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Ancora mesi prima della riapertura della Cina dal Covid-19

di Raffaele Rovati pubblicato:
3 min

Pechino non può fare dietrofront ora sulla tolleranza zero contro il Covid-19. Per Goldman Sachs ci vorranno ancora mesi prima della riapertura della Cina dopo i lockdown.

Ancora mesi prima della riapertura della Cina dal Covid-19

Nonostante le recenti indiscrezioni Pechino non vuole e non può fare dietrofront ora sulla sua politica di tolleranza zero nella gestione del Covid-19. Secondo Goldman Sachs ci vorranno ancora mesi prima della riapertura della Cina. E quando succederà potrebbe arrivare un rimbalzo del 20% per l'azionario cinese.

Goldman prevede ancora mesi prima di riapertura Cina da Covid-19

Venerdì a Hong Kong l'Hang Seng aveva chiuso in rally del 5,36% e anche la nuova settimana è partita in deciso recupero (l'indice dell’ex colonia britannica ha infatti segnato un rialzo del 2,69% nella prima sessione dell'ottava). Dietro alla performance le costanti voci di un allentamento delle rigide limitazioni finora imposte.

Limitazioni il cui impatto si è sentito significativamente sull'economia di Pechino (in ottobre le esportazioni dalla Cina sono calate a sorpresa dello 0,3% annuo, contro il progresso del 4,3% del consensus di Reuters) e sulla ripresa globale.

Apple vede rallentare le consegne di iPhone sul Covid-19 in Cina

Persino Apple domenica ha comunicato di attendersi "consegne più basse del previsto per iPhone 14 Pro and iPhone 14 Pro Max”. "Le restrizioni per il Covid-19 hanno temporaneamente avuto un impatto sulla struttura di assemblaggio a Zhengzhou. Il sito sta attualmente operando a capacità notevolmente ridotta”, ha spiegato Cupertino.

Sempre domenica, tuttavia, la National Health Commission di Pechino, ha comunicato che sabato 5 novembre sono stati 4.420 i nuovi contagi da Covid-19 in Cina. Mai così elevati dallo scorso 6 maggio. Il dato si confronta con i 3.659 contagi di venerdì.

Si tratta di numeri irrisori rispetto a quelli registrati in Occidente (in Italia nell'ultima settimana si sono contati 165.966 nuovi casi) ma nelle stesse ore le autorità sanitarie cinesi avevano confermato che continueranno ad attenersi alle rigide limitazioni finora imposte, smorzando le speranze degli investitori.

Riapertura Cina per Goldman sarà solo nel secondo trimestre 2023

Per Goldman la riapertura della Cina non dovrebbe concretizzarsi prima del secondo trimestre 2023. "L'effettiva riapertura è ancora lontana poiché i tassi di vaccinazione degli anziani rimangono bassi e quelli di mortalità sembrano alti tra i non vaccinati", ha sottolineato Hui Shan, economista di Goldman citato dalla Cnbc.

Il governo di Pechino verosimilmente porterà avanti la tolleranza zero "fino a quando non saranno stati completati tutti i preparativi medici necessari". Le ultime statistiche di Hong Kong mostrano che solo il 60,81% delle persone di età pari o superiore a 80 anni ha ricevuto tutte e tre le dosi. E il tasso di mortalità tra i non vaccinati di oltre 80 anni è del 14,79% contro l'1,48% tra chi ha ricevuto tre dosi.

Dopo riapertura Cina dal Covid-19 rimbalzo dei mercati del 20%

"Una riapertura sicura e ordinata è molto difficile in questo momento", sottolinea Hui, che spiega tuttavia che quando arriverà sarà una buona notizia per il mercato azionario. "Stimiamo che una riapertura completa potrebbe portare al rialzo del 20% per le azioni cinesi sulla base di analisi di sensibilità empiriche, top-down e storiche", è l'opinione di Kinger Lau, altro economista di Goldman.

"I mercati azionari di solito reagiscono in modo più positivo all'allentamento delle politiche locali che alla riapertura internazionale, con i settori ciclici e di consumo domestici che tendono a sovraperformare", conclude Kinger.