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INPS, data pagamento Assegno Unico: dal 24 marzo 2023 scatta un nuovo accredito. Ecco per chi

di Chiara Turanopubblicato:

L’INPS comunica una nuova data di pagamento dell’Assegno Unico e Universale. Dal 24 marzo 2023 scatta un nuovo accredito. Ecco a chi spetta e tutte le ultime novità al riguardo.

Tabella dei Contenuti

Il flusso dei pagamenti INPS relativo all’Assegno Unico non si interrompe. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha comunicato ad alcuni beneficiari la disposizione di un nuovo accredito. Questo perché il contributo non viene erogato in una data prestabilita, ma in giorni diversi secondo la data di presentazione delle domande da parte delle famiglie. 

A differenza del Reddito di Cittadinanza, infatti, non tutti i beneficiari riceveranno le somme spettanti alla stessa data. In virtù di quanto appena detto, molto presto alcuni percettori riceveranno un nuovo versamento. 

E la nuova data da segnare sul calendario del mese è quella del 24 marzo 2023. Ma a chi è rivolto questo nuovo accredito dell’Assegno Unico?

Vediamo subito di capire chi sono i beneficiari di questo nuovo pagamento INPS e come verificare la data di accredito del contributo dall’area personale del fascicolo previdenziale del cittadino.

Prima, però, vi lasciamo al video YouTube di Mr LUL lepaghediale sulle prestazioni INPS in pagamento in questi ultimi giorni del mese.

INPS, data pagamento Assegno Unico: dal 24 marzo 2023 scatta un nuovo accredito. Ecco per chi

La segnalazione su una nuova disposizione di pagamento dell’Assegno Unico da parte dell’INPS è arrivata da molti nuclei percettori della misura. 

Chi vedrà la data del 24 marzo 2023 sul fascicolo previdenziale del cittadino ha diritto al nuovo accredito dell’Assegno Unico.

In questo caso il pagamento INPS non riguarda gli arretrati, bensì la mensilità di marzo spettante ai non percettori del Reddito di Cittadinanza.

Per questi ultimi l’accredito scatterà a fine mese, per la precisione dal 28 marzo 2023.

Ma siccome il pagamento dell’Assegno Unico non segue un calendario ben definito, non c’è da preoccuparsi se l’accredito previsto per il 24 marzo slitta di qualche giorno.

Quanti sono ancora in attesa dell’Assegno Unico di marzo devono sapere che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale inizia a pagamenti dal 16 del mese, per poi proseguire nei giorni a seguire.

INPS, pagamento Assegno Unico dal 24 marzo 2023: dove e come controllare la data

L’unico modo per conoscere con certezza la data di accredito dell’Assegno Unico è quello di consultare il fascicolo previdenziale del cittadino, accessibile dal sito internet INPS. 

Dopo aver effettuato il login alla piattaforma tramite SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS), constatare se nella propria area personale è visibile la data del 24 marzo 2023 è abbastanza semplice.

Con l’inserimento delle credenziali si entra nel proprio fascicolo previdenziale. Dalla pagina che si apre è necessario proseguire cliccando prima sul tasto “Prestazioni” e poi su “Pagamenti”.

Fatto questo, basta inserire il mese di riferimento del contributo di cui vogliamo conoscere i dettagli del pagamento (nel nostro caso marzo), selezionare l’anno (2023) e la prestazione (Assegno Unico).

A questo punto compariranno tutti i dettagli del pagamento, compresa la data in cui è previsto l’accredito.

INPS, pagamento Assegno Unico 24 marzo 2024: perché potrebbe essere più basso

Fare attenzione agli importi dell’Assegno Unico è sempre buona cosa.

Quella di marzo 2023 e poi la prima mensilità dell’anno, motivo per cui occorre mantenere alta la guardia. Il contributo si rinnova, infatti, annualmente senza che i beneficiari siano obbligati a presentare una nuova domanda INPS.

Per continuare a fruire della misura ai beneficiari è stato richiesto il rinnovo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente entro e non oltre la data del 28 febbraio 2023.

Quanti non hanno provveduto ad aggiornare l’Indicatore della situazione entro la scadenza fissata dalla normativa riceveranno un Assegno Unico di marzo 2023 più basso, proprio in virtù di tale mancanza.

Stiamo parlando di un importo massimo di 54 euro a figlio, escluse maggiorazioni.

Ad ogni modo, è dato tempo ai ritardatari di compilare la DSU per ottenere l’ISEE entro il 30 giugno 2023. In questo modo l’INPS riprenderà non solo il pagamento del contributo, ma verserà ai beneficiari anche gli arretrati maturati da marzo 2023.

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