Novartis punta sulle malattie rare: acquisizione da 12 miliardi di dollari di Avidity Biosciences

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
4 min

L’operazione si inserisce in una strategia di espansione coerente che include recenti acquisizioni nel campo delle terapie geniche e dell’RNA terapeutico, in risposta al nuovo contesto geopolitico e industriale globale

Novartis punta sulle malattie rare: acquisizione da 12 miliardi di dollari di Avidity Biosciences
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Novartis scommette sulle malattie rare: acquisizione di Avidity Biosciences per 12 miliardi di dollari

Il colosso farmaceutico svizzero Novartis ha annunciato un’acquisizione strategica da 12 miliardi di dollari in contanti della biotech americana Avidity Biosciences, società specializzata nello sviluppo di trattamenti innovativi per le malattie muscolari rare.

L’operazione, che prevede un corrispettivo di 72 dollari per azione (pari a un premio del 46% rispetto alla chiusura di venerdì), mira a consolidare la presenza di Novartis in un segmento ad alto potenziale scientifico e commerciale, caratterizzato da un’elevata domanda terapeutica insoddisfatta.


Un passo decisivo per rinnovare il portafoglio e affrontare le scadenze brevettuali

Negli ultimi anni, Novartis ha avviato una serie di acquisizioni mirate per anticipare l’impatto delle scadenze dei brevetti che riguardano alcuni dei suoi principali blockbuster, come Entresto (insufficienza cardiaca), Xolair (asma) e Cosentyx (malattie autoimmuni).

L’integrazione di Avidity si inserisce perfettamente in questa strategia: la biotech californiana sta sviluppando una pipeline di terapie di nuova generazione basate su RNA terapeutico, con l’obiettivo di trattare rare distrofie e patologie neuromuscolari. Il suo candidato principale, Del-zota, è in fase clinica intermedia per una forma rara di distrofia muscolare di Duchenne, mentre altri due farmaci mirano a malattie muscolari gravi.

Un elemento distintivo è la tecnologia proprietaria di Avidity, in grado di veicolare molecole di RNA direttamente nel tessuto muscolare, migliorando l’efficacia terapeutica e riducendo gli effetti collaterali.

Come parte dell’accordo, Avidity scorporerà i propri programmi cardiologici in una nuova società autonoma, Spinco, che sarà quotata in borsa e guidata da Kathleen Gallagher, attuale responsabile dei programmi di sviluppo dell’azienda.


Un rafforzamento negli Stati Uniti e una risposta al nuovo contesto geopolitico

Oltre al valore scientifico, la mossa di Novartis ha anche una chiara valenza strategica sul piano geopolitico e industriale.

Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Svizzera, culminate ad agosto con dazi del 39% imposti da Washington su diversi prodotti elvetici (esclusi temporaneamente i farmaci), stanno spingendo le multinazionali europee del settore a rafforzare la propria presenza produttiva e di ricerca negli USA.

In questo senso, l’acquisizione di Avidity consolida la posizione di Novartis nel mercato americano e la mette al riparo da eventuali nuove misure protezionistiche che potrebbero emergere in caso di un secondo mandato dell’amministrazione Trump.

Le grandi case farmaceutiche – tra cui Johnson & Johnson, Roche e Sanofi – stanno infatti moltiplicando gli investimenti negli Stati Uniti per mitigare l’incertezza politica e garantire continuità alla catena del valore.


Un disegno coerente di espansione nel biotech avanzato

L’acquisizione di Avidity si colloca nel solco di una serie di operazioni mirate che delineano una chiara traiettoria di crescita per Novartis nel campo della medicina di precisione.

Nel solo 2024, la società ha completato diverse transazioni di rilievo:

  • Kate Therapeutics (novembre 2024), specializzata in terapie geniche per malattie neuromuscolari;

  • Anthos Therapeutics (febbraio 2024) per 3,1 miliardi di dollari, a rafforzare il portafoglio cardiovascolare;

  • Regulus Therapeutics (aprile 2024) per 1,7 miliardi, con focus sulle terapie renali;

  • una partnership con Matchpoint Therapeutics (luglio 2024) fino a 1 miliardo di dollari per lo sviluppo di farmaci orali anti-infiammatori.

Questo approccio, secondo gli analisti, riflette la volontà di Novartis di costruire un portafoglio bilanciato, dove i farmaci innovativi per malattie rare e genetiche compensano progressivamente la perdita di ricavi dovuta alla concorrenza dei generici.


In sintesi

L’acquisizione di Avidity Biosciences rappresenta per Novartis una mossa ad alto valore strategico e scientifico, che combina innovazione biotecnologica, difesa dai rischi di mercato e rafforzamento negli Stati Uniti.

Con questa operazione, la società guidata da Vas Narasimhan si conferma tra i leader globali nell’ondata di consolidamento che sta attraversando il settore farmaceutico, dove la competizione si gioca sempre più sulla capacità di innovare nel campo delle malattie rare e dell’RNA terapeutico.

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