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Piazza Affari in rosso ma non mancano le eccezioni. Ecco i titoli forti

di Alessandro Chini pubblicato:
4 min

Piazza Affari in calo di un punto percentuale in prosismità della chiusura ma alcuni titoli sono apparsi restii al ribasso, vediamo di chi si tratta.

Piazza Affari in rosso ma non mancano le eccezioni. Ecco i titoli forti

Borsa oggi: Telecom Italia resiste sopra la parità

Seduta positivo per Telecom Italia che approfitta della decisione del governo italiano di dare l’assenso all’esecuzione dell’operazione di "cessione di NetCo e in seguito alla firma del transaction agreement con Optics BidCo (società controllata da Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. "KKR")" ai fini della normativa Golden Power.

Secondo l'esecutivo gli impegni contenuti negli accordi sono "pienamente idonei a garantire la tutela degli interessi strategici connessi agli asset oggetto dell’operazione". Segnaliamo inoltre che domani il cda di Telecom si riunisce per dare il via ai lavori per il rinnovo del cda. Secondo fonti sentite da Reuters verrà valutata l'ipotesi di ridurre i membri da 15 a 9.  L'a.d. Pietro Labriola punta alla riconferma ma Vivendi (primo azionista con il 24% ma senza rappresentanti del board) sembra contraria.

L'analisi del grafico di Telecom Italia mette in evidenza il rimbalzo di metà dicembre e la successiva correzione con appoggio sul 50% di ritracciamento del rally in area 0,2780-0,2790 euro. Da questi riferimenti il titolo sta provando a rimbalzare per riavvicinarsi al massimo del 22 dicembre a 0,3085: conferme in tal senso sopra 0,2830-0,2840.

Sopra il picco citato le quotazioni potranno attaccare i massimi allineati di marzo e settembre 2023 a 0,32-0,33: in caso di successo netto miglioramento del quadro grafico di medio termine con obiettivi a 0,37 e 0,43. Sotto 0,2780-0,2790 la correzione proseguirebbe fin sugli 0,2700 almeno con appoggio successivo in area 0,25.

Borsa oggi: bel rialzo per d'Amico

d'Amico in forte rialzo negli ultimi giorni. Ieri il titolo ha guadagnato il 3,28% a 5,98 euro con i prezzi che nell'intraday hanno oscillato tra 5,635 e 6,05 euro. NYK, la principale compagnia di trasporto marittimo del Giappone, ha dichiarato a Reuters che ha dato istruzioni alle proprie navi di evitare il Canale di Suez. Il Wall Street Journal ha riferito che Shell ha sospeso "sine die" tutte le spedizioni attraverso il Mar Rosso.

In questo scenario le quotazioni dei noli marittimi sono in rialzo, e a beneficiarne sono gruppi come d'Amico. Recentemente Equita Sim ha confermato la raccomandazione "buy" e il target di 6,8 euro su d'Amico International Shipping.

Il CEO Paolo d'Amico ha di recente affrontato la situazione delle rotte nel Mar Rosso e la strategia aziendale. Gli analisti evidenziano che le navi che continuano a transitare per il Mar Rosso sono legate a contratti a tempo determinato, e al 30 settembre 2023, rappresentavano il 25% sul 2024. Per i contratti "spot", si prevedono ulteriori aumenti nei prezzi delle rotte in Medio ed Estremo Oriente, a causa di maggiori costi per assicurazione e bonus per l'equipaggio.

La liquidità sarà utilizzata per ridurre il debito e acquisire nuove navi. Inoltre, l'azienda sta esplorando l'adozione di nuove tecnologie per trasportare idrogeno come ammoniaca o CO2. Equita osserva che l'evitare il percorso dal Mar Rosso potrebbe generare ulteriori pressioni al rialzo sui noli, con una stima conservativa di 23.500 USD al giorno a fine 2024.

Le quotazioni di d'Amico dovranno superare in modo stabile area 6 euro, dove transita la trend line ribassista disegnata dal top del 22 dicembre, per segnalare la fine della fase correttiva e la ripresa dell'uptrend. In quel caso atteso prima il test di area 6,25 euro, successivamente movimenti in area 7 euro. Solo sotto 5,55 la recente fase laterale potrebbe dimostrarsi una fase di distribuzione, introduttiva quindi ad un ribassi. Primo target a 5,20, linea che sale dai minimi di luglio 2023.

Borsa oggi: Mediobanca tra i migliori del FTSE Mib

Si muove in controtendenza rispetto al mercato Mediobanca, che guadagna attorno ai 2 punti percentuali dopo aver messo a segno un bel rialzo nella giornata di ieri. Il gruppo bancario ha lanciato ieri Mediobanca Premier, rebranding di CheBanca!, banca digitale nata nel 2008 attiva nella gestione dei patrimoni, che oggi può contare su una piattaforma digitale e multicanale e una rete di circa 1.100 professionisti con all'attivo 40 miliardi di euro di masse gestite.

L'obiettivo di Mediobanca Premier è la fascia medio alta del mercato, che dovrebbe permettere di raggiungere 50 miliardi di euro di masse, portando i professionisti da 1100 a 1350, e triplicare l'utile netto. Da segnalare intanto che da un internal dealing è emerso che Delfin Sarl, holding della famiglia Del Vecchio, ha venduto, tra il 9 e l'11 gennaio, 485 mila azioni Mediobanca per un incasso di circa 5,5 milioni di euro.

Graficamente il titolo sta proseguendo l'azione di copertura dell'ampio gap down lasciato aperto lo scorso 20 novembre a 11,73 euro. La tenuta del supporto in area 10,70, testato più volte tra ottobre e dicembre, ha restituito vigore ai prezzi che ora sembrano puntare verso il suddetto target a 11,73 e poi al test in area 12,00.

Solo oltre quest'ultimo livello, tuttavia, verrebbe generato un ulteriore segnale di crescita nel medio lungo periodo verso i top dello scorso anno in area 12,70, poi via libera verso quota 13,00. Negative invece discese sotto 11,10 preludio al ritorno sul sostegno strategico a 10,70 circa.