Oro ai Massimi dal 1979: Rally Storico e Nuova Corsa ai Beni Rifugio
pubblicato:Oro da record, le forze dietro al rally: tassi in calo, dollaro debole e domanda record da banche centrali ed ETF

Oro ai massimi storici: cosa sta guidando la corsa e se conviene ancora comprare
L’oro ha raggiunto nuovi record, toccando 3.682,20 dollari l’oncia, segnando un rialzo annuo di oltre il 40%, il migliore dal 1979. Allora fu la crisi energetica globale a generare un’inflazione fuori controllo che portò gli investitori a rifugiarsi nel metallo giallo. Oggi, lo scenario è diverso, ma il risultato simile: l’oro è tornato a essere l’assicurazione privilegiata contro rischi geopolitici, incertezza macroeconomica e fragilità istituzionali.
I motori della nuova ondata di acquisti
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Politica monetaria della Fed
Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha segnalato l’avvio di un ciclo di tagli dei tassi. In un contesto di tassi più bassi, l’oro – che non offre rendimento – diventa più competitivo rispetto ai titoli di Stato. Questo ha spinto speculatori e fondi a incrementare l’esposizione al metallo prezioso. - 2.
Debolezza del dollaro
Il biglietto verde ha vissuto il primo semestre peggiore da oltre cinquant’anni. La perdita di forza della valuta americana ha reso l’oro più attraente per chi compra in altre divise, rafforzando la domanda globale. - 3.
Fattori geopolitici
Le guerre in Ucraina e in altre aree del mondo continuano a destabilizzare i mercati. L’incertezza sulla leadership internazionale degli Stati Uniti, combinata con la tensione tra Washington e Pechino, alimenta la percezione del metallo giallo come “bene rifugio”. - 4.
Central banks e Cina protagonisti
La corsa all’oro era iniziata già tre anni fa, guidata dagli acquisti delle banche centrali e degli investitori cinesi. Quest’anno, però, anche i risparmiatori occidentali hanno contribuito in maniera significativa, attraverso l’ingresso massiccio in ETF legati all’oro: le masse gestite sono cresciute del 43% dall’inizio del 2025, con afflussi record a marzo e aprile. - 5.
Contesto politico negli USA
L’amministrazione Trump ha spinto l’inflazione con politiche commerciali aggressive e con pressioni sulla Federal Reserve che mettono in discussione la sua indipendenza. La combinazione di debito pubblico elevato, instabilità istituzionale e conflitti globali ha reso l’oro un’assicurazione contro scenari di stagflazione.
Oro vs Bitcoin: chi è il vero hedge?
Molti investitori confrontano oro e Bitcoin come protezioni dall’inflazione.
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Oro: ha una storia millenaria come riserva di valore, è tangibile, liquido e riconosciuto universalmente.
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Bitcoin: offre scarsità algoritmica, alta volatilità ma anche potenziali guadagni maggiori.
Nel contesto attuale, l’oro viene preferito dagli investitori istituzionali come strumento più sicuro e meno legato alla speculazione tecnologica.
Rischi e prospettive
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Possibili freni alla corsa
Se il ciclo di tagli della Fed fosse più limitato del previsto, o se il dollaro tornasse a rafforzarsi, l’oro potrebbe perdere parte del suo slancio. Anche un ritorno di fiducia nei mercati azionari e nella stabilità economica degli USA ridurrebbe la domanda di metalli preziosi. - •
Scenari di lungo termine
Gli analisti sottolineano che il rischio principale per gli investitori resta una possibile combinazione di alta inflazione e crescita debole – simile a quella degli anni Settanta. Uno scenario che, storicamente, ha sempre favorito l’oro.
Ole Hansen, strategist di Saxo Bank, evidenzia che quasi la metà delle posizioni nette dei fondi sulle materie prime (47%) è oggi concentrata sull’oro, un dato che mostra come il metallo giallo sia tornato al centro delle strategie di protezione.
Conclusione
L’oro oggi non è soltanto un bene rifugio, ma anche una forma di “assicurazione” in un mondo caratterizzato da:
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tassi in calo,
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dollaro debole,
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conflitti aperti,
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incertezza politica negli USA.
Il rally potrebbe avere ancora spazio, ma i rischi di un’inversione – legati a una ripresa della fiducia nel dollaro o a una frenata dell’inflazione – restano da considerare. Per gli investitori, l’oro rimane uno strumento di diversificazione strategica, ma va inserito con equilibrio all’interno di un portafoglio già solido e bilanciato.