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Lavoratori ucraini: Italia pronta al loro inserimento!

di FTA Online News pubblicato:
3 min

L'Italia è pronta all'inserimento dei lavoratori ucraini! Sia attraverso progetti messi in piedi grazie ai Consulenti del Lavoro e ai consigli provinciali e sia attraverso inserimenti lavorativi effettuati da aziende e famiglie private. Scopriamo i dettagli nell'articolo.

Lavoratori ucraini: Italia pronta al loro inserimento!

Tutto è pronto in Italia per accogliere e far lavorare i cittadini ucraini. Ipsoa, infatti, riporta con precisione come i professionisti del lavoro del nostro paese siano già pronti a mettere a completa disposizione i propri servizi per iniziare le procedure del permesso di soggiorno ai profughi e compiere tutte le attività necessarie affinché siano inseriti nel mondo del lavoro.

Tutto questo avverrà sotto l'attenta supervisione dei Consigli Provinciali. I cittadini ucraini saranno assistititi in tutto, dalla A alla Z: burocrazia, permesso di soggiorno, tirocini formativi e lavoro.

Pronti già una serie di tirocini formativi per i lavoratori ucraini

Il primo passo per far inserire al meglio i profughi ucraini nel mondo del lavoro italiano, sono i tirocini formativi che permetteranno loro di mettersi alla prova direttamente sul campo e di iniziare ad imparare la lingua.

Questo è il progetto messo in campo dall'Ordine Nazionale dei Consulenti del Lavoro sotto la supervisione, come abbiamo detto, di ogni Consiglio Provinciale.

Come saranno messi in atto i progetti per i lavoratori ucraini?

I progetti di inserimento lavorativo per i profughi ucraini, sarà messo in atto in tre fasi:

  1. Intercettare i profughi grazie alle organizzazioni umanitarie;

  2. Una volta trovati i profughi, preparare per ognuno di loro dei profili lavorativi, grazie ai delegati della Fondazione Lavoro; in questo modo si metteranno nero su bianco le loro competenze e le loro professionalità, da poter utilizzare nel mercato del lavoro italiano.

  3. La Fondazione Studi veicolerà le varie candidature ai Consulenti del Lavoro che riusciranno a far incontrare i lavoratori ucraini con le offerte di lavoro delle aziende italiane. L'obiettivo che si vuole raggiungere è assistere i profughi ucraini in tutte le attività necessarie ad integrarsi nel nostro paese, prima fra tutte, ovviamente, il lavoro.

Aziende e famiglie possono già assumere lavoratori ucraini, indipendentemente da progetti pubblici

Le aziende e/o le famiglie italiane non hanno necessità di attendere che questi progetti appena descritti vadano in porto, ma possono autonomamente assumere già profughi ucraini. Inoltre è permesso ai cittadini ucraini di aprire già Partita Iva come liberi professionisti e lavoratori autonomi nel nostro paese.

Grazie all'ordinanza n. 872/2022 della Protezione civile, con la sola richiesta del permesso di soggiorno presentata in Questura gli ucraini potranno lavorare in tutto il paese essendo assunti con contratto temporaneo, stagionale o autonomo (con partita Iva). Questa è un'eccezione che va a derogare tutta le disciplina normativa che di solito si applica con gli immigrati extra-comunitari.

Secondo il Sole 24 ore e secondo Confagricoltura e Assindatcolf, le prime assunzioni stanno già avvenendo.

I profughi ucraini possono iniziare a lavorare appena hanno inviato richiesta di permesso di soggiorno in Questura

I profughi ucraini, come abbiamo anticipato, non dovranno attendere che il permesso di soggiorno venga approvato e rilasciato. Sarà necessario solo presentare domanda in Questura. Dopo di che si potrà già iniziare a lavorare, grazie al codice rilasciato dalla Questura stessa.

Questo permesso eccezionale che vale in tutta Europa, ha validità di un anno, rinnovabile per altri due periodi di sei mesi ciascuno. Nel 2023 sarà dunque necessario accertarsi che i lavoratori ucraini assunti abbiano rinnovato, secondo la normativa, il permesso di soggiorno.

Lavoratori ucraini pronti ad entrare nel comparto sanitario

Come già anticipato da tantissime testate, i profughi ucraini con le competenze adatte, grazie ad un decreto legge straordinario che deroga alla normativa, il 21/2022, permette l'assunzione in ospedali, cliniche e RSA di lavoratori ucraini che siano dottori, infermieri o Oss.

Questi lavoratori ucraini potranno essere assunti direttamente dalle strutture con contratti a termine, oppure potranno lavorare con partita Iva.

Si spera in questo modo di poter essere vicini, anche con il lavoro, ad un popolo che sta soffrendo e che cerca solo un po' di pace e normalità.