fronti opposti
pubblicato:Le tensioni geopolitiche si attenuano ed i mercati si rianimano, mettendo momentaneamente da parte la grande paura di un conflitto alle porte dell'Europa. FTSE Mib positivo anche questa mattina.

Russia-Ucraina, si attenuano le tensioni
La Russia avrebbe ritirato parte dei soldati dal confine con l'Ucraina. L'incontro tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin a Mosca non ha portato a risultati concreti ma Scholz ha dichiarato che "Trovare una soluzione dovrebbe essere possibile".
Graficamente in due giorni tutto è tornato come se nulla fosse accaduto, basta osservare l'andamento del FTSE Mib future per rendersene conto: venerdì attorno alle 17 il derivato era risalito in area 27000, stessa identico livello a cui lo ritroviamo questa mattina in corrispondenza dell'apertura di Piazza Affari. Sul grafico orario è stata disegnata una grande "V", spesso sinonimo di "vittoria" almeno dal punto di vista tecnico, ma lo sarà anche in questa occasione?
FTSE Mib, quali prospettive?
La paura di un conflitto aveva sicuramente spaventato gli addetti ai lavori ed ora, al di là del fatto che il peggio sembra essere stato scongiurato ma che la situazione Russia-Ucraina non sia ancora risolta completamente, si prova ad azzerare quanto accaduto tornando a ragionare da dove si era rimasti venerdì.
In realtà se allarghiamo l'orizzonte temporale del grafico notiamo come siano ormai alcuni mesi che il future si muove nervosamente all'interno di un range convergente, ovvero delimitato nella sua parte superiore da massimi decrescenti ed inferiormente da una trendline che sale dai bottom di settembre, che il derivato è andato ad intercettare proprio con i minimi di lunedì in area 25900, reagendo poi con forza.
Che i prezzi abbiano perso parte dello smalto che ne aveva caratterizzato il recupero nel corso del 2021 è cosa piuttosto evidente, c'è da capire se ora, dopo la pausa in atto da inizio anno, saranno capaci di ritrovare vigore o se invece quanto visto sino ad oggi altro non sia se non il preambolo ad una correzione più corposa. Per il momento il rimbalzo di ieri ha permesso al future di accumulare un margine di sicurezza allontanandosi dai supporti critici in area 25500. Se poi i prezzi riuscissero a proseguire sulla via del rialzo spingendosi oltre a 27500, allora anche le probabilità di un allungo verso nuovi massimi annuali crescerebbero sensibilmente e molte delle recenti tensioni potrebbero svanire.
Come si muove stamani Piazza Affari
L'apertura odierna di Piazza Affari mostra un nuovo segno positivo, con le banche che appaiono contrastate. Gli analisti si sono espressi positivamente ieri su molti Istituti di Credito aumentandone i target price, alla luce anche del fervere delle trattative che hanno portato all'acquisizione di Banca Carige da parte di BPer Banca e delle voci che vedono coinvolto Banco BPM. Procede dunque la stagione delle aggregazioni, necessaria per fortificare le banche in un mercato sempre più difficile e pretenzioso.
Leonardo prova a risalire, Enel più in difficoltà
Oltre a tale comparto, che nelle ultime settimane si è guadagnato la luce dei riflettori, ci sono comunque altri titoli che stanno cercando di invertire rotta. Tra questi Leonardo, che ieri ha fatto segnare un rialzo di poco inferiore ai 5 punti percentuali dopo che Kepler Cheuvreux ha confermato la raccomandazione "buy" e incrementato il target price da 9,10 a 9,70 euro.
Il titolo è ancora distante da tali livelli ma anche questa mattina sta facendo segnare un rialzo superiore al 2% che lo riavvicina alla resistenza critica a 7 euro. Da lunedì 7 febbraio i prezzi sono passati da 6,05 a 6,94 euro ed ora in caso di superamento di area 7 invierebbero un segnale di forza da non sottovalutare in ottica di medio periodo. Probabile in tal caso il proseguimento del cammino verso i record dello scorso anno a 8 euro circa. Le ambizioni di gloria verrebbero invece meno in caso di discese sotto 6,05.
Tra i big del listino invece Enel non riesce per il momento ad inviare segnali tali che possano interrompere il trend negativo. Il titolo è sceso di recente sui minimi da oltre un anno, la perdita del supporto a 6,50 euro rappresenta un ulteriore sintomo di debolezza che potrebbe anticiparne l'affondo fin sotto quota 6. Necessario innanzi tutto il ritorno al di sopra di 5,60 per allentare le tensioni, sebbene solo oltre quota 6,90 si potrebbe guardare al futuro con maggiore ottimismo.