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Pensione con 30 anni di contributi? Si può, ma solo per questi lavoratori: ecco come

di Valentina Zappalà pubblicato:
3 min

Come andare in pensione con soli 30 anni di contributi regolarmente versati? Ci sono alcune alternative, che non sono però accessibili a tutti. Analizziamole nel dettaglio.

Pensione con 30 anni di contributi? Si può, ma solo per questi lavoratori: ecco come

Poter andare in pensione con soli 30 anni di contributi versati è il sogno di molti lavoratori italiani, che sperano di poter accedere al trattamento ben prima dei 67 anni di età.

Non tutti sanno che questa possibilità esiste: nel nostro Paese, in alcuni casi, è possibile andare in pensione con 30 anni di contribuzione.

Scopriamo insieme come, anticipando immediatamente che non tutti i lavoratori prossimi alla pensione potranno accedere a questa opportunità.

Pensione con 30 anni di contributi? Si può, ma solo per questi lavoratori: ecco come

L’attuale sistema pensionistico italiano prevede che, per andare in pensione, si può accedere al trattamento di vecchiaia con 67 anni di età e 20 anni di contributi. Ovviamente, considerato che l’età anagrafica richiesta è abbastanza alta, sono in molti i lavoratori che sperano di poter lasciare il lavoro ben prima.

Eppure, nel caso in cui non si raggiunga il requisito anagrafico, saranno necessari molti più anni di contribuzione per lasciare il lavoro.

Per quanto riguarda le pensioni 2023, ad esempio, si potrà accedere alla Quota 103 con 62 anni di età, ma verrà richiesto un elevato requisito contributivo, pari ad addirittura 41 anni di versamenti.

In ogni caso, per alcuni lavoratori c’è la possibilità di lasciare il lavoro con e accedere alla pensione con 30 anni di contributi. Tale possibilità prende il nome di APE Sociale.

Purtroppo, com’è ben noto ai più, l’accesso a questa tipologia di pensione anticipata è possibile solamente per i lavoratori occupati in mansioni a rischio e per determinate categorie.

I requisiti per andare in pensione con 30 anni di contributi

Quindi, per accedere alla pensione con soli 30 anni di contributi versati, l’unica soluzione è rispettare i requisiti previsti per l’APE Sociale.

Oltre a rientrare nelle categorie di lavoratori che svolgono mansioni gravose, i futuri pensionati dovranno aver compiuto almeno 63 anni di età.

Ammessi alla percezione del trattamento anticipato anche coloro che sono affetti da invalidità civile almeno al 74%, chi assiste un familiare disabile, i disoccupati.

Da ricordare, poi, che le lavoratrici donne possono ottenere uno sconto contributivo per ogni figlio avuto e per un massimo di due anni. Potranno, cioè andare in pensione con 28 anni di contributi e non con 30.

Per quanto riguarda gli importi che possono essere percepiti ogni mese, questi non possono superare i 1.500 euro. Si tratta infatti, come si intende dal nome stesso della misura, solamente di un anticipo. Per percepire l’intero importo della pensione si dovrà attendere il raggiungimento dei 67 anni di età.

30 anni di contributi bastano per la pensione di vecchiaia

L’alternativa per accedere alla pensione con 30 anni di contributi è quella di attendere l’età prevista per il trattamento di vecchiaia.

Abbiamo infatti detto che, in questo particolare caso, si può accedere anche con 20 anni di contributi versati.

In questo caso, l’importo percepito ogni mese si calcola con sistema misto, sia contributivo che retributivo. Si tratta, insomma, di un’opzione economicamente più vantaggiosa rispetto a quella prospettata mediante anticipo pensionistico.

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